Una ditta di Modena ha progettato un nuovo tipo di protezione per i paletti dei guard-rail.

Non so se qualcuno ne era già a conoscenza o se si era già parlato del dispositivo in questione.

Non mi sembra niente di particolarmente innovativo o speciale, ma comunque funzionale.

La cosa positiva invece è che per lo meno ci si pone il problema e si cercano soluzioni.

Ecco il link: http://www.rossmannproject.eu/

Capisco che si tratta di un qualcosa di "non a prova di imbecille".

Sono però convinto che se si riuscisse ad utilizzare questa soluzione, nel caso di "imbecilli di turno", con l'aiuto dei mass media, sarebbe un occasione per accendere i riflettori sul problema dei guard rail.

Sottolineando "'l'imbecillità" del gesto e puntando l'accento sul fatto che nessuno pensa alla salute dei motociclisti e quando qualcuno ci prova c'è lo "stupido" di turno che rovina tutto.

E' un atteggiamento un pochino lamentoso, il che non mi piace molto, ma se serve allo scopo ben venga.

In questo periodo non ho molto tempo, ma mi piacerebbe tentare un esperimento d'installazione.

Forse potrei andare al mio comune di residenza e chiedere di poter fare le prove su di un pezzettino di guard-rail giusto per vedere come risulta e che difficoltà ci sono nell'istallazione.

La mia più grossa paura però è di fare più danno che utile, non tanto per la questione dell'infiammabilità. Credo che se una moto, per la dinamica dell'incidente, prende fuoco il rischio che ne deriva ad avere materiale infiammabile nelle vicinanze aumenta in maniera lieve. Almeno per quello che ne posso capire.

Quello che mi preoccupa maggiormente è che un motociclista rimanga impigliato nei pneumatici e ne venga strangolato o qualche altra complicazione che non riesco a valutare. Cioè che non succeda un caso in cui se il guard-rail fosse stato privo di protezioni sarebbe stato meglio.

Tutti i consigli sono bene accetti.

All'infiammabilità proprio non ci avevo pensato.

Esiste qualcosa di economico con cui si possano fasciare i pneumatici per renderli meno infiammabili?

Pensavo ad un telo di lana di roccia o qualcosa del genere, però deve avere dei costi bassissimi e deve resistere alle intemperie per poter essere utile allo scopo.

Ragionandoci sopra mi sono venute alcune idee sul fissaggio.

Principalmente ritengo sia sufficiente fissare tra loro i pneumatici con viti da legno autofilettanti. Bisogna però valutare caso per caso.

In alcuni casi, cioè dove c'è spazio dopo il guard-rail sarebbe sufficiente riempire i pneumatici di ghiaia (o meglio di stabilizzato) per fissarli.

Si potrebbero montare anche solo sui paletti facendo un taglio, andrebbero poi fissati con delle fascette in nylon da elettricista.

La situazione ideale però sarebbe quella di mettere un tappeto di gomma davanti ai pneumatici infilati sui paletti. Anche questo tappeto potrebbe essere materiale riciclato. Infatti pensavo al tappeto usurato di macchine a nastro o nastri trasportatori.

Se lo si fissa con delle viti sopra i pneumatici si crea un "muro ammortizzato".

Capisco però che spiegato così non è molto chiaro, ci vorrebbero dei disegni e soprattutto il tempo per farli.

Spero di trovarlo a più presto.

Guardando una pista di Go-Kart mi è balenata in mente questa idea:

Riempire lo spazio sotto i guard rail di pneumatici usati.

Con un sistema di ancoraggio economico si potrebbe ottenere una barriera pro-biker a prezzo molto contenuto.

Sto scrivendo questa cosa mentre la penso.

Proprio in questo momento vi viene in mente che il pneumatico lo si potrebbe tagliare ed aprire in quattro spicchi tagliando solo la spalla in questo modo non ingombra la parte posteriore del guard-rail e non crea degli angoli d'impatto troppo perpendicolari. Magari il tutto tenuto da un cavo che passa dietro.

A questo punto ci vorrebbe un disegno per capire meglio, ora però non ho tempo e devo ragionarci a fondo.

Torno a scrivere appena posso.

Ho letto l'intervento e non posso che fare i miei complimenti per come è fatto.

Per i parabrezza sii più tollerante, esistono anche quelli con tergicristallo stavo scherzando, in effetti la visibilità in situazioni di pioggia notturna è tremenda anche con tergicristallo in azione. Immagino lo sia anche con visiera del casco abbassata.

Se l'Anas risparmia a montare quel tipo di Guard Rail allora direi che ci sono ottime probabilità di vederli montati in futuro.

Speriamo abbiano finito le scorte dei Guard Rail di vecchio tipo. Non solo l'Anas, ma anche i costuttori. Se ne hanno ancora parecchi li venderanno a prezzi interessanti ed all'Anas non converrà montare quelli nuovi.

