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1  Spazio aperto alla sicurezza / Le vostre esperienze / Re: SONO PIU SICURI I MURI CHE I guard-rail!!! il: 10 Novembre 2008, 21:09:58
Che brutta storia...purtroppo succede proprio così...quando la caduta sembrerebbe banale...c'è un "qualcosa" che causa danni....e spesso è il guard rail... cry
2  Free Session / Benvenuti / Re: Ciao a tutti il: 10 Novembre 2008, 21:06:54
Grazie a tutti! Lamp wink
3  Spazio aperto alla sicurezza / Le vostre esperienze / Genova: corsie gialle e telecamere il: 08 Novembre 2008, 14:01:51
A Genova, il comune sembra essersi schierato contro le due ruote...una delle città con più motocicli circolanti  huh
Tra l'altro le telecamere sembrano essere posizionate in modo tale da "fottere" proprio i motociclisti, ho fatto una foto, con telefonino alla famosa telecamera sotto il tunnel di via Archimede, è immediatamente dietro alla prima luce che si vede...poco prima dello sbocco, in questo modo gli scooter e le moto che utilizzano tale corsia per guadagnare lo sbocco del tunnel nel tentativo di non respirare tutti i gas di scarico delle auto in coda vengono multati:



Riporto qualche articolo (link) per capire bene questa storia:
Ecco le nuove telecamere

Corsie cittadine, altre due telecamere

Telecamere e multe, 1300 verbali al giorno

La discussione per quanto riguarda l'accesso alle moto sulle corsie gialle è innescata da tempo...l'ipotesi sembra quella di vietarla anche ai due ruote (come di fatto è già), io non riesco ad essere d'accordo al 100%.
Purtroppo è vero che uno scooter occupa quasi la stessa lunghezza di una macchina, ma ha anche la facoltà di togliersi dai piedi facilmente.
Per questo motivo ritengo che sia opportuno tollerare l'utilizzo delle corsie riservate quando esse non sono occupate da mezzi pubblici.
Con questo non voglio dire di aprirle totalmente al traffico su due ruote, ma di multare solo chi ostacola effettivamente gli autobus, e, come ho postato da altre parti, a Torino ci sono riusciti montando le telecamere direttamente sui bus.
Io spesso passo per c.so Europa verso le 18 che puntualmente si blocca dal traffico privato. Se tutti gli scooter si accodassero con le macchine la coda sarebbe più che doppia (mentre la corsia dell'autobus rimane completamente sgombra), per cui assisteremmo quotidianamente a manifestazioni involontarie di "io faccio la fila" (e non solo in c.so Europa).
Riguardo alle telecamere io continuo a sostenere che la soluzione migliore è, come hanno fatto a Torino, di montarle sugli autobus evitandosi pagliacciate del tipo schivare la telecamera per 10mt, code di scooter che cominciano poco prima della telecamera (oggi ho visto pure questo...) e alcune multe idiote.
Vorrei inoltre sottolineare che io il mio non è un inno a non rispettare le regole o a fare le solite soluzioni all'italiana, ma vuole essere una visione che prende in considerazione l'intera realtà della mobilità genovese che comprende le serie esigenze (e anche potenzialità) del trasporto pubblico, ma anche del trasporto privato.

Notizia fresca di ieri...

[size=18]Genova, città a due ruote[/size]
Il Secolo XIX 20 ottobre 2008| Emanuele Capone
Auto ogni mille abitanti? Poco più di 450 (469, per la precisione); solo Venezia - per ovvie ragioni - ne ha di meno (427,1). Di contro, moto per mille abitanti? Esattamente 212, cifra che mette il capoluogo ligure terzo in classifica fra i capoluoghi di provincia italiani.

I dati dell’ultimo rapporto Istat sugli «Indicatori ambientali urbani», pubblicato sul sito Web dell’istituto di statistica (www.istat.it) e riferiti al 2007, danno di Genova una fotografia che in parte già si conosceva, ma su cui vale la pena riflettere, in questi anni di decisioni importanti sul futuro della mobilità cittadina e di dibattiti, anche accesi, sulla possibilità di “aprire” le corsie dei bus a moto e scooter.

