Sono contento delle vostre risposte, ma continuate a postare il vostro modo di ripartire la frenata.
Quello che sto criticando sono le norme di progettazione stradale (che sono sbagliate anche per l'automobile,figuriamoci per le moto /frt ) che pongono come distanza minima di visibilità in curva la distanza di arresto in "condizioni minime normali" (leggi strada bagnata,non allagata) DELL'AUTOVEICOLO.
Quello che mi sto domandando è:
SIAMO SICURI CHE IN QUALSIASI SITUAZIONE LE DISTANZE DI ARRESTO SIANO "COMPATIBILI" TRA AUTO E MOTO?
Alla ovvia risposta "NO" devo aggiungere delle motivazioni di carattere scientifico.I soli effetti del trasferimento di carico sulle moto(meno incisivo per le autovetture perchè il baricentro è notevolmente più basso in relazione al passo) mi danno manforte che qualcosa su cui ragionare esiste.
Tutti questi concetti devono però anche essere "svincolati" dalla stretta relazione esistente tra guidatore-mezzo perchè a differenza delle auto l'influenza sulla guida del pilota è determinante.Del resto anche per le auto la normativa di Progettazione (
http://www.dica.unict.it/users/sleona/download/NORME.pdf)non tiene conto della larghezza dei pneumatici o della rigidezza delle sospensioni...devo fare qualcosa simile anche con le moto.
CONTINUATE A SCRIVERE LA VOSTRA RIPARTIZIONE DI FRENATA NELLE 4 CONDIZIONI SCRITTE NEL PRIMO MESSAGGIO!!! :asd
GRAZIE!! /nmk