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Da il Mattino di Padova

GIOVEDÌ, 21 AGOSTO 2003
 
Pagina 32 - Provincia
 
Candiana. Aveva segnalato l’arrivo lampeggiando all’anziano conducente della Fiat che però non l’ha visto e ha proseguito la sua manovra  
 
In moto si schianta contro una Punto  
 
Adriano Fabian, 42 anni, ha perso la vita come suo fratello 11 anni fa  
 
 
 
 
ENRICO FERRO  

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 CANDIANA. Ha tentato di segnalare la sua presenza facendo lampeggiare più volte i fanali della motocicletta. Ma l’auto che si stava immettendo nella strada principale non ha fermato la sua corsa e Adriano Fabian, 42 anni residente in via Navegauro 26 si è schiantato.
 E’ caduto a terra privo di sensi. A nulla è valso l’intervento del personale del Suem 118. L’uomo è morto in elicottero durante il trasporto all’ospedale di Padova. Tutto è successo alle 12.30, nella centralissima via Roma, davanti al Duomo di Candiana. Adriano Fabian stava giungendo in sella alla sua moto Yamaha. Da lontano ha notato una Fiat Punto che si stava immettendo in via Roma da una strada laterale. Ha iniziato a lampeggiare per chiedere la precedenza che gli spettava. Ma Venerio Guzzo, 88 anni, residente a Candiana, ha proseguito con la manovra. Subito dopo lo schianto il quarantaduenne è finito in mezzo alla strada privo di sensi. Le sue condizioni sono parse subito disperate, ma il personale delle ambulanze ha tentato il tutto per tutto. Hanno cercato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dell’elicottero per l’immediato ricovero a Padova. Dove però Adriano Fabian è arrivato morto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Agna, che hanno eseguito i rilievi e dovranno stabilire la dinamica. Stando ad ora sembra si tratti di una mancata precedenza da parte dell’anziano alla guida della Punto. Si cercherà di stabilire anche a che velocità procedeva il motociclista. Purtroppo è la seconda volta in undici anni che la famiglia Fabian piange un figlio per un incidente stradale. Nel 1992 Raffaele Fabian perse la vita in un incidente stradale nel comune di Cartura. Ora è stata cancellata anche l’esistenza del fratello. Adriano lavorava all’Interspar di Sarmeola, nel banco salumi. Ieri era il suo giorno di riposo e stava andando a Piove a pagare l’assicurazione. L’incidente è successo mentre tornava a casa a Pontecasale. Lascia la moglie Patrizia e i figlioletti Alessandro e Davide, 12 e 14 anni.

povera famiglia...

ma cazz*,88 anni e ancora la patente?????ma sarà stato rintronato come chi sà cosa sto vecchieto!!!!!

e intanto ha distrutto 2 famiglie.....

Questa volta voglio fare un pò l'avvocato del diavolo, premetto comunque che le mie saranno solo congetture in quanto non presente al fatto e che comunque mi unisco al dolore per la perdita di una vita umana.
Detto questo leggendo l'articolo, in particolar modo questo pezzo



mi sono chiesto una cosa, sempre che non si tratti di un effetto speciale giornalistico, ma se lo ha visto da lontano perchè non ha rallentato?

Certo il problema anziani alla guida è serio ed importante, ma c'è da ricordare che gli anziani possono essere "impediti", noi giovani sicuramente tendiamo ad essere più "spericolati" (so che è una generalizzazione, ma per entrambe la categorie IMHO) quindi il fattore rischio lo produciamo entrambi. La soluzione potrebbe essere visite mediche "serie" e maggiori controlli su strada, magari anche per invitare un "impedito" ad una visita medica per verificarne le capacità.

Certo in un incidente non c'è mai la responsabilità totale di un singolo, se non in casi rari. Quello che scrivono i giornalisti non considerarlo; come fa a sapere che ha visto da lontano la macchina se il tipo è morto praticamente subito?
Ce l'ho particolarmente a morte con i giornalisti perchè tra pittbull e motociclisti di cavolate ne stanno scrivendo a iosa!
Ti è mai capitato di rinnovare la patete in una scuola guida? Bene, se la risposta è affermativa, capisci perchè gira certa gente in macchina.
Lo stesso vale per come viene data, ti sembra che facendo uno slalom, un otto e una partenza prima seconda con arresto nel quadrasi si possa abilitare una persona a guidare un mezzo da 160 cv? NO
Allora il discorso si articola troppo e non ne usciamo più.
Noi centauri per strada dovremmo usare un pò più di pruudenza ma certi automobilisti bisognerebbe usassero la moto per un pò per capire quali sono i pericoli a cui si va in contro quando guidi le due ruote. Vi capita, anche mentre guidate la macchina, di intuire prima quello che fa chi viaggia con voi in strada? A me si, credo che per questo debba ringraziare, oltre alle centinaia di migliaia di km fatti in macchina, lesperienza sulle due ruote.
Di rincretiniti si trovano anche che hanno trent'anni! :xwe

si,prima di parlare e di giudicare bisognerebbe sapere come si sono svolti realmente i fatti....però un vecchietto è sempre meno scantato di un giovane!
e poi cavolo...ha 88 anni!non sarà mica tanto lucido a quell'età! :lkj

X Bibò: sui giornalisti hai perfettamente ragione, infatti la mia espressione di effetto speciale giornalistico voleva essere un'amara ironia.
Poi di certo non volevo insinuare che il "vecchietto" fosse esente da colpe. La mia era una semplice congettura data dalle informazioni lette, con la consapevolezza della difficoltà a ricostrure i fatti, almeno senza testimoni obiettivi. Quello che mi fa pensare che qualcuno possa aver testimoniato è che non credo che il "vecchietto" abbia detto: si l'ho visto arrivare, mi ha anche lampeggiato per avvisarmi dell'arrivo ma me ne sono fregato ugualmente. Quindi qualcuno le avrà riferite quelle cose. Ripeto sempre che il giornalista non abbia voluto "condire" l'articolo.

si..di solito i giornalisti sparano parecchie cazz***!!
ne so qualcosa....

si forse qualcuno può aver testimoniato... i giornalisti comunque sono una razza assurda, come riescono a ingigantire le cose loro... /nmo