Che la presenza di mezzi a due ruote nelle città italiane sia in costante crescita è innegabile: dal 2006 al 2007 sono aumentati del 5,2%; dal 2000, addirittura del 66,1%, con un incremento medio, anno dopo anno, del 7,5%. Tutto questo è ancor più vero in Liguria: con la terza posizione di Genova nella classifica dei “motocicli per 1000 abitanti”, fanno il paio il piazzamento di Imperia in testa alla graduatoria (a quota 232,9) e quello di Savona al terzo posto (215,3).
Nel commentare questi dati, Romolo Benvenuto, presidente dell’associazione Due Ruote in Città (www.dueruoteincitta.it) - in passato organizzatrice di molte manifestazioni a sostegno dei diritti di motociclisti e scooteristi - tira ovviamente l’acqua al suo mulino, facendo notare come Genova sia una delle grandi città (oltre 250.000 abitanti) dove la richiesta di trasporto pubblico cresce meno: circa +2% dal 2006 al 2007, contro una media nazionale del 5,3%. Come a dire che chi abbandona la macchina non sceglie l’autobus, ma la moto, o lo scooter.

Di più: se si traducono in cifre assolute i dati sulla “penetrazione” di moto e scooter, si desume - secondo Benvenuto - che a Genova ci sono «circa 133.000 motocicli»; dal conto sono esclusi i ciclomotori, ma secondo una stima di Due Ruote in Città, «aggiungendoli si arriva vicini ai 200.000 mezzi. Considerando un tasso di utilizzo quotidiano, molto prudenziale, del 50%, si ottiene il numero di 100.000 genovesi che si muovono tutti i giorni con le due ruote».

Alla luce di questi dati, Benvenuto fa sapere di avere «provveduto a sollecitare l’assessore Scidone a convocare il tavolo per l’utilizzo delle corsie gialle da parte delle moto come promesso il 6 ottobre scorso in Comune».

Credo che i due ruote non possono stare in coda sono pericolose e sono in pericolo, gli scappamenti delle auto sono dannosi e loro li prendono in pieno, quando piove o fa' freddo forse dovrebbero evitare, ma se lo fanno comunque e' un sacrificio, e' inutile che tutti gli altri dicano "poveri tapini" perche' chi sceglie la moto non si diverte spesso chi la sceglie e' costretto per motivi econimici o lavorativi; chi paga un biglietto da 1,20 forse non ha cosi' tanto diritto come crede, chi usa lo scooter/moto spende di più e non viaggia certo più comodamente...

Forse c'è uno "spiraglio di luce":

Le moto conquistano le corsie gialle
Primo sì di Tursi alla rivoluzione del traffico, sperimentazione in corso Gastaldi. Verso una soluzione per le multe a raffica
di Stafano Origone
Le moto sulle corsie gialle. La sperimentazione partirà nella seconda decade di gennaio nel tratto verso levante compreso tra il semaforo del ponte di Terralba e quello della Casa dello studente. È questa la principale novità dell´incontro tra il vice sindaco e assessore al traffico Paolo Pissarello, il comandante della polizia municipale Roberto Mangiardi, Furio Truzzi dell´Associazione Consumatori e Romolo Benvenuto, attuale deputato (eletto nella lista dell´Ulivo) e fondatore dell´associazione «Due Ruote in Città», messa in piedi nel 1999. Nel corso della riunione nell´ufficio del vice sindaco si è anche discusso di multe, della diminuzione del contenzioso, delle migliorie da apportare alla segnaletica stradale nelle zone a traffico limitato e sulle corsie gialle e la trasformazione del tunnel di via Archimede in due corsie: una biforcazione riservata alle moto e una per bus e auto per evitare l´effetto "camera a gas" denunciato da migliaia di centauri intrappolati nella galleria. Dopo mesi di battaglie, finalmente motociclisti e Comune si sono seduti a un tavolo per parlare e trovare soluzioni. «Abbiamo individuato quel tratto di corso Gastaldi - sottolinea il vice sindaco - perché ci è sembrato ideale per le sue caratteristiche: è in salita, quindi non invoglia a correre, è breve e non ha incroci. Non ha quindi grosse controindicazioni, ma dovremo studiare nuove soluzioni per quanto riguarda la segnaletica dei bus e delle moto e questo sarà compito dei vigili».
 
