Forum Motociclisti Inc...olumi

Direi che questa è una situazione talmente pesante in cui ci si può trovare che mi sembra il caso di farci un po' di luce. Nella peggiore delle ipotesi il braccio si ferma completamente nelle migliore resta attaccata qualche radice. Spiego un po' quello che ho capito in maniera sintetica e spero il più possibile corretta. Immaginiamo di andare in moto e a un certo punto qualcosa ci si para davanti:una macchina che ci taglia la strada,una moto contro mano,noi che tagliamo una curva in cui ci sentiamo sicuri e ci troviamo un bel camion davanti...(eventi tratti dalla realtà)
Si cerca di evitare l'incidente e ci si tiene saldi al manubrio,nel momento in cui succede lo schianto le testa fa un bel balzo in avanti e in quel momento i nervi che partano dalla colonna vertebrale e vanno verso il braccio si strappano ! tenete conto che la testa è la parte più pesante del corpo , fate una piccola moltiplicazione per la velocità per il peso dela testa e avrete un'idea di qanta forza peso si muove su quei poveri nervi...  :roll:
Deto ciò : è possibile evitare questo danno se ci si allena a lasciare il manubrio?

Se ho capito quel che scrivi, si tratta solo di scegliere come farsi male: evitare lo "strappo" dei nervi e prendersi in cambio un trauma frontale?

E comunque la vedo veramente difficile: io non credo che riuscirei a dominare l'istinto di proteggermi resistendo con le braccia...

infatti penso sia psiclogicamente impossibile in una situazione stradale avere la lucidità e la fredezza neccessaria per non spingere sui semi manubri , ma chiedo. Magari esistono alternative più fattibili

L'unica via praticabile mi sembra usare un casco davvero leggero, che magari può contribuire a mitigare l'effetto della decelerazione. Per il resto, è molto difficile ipotizzare, almeno per me...

ho visto qualsa in Dainese e Spidi che ecita il movimento laterale della testa. Non riesco a capire se risola il problema. Ci dev'essere un legame fra impatto laterale e strappo dei nervi. Dovrei chiedere a tutti il tipo di impatto che ha causato il loro problema. Il mio per esempio è avvenuto quasi frontalmente e mi ha salvato la mano. Ci sono troppe variabili. Questo è il link all'associazione dei plesso lesi http://forumplessobrachiale.freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=21757&f=21757&tid=414c9b04540921bc1bc2c1ec9805cac24b34df12ca4478bee827a14e949ca894 (http://forumplessobrachiale.freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?c=21757&f=21757&tid=414c9b04540921bc1bc2c1ec9805cac24b34df12ca4478bee827a14e949ca894)

So che esiste una protezione del collo:

http://www.motociclisti-incolumi.com/public/portale/forum/index.php?topic=829.0

Però non so dirti l'efficacia.

Sono stato ricoverato nel 2003 in ortopedia (rottura tibia e perone a lavorare) è lì ho imparato per la prima volta cos'era il plesso bracchiale. Chi ha il plesso brachiale strappato per colpa del casco, non sarebbe vivo se non lo avesse indossato, quindi è ovvio scegliere il male minore.

Forse un giubbotto con air-bag che protegga maggiormente il collo potrebbe funzionare, ma queste protezioni sono poco diffuse e quindi lo sviluppo tecnico procede a rilento.

Il prodotto che hai indicato, se non ho capito male, non credo possa evitare le lesioni in oggetto che sono più che altro dovute ad una "trazione" esercitata dalla testa che tende ad allontanarsi dalla spina dorsale...

Io invece ero convinto che il plesso brachiale venisse leso dal casco nel caso di compressione laterale. Cioè, nei casi dove si va a sbattere di testa e la stessa viene piegata di lato, il casco va a comprimere la zona del plesso brachiale danneggiandolo o strappandolo.

Ecco perché pensavo potesse essere utile la protezione del collo.