Non so se definirmi realista o pessimista. Comunque tengo le dita incrociate e spero di vedere presto questi nuovi Guard Rail o qualsiasi altro sistema studiato per limitare i danni ai motociclisti.

Verrebbe quasi da ridere......poi pensando che il problema che pone in modo così comico è un problema reale il sorriso scompare di colpo.

Secondo me l'approccio è quello giusto, un video così può far riflettere. Un video troppo realistico rischia non trasferire il messaggio in pieno, chi lo guarda tende a distaccarsi se il messaggio è troppo forte.

Non so se l'avevate già visto questo video che invita gli automobilisti ad una maggiore attenzione verso i motociclisti.

http://www.youtube.com/v/gPrlYU_n14s

Il C1 è dotato di un sistema analogo, se non sono inserite le fibbie delle cinture non parte. Però non è in grado di controllare se le cinture le hai allacciate a te o solo allo schienale.

Al di là di questo è anche dotato di un sistema che bypassa l'inibizione all'accelerazione quando si supera una certa velocità(credo circa 10 km/h). Praticamente se avevi inserito male la fibbietta e si sgancia in movimento, puoi andare tranquillamente fino al prossimo stop o semaforo.

Anche con questi accorgimenti è comunque una rottura pazzesca ed ho dovuto disinserirlo per due motivi:

- Tutte le volte che dovevo passare dal cortile al garage ero costretto ad allacciarmi.
- Spesso parto dal cortile slacciato e mi allaccio in movimento prima di raggiungere la strada per velocizzare l'operazione e prima non potevo farlo.

Come ha fatto BMW per bypassare questo sistema è sufficiente sganciare i connettori dei sensori presenti sull'innesto delle fibbie. Immagino sia stata adottato questo accorgimento per rendere semplice il bypass del sistema. Penso che anche nel caso del casco elettronico le ditte pur di vendere renderanno molto semplice il bypass.

.....però il bianco di lato e dietro non mi pare sia regolare

Di questo non ne so assolutamente nulla, perché non è regolare, perché può essere confuso col bianco dei fari anteriori?

Io dovrei essere in regola, perché ho messo le fasce riflettenti bianche sugli specchietti e sui montanti del parabrezza sul retro ho il logo rosso della mia ditta con le scritte bianche catarifrangenti, poi ritengo che sia importante renderci più visibili sull'anteriore. Chi viene da dietro ha più tempo di accorgerci di noi, tranne che non siamo fermi. In quel caso diventa utile il triangolo.

Quando ho il baulone montato posso permettermi di tenere anche un normale triangolo per auto, ma se lo smonto per mettere il sedile del passeggero non ho vani utili.

Nel mio caso il triangolo da casco diventa davvero complicato, per i giubbotti invece se li metto nel baulone, con tutto il caos che ho dentro non so quanto impiegherei a ritrovarli.

Non esiste un coltellino svizzero che diventa triangolo d'emergenza?

Battute a parte ci vorrebbe un qualcosa di piccolo che possa aprirsi a forma di triangolo d'emergenza.

vietati ... forse lo sono anche i miei rifrangenti.

Non conosco la normativa in materia, ma credo che i rifrangenti possano essere considerati una "colorazione" del mezzo. Siccome sul libretto non c'è scritto il colore del mezzo ognuno può cambiarlo come crede. Le lucine invece fanno parte dell'impianto elettrico, che non è possibile modificare se non riomologando il mezzo.

Io invece ero convinto che il plesso brachiale venisse leso dal casco nel caso di compressione laterale. Cioè, nei casi dove si va a sbattere di testa e la stessa viene piegata di lato, il casco va a comprimere la zona del plesso brachiale danneggiandolo o strappandolo.

Ecco perché pensavo potesse essere utile la protezione del collo.

.......molti hanno la testa dura e dovrebbero fare un giro nei reparti di riabilitazione degli ospedali........

Io mi sono sempre ritenuto nella media, una persona che non va lenta ma che non esagera sulla strada (parlo di auto perché prima usavo solo quella) eppure l'ospedale ha fatto bene anche a me.

Anzi proprio lì ho maturato l'idea che i miei figli prima di guidare qualsiasi mezzo cercherò portarli a visitare l'ortopedia.

So che esiste una protezione del collo:

http://www.motociclisti-incolumi.com/public/portale/forum/index.php?topic=829.0

Però non so dirti l'efficacia.

Sono stato ricoverato nel 2003 in ortopedia (rottura tibia e perone a lavorare) è lì ho imparato per la prima volta cos'era il plesso bracchiale. Chi ha il plesso brachiale strappato per colpa del casco, non sarebbe vivo se non lo avesse indossato, quindi è ovvio scegliere il male minore.

Forse un giubbotto con air-bag che protegga maggiormente il collo potrebbe funzionare, ma queste protezioni sono poco diffuse e quindi lo sviluppo tecnico procede a rilento.