Titolo: [LETTERA] Ignazio Becchi prof di ingegneria univ FI Post di: Bibò su 23 Luglio 2003, 17:35:30 Ricevo e pubblico:
Il Prof Ignazio Becchi è docente di Ingegneria all'Università di Firenze CARO MARCO GUIDARINI COME HO GIÀ RISPOSTO A LUCA FRAZZICA CHE MI AVEVA INFORMATO DELL'INIZIATIVA IL 9 LUGLIO ADERISCO PIENAMENTE AL VOSTRO PROGRAMMA ANZI AGGIUNGEREI QUALCOSA CHE QUI RIPETO: caro luca mi sembra che la problematica da voi affrontata sia più che meritoria di primo impulso invio questa mia risposta anche ai colleghi Domenichini e La Torre che hanno attivato un Master di "esperto nella sicurezza stradale" e che penso possano voler dire la loro sul tema per quanto riguarda me di fatto io vedo una dimensione reale della problematica che mi dice che oggi forse la motocicletta da sola aiuta a produrre forse la parte più cospicua del reddito nazionale, ciò non tanto per il settore industriale dei veicoli a due ruote che da noi regge benissimo a confronto con la concorrenza orientale ma piuttosto per la grande utilità negli spostamenti a corto e ora anche medio raggio che permette ad un numero sempre crescente di operatori (professioni, commercio, impiego, etc..) di risparmiare tempo aumentando di conseguenza il reddito, per non ricordare infine l'incommensurabile vantaggio ambientale che non deriva dal propulsore ma piuttosto dal ridotto attrito gomma-strada che è il principale produttore delle polveri sottili, principale veleno prodotto dal traffico. per tutti questi motivi mi dichiaro fin d'ora simpatizzante della vostra iniziativa e penso che sia ora di pretendere che la motocicletta non sia più, nel quadro culturale contemporaneo, la sorella povera del veicolo maggiore ma diventi quanto prima l'alternativa intelligente allo spreco assassino! io penso che la lotta non debba essere semplicemente rivolta a rendere le supellettili stradali meno nefaste ma piuttosto ad un riconoscimento pieno di diritto delle due ruote come proporzione di parcheggi, come viabiltà a diritto esclusivo (in molti casi ci sono ma sono mascherate), come accessi specializzati (autostrade, trasporto ferroviario, ..) e forse anche come sgravio fiscale nella prospettiva ambientale. se ciò avverrà, se saremo in grado di promuovere questa cultura ciò non sarà a discapito dei produttori di automobili i quali (industria meccanica) potranno sempre valorizzare le capacità professionali dei nostri operai riconvertendo la produzione da quattro a due ruote. ib COME PRIMO RISULTATO I COLLEGHI DEL MASTER SULLA SICUREZZA STRADALE HANNO PROVVEDUTO AD AGGIUNGERE DELLE LEZIONI SPECIFICHE CHE PRIMA AVEVANO DIMENTICATO TENIAMOCI INFORMATI IGNAZIO BECCHI |