«Noi siamo pronti a dare il nostro contributo - aggiunge il comandante Mangiardi - e in queste settimane esamineremo il tratto per apportare le modifiche necessarie. Ricordiamoci, però, che il progetto deve essere ancora esaminato da Amt, che dovrà dare un parere favorevole o contrario. Approfitteremo di questi giorni di festa e della prima settimana di gennaio, per studiare i dettagli della nostra sperimentazione e poi li sottoporremo all´attenzione dell´Azienda per apportare, se sarà necessario, le dovute migliorie».
 
E dato che finora le corsie gialle hanno significato da febbraio a novembre per i motociclisti quasi centomila multe ed un esborso di centinaia di migliaia di euro, si è discusso anche di come diminuire il contenzioso. «Sono sicuro che riusciremo a sciogliere questo nodo delle corsie gialle perché il nostro compito non è solo quello di far rispettare le regole, ma anche di mantenere dei livelli di buon vivere», assicura Roberto Mangiardi. In che modo? «Sappiamo di casi incredibili, ripetitivi, di persone che hanno preso decine di ammende nello stesso punto per giorni e giorni. Ebbene, vedremo di vedere in che percentuale si possono diminuire, facendo pagare il giusto. Ma anche su questo punto, dovremo sentire il parere di Amt perché in parte sono state inflitte con le telecamere, in parte dagli ausiliari e dai nostri vigili».

Arriviamo al capitolo zone a traffico limitato. «Anche in questo caso ci sono pervenute diverse segnalazioni, anzi diciamo proteste, di motociclisti e automobilisti che ci dicono che i cartelli sono pochi o male posizionati nelle zone di Carignano, San Giorgio e sulle corsie gialle. Interverremo con dei sopralluoghi e dove sarà necessario potenzieremo la segnaletica». Per quanto riguarda il discorso di via Archimede, interviene Paolo Pissarello. «Il problema va risolto perché in effetti per chi va in moto in quel tunnel l´aria è irrespirabile. Studieremo un progetto per fare in modo che auto e moto siano separati».
(28 dicembre 2007) Repubblica
4  Spazio aperto alla sicurezza / Le vostre esperienze / Genova: le dueruote tornano in Sopraelevata il: 08 Novembre 2008, 13:42:39
Per chi non è di Genova...faccio un breve riassunto delle "puntate precedenti": circa 1 anno fa il Comune annuncia la chiusura della strada Aldo Moro alle due ruote dalle ore 22 alle 6.
Tale strada è la sopraelevata, quella che si imbocca uscendo a Genova-Ovest e che porta fino alla Fiera di Genova. Tale strada è molto comoda per il traffico cittadino, poichè attraversa parte della città collegando il centro con la delegazione di Sampierdarena, adiacente alla zona dove sono presenti grossi centro commerciali: Fiumara (con varie sale di cinema), Ikea, Castorama.
Il Comune ha adotto, come giustificazione della chiusura, il fatto che la sopraelevata è la seconda strada più pericolosa di Genova e che si verificavano spessow in quelle ore (dalle 22 alle 6) gravi incidenti motociclistici, così decide di inibirla alle due ruote per sei mesi, al fine di consentire la messa in opera di strutture per metterla in sicurezza...fino a questa sentenza la sopraelevata è rimasta vietata in quella fascia oraria ai motociclisti...
Personalmente ho sempre pensato sia stata una vera castreria ed un abuso vietare la srtada alle moto, infatti il traffico delle due ruote si è spostato nelle sottostanti via Adua, via Gramsci...teatri di svariati incidenti...non ha senso "spostare" il problema altrove, occorrono più controlli sui conducenti che guidano in stato di ebrezza alcolica (o di altro genere)



Le dueruote tornano in Sopraelevata
Il Secolo XIX 01 novembre 2008| Vincenzo Galiano



Via libera alle moto sulla Sopraelevata anche nelle ore notturne. Dalla scorsa notte, i mezzi a due ruote sono tornati a transitare liberamente sul collegamento Foce-Sampierdarena dalle 22 alle 6, cioè nella fascia oraria che era vietata a scooter e motocicli dal 1° marzo 2007. Il divieto è stato azzerato con effetto immediato da un’ordinanza del Tar Liguria.

