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Motociclisti e buche sull'asfalto (05/06/2006 - PoliziaMunicipale.it)


a cura di A. Tonelli

Riflessioni su una particolare rassegna stampa

Se per gli utenti delle quattroruote, il più delle volte il problema delle buche sulle strade si può risolvere con un fastidioso, e non voluto, appuntamento all’officina meccanica – con relativo conto “salato” – diversamente più spesso vanno le cose per i ciclomotoristi e motociclisti, con esiti troppe volte drammatici. Proprio per questo abbiamo deciso di proporre un articolo di questi giorni, pubblicato sull’edizione romana di un noto quotidiano, che richiama uno dei tanti (troppi) drammi familiari evitabili.
E’ di questi giorni la ripresentazione del problema per le disastrate strade di Roma - addirittura è nata una lista “dedicata” per le imminenti elezioni comunali della Capitale - «Roma per due in moto per Roma» - che cercherà di cogliere l’occasione per sensibilizzare gli utenti delle due ruote a compattarsi sull’importante aspetto della loro sicurezza.
Ma anche la nota associazione “motociclisti incolumi” da sempre si fa sentire sul problema delle mancanze – sia strutturali sia manutentive – delle strade italiane.  In tal senso “motociclisti incolumi” ha recentemente predisposto, e pubblicato sul proprio sito – www.motociclisti-incolumi.it - un modulo/esposto (in allegato) per richiamare le Amministrazioni locali alle loro precise responsabilità per gli incidenti innescati dalla cattiva condizione della sede stradale.
Questo modello d’esposto è, ovviamente, indirizzato a noi “Vigili Urbani” che ci faremo immediati tramiti verso i competenti uffici tecnico-manutentivi. Non certo per scaricare le responsabilità, ma per vedere risolti i problemi, e quindi, potenzialmente salvate delle vite umane. Ora l’articolo:



“Roma: dopo due anni la buca-killer resta ancora lì” 

Adesso, hanno pure rifatto l'asfalto. Ma facendo cura che la buca-killer, quella in cui il 30 giugno di due anni fa scivolò in sella al suo scooter il diciannovenne Daniele Mollicone perdendo la vita, rimanesse ancora là. Già. Accanto, quelli della manutenzione stradale hanno addirittura disegnato la striscia gialla dei «lavori in corso», eppure quello scempio è ancora lì, in via Bonafede, circondato dai fiori e dalle scritte che parenti e amici dello scooterista scomparso continuano a lasciare in suo ricordo sul posto.
Nonostante le richieste della famiglia. Pensare che all'avvio dell'estate 2005 l’amministrazione comunale aveva dato fiato alle trombe annunciando la «campagna d'estate anti-buche»: interventi straordinari su asfalto e segnaletiche a tutto campo. Invece, tutto resta come due anni fa. «Se fossimo aquile ti porteremmo sulle ali; se fossimo giganti ti porteremmo sulle spalle; ma siamo i tuoi amici e ti portiamo nel cuore», dice uno degli striscioni appesi sul muro che corre lungo via Bonafede, all'ingresso dell'ipermercato Coop del Casilina. La sera del 30 giugno 2004, poco prima delle otto, lo scooter Atlantic 150 di Daniele perde improvvisamente il controllo fino a schiantarsi contro una Fiat Tempra che procede in senso contrario. Il ragazzo, trasportato urgentemente al Policlinico Casilino, morirà dopo cinque giorni di coma. «Mio fratello - raccontava Alessia, la sorella maggiore - andava piano, come hanno appurato i periti. Ma quella voragine non gli ha dato scampo. Ogni volta che passo di lì e vedo ancora che nessuno ha fatto nulla per rimuovere la buca, sto malissimo. E mi fa rabbia pensare che nessuno tra vigili urbani e tecnici comunali che pure passano di lì in continuazione, non abbia fatto niente per fare riparare il manto stradale prima che mio fratello morisse. Ora addirittura, la beffa».

«Anche la sera di quel tragico 30 giugno - dicono di Daniele, al muretto di Villa Adele - “Molli”, come lo chiamavamo, era qui con noi. Poi si è allontanato per andare a fare una commissione alla Coop. Quei giorni di coma sono stati tremendi. Il padre, Antonio, ancora fa fatica a riprendersi». Via Bonafede, strada, privata, realizzata in tutta fretta e con materiale scadente, era in attesa d'acquisizione da parte del Comune. «Ma della sicurezza di migliaia di scooteristi e automobilisti che passano di lì ogni giorno conclude Alessia Mollicone - evidentemente non interessa così tanto. Neanche dopo la morte di un ragazzo come Daniele». (Alessia Marani – IlGiornale.it 17 maggio 2006).


In allegato il modulo-esposto per gli utenti delle due ruote, messo a disposizione da “motociclisti-incolumi.it”


 
 File allegati
 
 
 il modello di esposto (34,37 kb) :-o

Direi Ottimo! se la polizia inizia ad appogiarci vuol dire che forse le cose si stanno finalmente mettendo per il verso giusto..