Nella vita si danno per scontate molte cose: le nostre abitunini, le persone che lasciamo a casa quando partiamo e che siamo sicuri ritroveremo alla sera, quelle che si vedono ogni tanto e alle quali rimandi per mille impegni che ritieni più urgenti, alla domenica prossima.
Poi una mattina, ti chiemano e ti dicono che una di quelle persone ora non c'è più. Non potrai più programmare quel giro in moto, non potrai più farti una sana pescata asieme.
"Non ho tempo, il figlio piccolo, il lavoro..."
Gesti oramai automatici e senza sentimento, sempre alla rincorsa di quel tempo che ci scappa e che corre più veloce di noi.
Non abbiamo più tempo per sederci al bar con gli amici a chiacchierare, mangiamo con gli occhi alla TV per cercare di capire dal TG cosa avviene nel mondo, mentre il tuo mondo è lì che ti guarda e tu lo ignori.
Cosa ci sta accadendo? E' il progresso questo? E' vita? per cosa viviamo? Per non avere nemmeno il tempo di andare al parchetto con tuo figlio perchè rincasi che già dorme?
Caro Bruno, l'infanzia che abbiamo passato assieme nella grande casa della nonna scorre nei miei ricordi a rallentatore in questi giorni, le battaglie e le scorribande con le prime compagnie, tu "portellato" ed io orgolioso di ssere quel cugino più grande che ti ha portato con se nelle prime esperienze lavorative.
Ora quelle maledette lamiere di acciaio ti hanno strappato da noi, solo a Natale ci eravamo ripromessi di stare più insieme, la nonna era mancata da poco, quel collante che ci teneva sempre tutti uniti.
Ricordo ancora quel maledetto pomeriggio che ho visto la tua fiammante moto lì sotto casa: "lo chiamo poi, ma ora devo scappare dai clienti"...
Basta ora mi hanno toccato dove non dovevano ora sono cavoli vostri: farò di tutto perchè la tua morte non sia inutile! Non riusciremo a cambiare le cose in poco tempo, ma goccia su goccia questa roccia la romperemo!
Molti di voi purtroppo sanno cosa sto provando, sanno quanto inverosimile sia questo momento e spero mi perdoneranno per questo ennesimo sfogo, ma non riesco a farmene una ragione.
dacci una mano cugino mio, stringetevi forte tutti voi lassù e dateci una mano affinchè altre famiglie non vivano più questo assurdo dolore.