«È una grande vittoria», esulta Romolo Benvenuto, presidente dell’associazione “Due ruote in città”, promotrice del ricorso contro i due provvedimenti di Tursi che hanno, prima, istituito, poi, prorogato senza termine, il divieto di accesso alle moto sulla Sopraelevata durante la notte per motivi di sicurezza. I giudici amministrativi hanno accolto, l’altro giorno, la richiesta di sospensione del divieto avanzata per conto dell’associazione dei motociclisti da Daniele Granara, avvocato e docente di Diritto costituzionale alla facoltà genovese di giurisprudenza. «L’ordinanza del Comune era illogica e contraddittoria», sintetizza Granara che, nel ricorso, ipotizza anche un eccesso di potere da parte della giunta.

La prima ordinanza era stata firmata dall’ex assessore al Traffico della giunta Pericu, Arcangelo Merella, il 15 gennaio 2007 (con decorrenza, appunto, dal 1° marzo 2007) in seguito alla morte di Electra Piras, impiegata ventottenne, vittima di una caduta mortale dal suo scooter sulla Sopraelevata il 12 settembre 2006. Dall’incidente è scaturita l’inchiesta della polizia municipale che, alla fine, ha accertato la pericolosità del by pass che “scavalca” il waterfront cittadino. Cambiata la giunta, il divieto è stato confermato: il 7 settembre 2007 il vicesindaco e assessore alla mobilità, Paolo Pissarello (poi sostituito dall’assessore Francesco Scidone nelle deleghe operative sul traffico), ha firmato la proroga della chiusura notturna.

Il Tar ha giudicato fondato il ricorso concedendo la sospensiva. In seguito, si pronuncerà nel merito. «Ma, vista la manifesta illogicità e contraddittorietà del provvedimento di divieti - riprende Granara - ci attendiamo una conferma dell’ordinanza che impone la riapertura della Sopraelevata». Quali i motivi del ricorso? «Il divieto colpisce solo una categoria, quella dei motociclisti, mentre le statistiche dell’amministrazione portate a sostegno della chiusura notturna riguardano gli incidenti mortali avvenuti complessivamente sulla Sopraelevata, sia con moto che con auto». Come dire: se la strada era pericolosa per tutti gli utenti, perché attuare una restrizione mirata solo ai mezzi a due ruote? Tuttavia, bisogna ricordare che sono stati 17 i conducenti di moto e scooter deceduti sulla Sopraelevata dal 1993 al 2006. Analogamente, nell’ordinanza di divieto, si sottolinea che l’80 per cento degli incidenti mortali sulla Sopraelevata è avvenuto di notte. «Senza distinguere, ancora una volta, - sottolinea il legale di “Due ruote in città” - tra automobilisti e motociclisti». Stessa obiezione: «Se la strada di notte è pericolosa per tutti i veicoli, perché vietarla solo alle moto?».

«Ma c’è una contraddizione ancora più evidente», interviene Benvenuto: «Nelle ordinanze di giunta si dice che la Sopraelevata è, per numero di incidenti, la seconda arteria più pericolosa della città. Assurdo, dunque, chiudere la Sopraelevata senza adottare misure per la strada giudicata più pericolosa in assoluto e che, sebbene non citata, è corso Europa». «Inoltre - conclude Benvenuto - il primo provvedimento doveva essere provvisorio, valido sei mesi, per consentire i lavori di messa in sicurezza della Sopraelevata. Lavori che non sono mai stati eseguiti».

«Prendo atto della decisione del Tar, ho già ordinato la rimozione dei cartelli di divieto e l’eliminazione dei relativi messaggi sui pannelli luminosi», affermava ieri in tono neutro il comandante della polizia municipale. Roberto Mangiardi. Tradiscono, invece, amarezza le dichiarazioni del vicesindaco Pissarello (in giunta non si parla di possibile ricorso al Consiglio di Stato, in attesa di vedere il dispositivo del Tar): «Credo che nessun atto amministrativo nasca totalmente esente da vizi. Ma il punto fondamentale era e resta la sicurezza. Il fatto è che quella strada, di notte, rischia di diventare una pista, soprattutto per le moto. Perciò volevamo aspettare che fosse installato il tutor, il sistema di controllo costante della velocità, prima di togliere il divieto. Ma la burocrazia ha i suoi tempi, dobbiamo fare una gara europea. Il Tar ha deciso così? Gli ordini della magistratura vanno eseguiti». Annuisce l’assessore al Traffico, Scidone: «Come Pissarello, rivolgo un appello ai motociclisti: adesso, non considerate la Sopraelevata un circuito. Dieci o venti all’ora in più, su un tratto così corto, fanno risparmiare un paio di minuti ma, in cambio, si rischia la vita». Gli inviti alla prudenza sono accompagnati da un avvertimento: «La polizia municipale intensificherà i controlli per prevenire incidenti e punire comportamenti illeciti».

La lettera aperta al sindaco
Pochi giorni prima di conoscere l’esito del ricorso al Tar, lo stesso Benvenuto aveva scritto una “lettera aperta” a Marta Vincenzi, sindaco di Genova, tornando sulla spinosa questione delle corsie gialle: «Avete preso l’impegno di convocare un tavolo di confronto per stabilire tempi, modalità e luoghi di una sperimentazione degli scooter sulle corsie gialle. È una promessa cui abbiamo creduto e alla quale teniamo molto».

Nella lettera, Benvenuto - citate le note cifre sulla diffusione in città dei mezzi a due ruote - ricorda che le nuove telecamere «stanno facendo multe al ritmo di 1300 al giorno» e che «i genovesi se ne accorgeranno solo tra qualche mese, al momento della notifica».

La missiva si conclude con «due semplici domande: qualcuno ha mai visto un autobus in coda dietro alle moto»? E: «Milano, Torino e Madrid (dove le corsie gialle sono aperte alle moto, ndr) sono città più arretrate e più incivili di noi»?
5  News / ...e noi restiamo a guardare / Re: GENOVA - Sopraelevata il: 23 Ottobre 2008, 15:52:44
Sono di Genova, il mio unico mezzo è il due ruote...questa "regoletta" imposta dal comune mi fà alquanto inalberare...invece di vietarla alle due ruote, perchè non fanno i controlli sui conducenti, che guidano sotto l'effetto di alcol e chissà quali stupefacenti?
Il problema lo hanno spostato nella sottostante via Gramsci...e vie limitrofe...l'11 agosto ha perso la vita un mio amico, proprio in via Adua, si chiamava Luca Dodaro, caduto dalla sua moto, una Suzuki Gsr 600.  huh
6  Contatti / Documentazioni utili / Re: Banner Ufficiale AMI il: 23 Ottobre 2008, 12:58:46
Ottimo grazie. Magari fammelo sapere così inserisco i link nella nostra pagina dei siti AMIci.

Ciao.
Per  correttezza dei rapporti ti avviso che sul forum dove sono Co-Admin siamo solo 79 utenti registrati e non viene effettuata alcun gemmellaggio o scambio banner; mentre sul forum di scooteristi sono un utente, ho aperto una discussione dove ho riportato in toto la pagina del vostro sito ed ho riportato il link del vostro forum.
7  Free Session / Benvenuti / Re: Ciao a tutti il: 23 Ottobre 2008, 08:46:47
benvenuto tra noi Umbè wink
Grazie!
8  Contatti / Documentazioni utili / Re: Banner Ufficiale AMI il: 23 Ottobre 2008, 00:00:15
Ciao a tutti, mi sono appena iscritto, ma volevo farvi sapere che già da tempo utilizzo il vostro banner in firma su un forum deicato ai tifosi della Sampdoria (di cui sono co-Admin) e presto segnalerò il vostro sito su un forum di scooteristi. wink
9  Free Session / Benvenuti / Ciao a tutti il: 22 Ottobre 2008, 23:52:16
Mi chiamo Umberto, sono di genova, sono un due ruote dipendente, attualmente ho uno scooter-one, in passato ho avuto uno svariato numero di due ruote (motorini, moto e scooter). Dalletà di 12 ho la passiaone per le due ruote, con il tempo è diventata anche un'esigenza, per potermi muovere meglio nel traffico cittadino.
Mi sono iscritto al forum perchè condivido la vostra "lotta" contro queste lamiere assassine, proprio pochi giorni fa è morto a causa del guardrail un poliziotto in pensione, che è caduto sull'autostrada nei pressi di Genova-Recco.
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