Deprecated: preg_replace(): The /e modifier is deprecated, use preg_replace_callback instead in D:\inetpub\webs\motociclisti-incolumicom\public\portale\forum\Sources\Load.php(225) : runtime-created function on line 3

Deprecated: preg_replace(): The /e modifier is deprecated, use preg_replace_callback instead in D:\inetpub\webs\motociclisti-incolumicom\public\portale\forum\Sources\Load.php(225) : runtime-created function on line 3

Warning: Creating default object from empty value in D:\inetpub\webs\motociclisti-incolumicom\public\portale\mkportal\include\SMF\smf_out.php on line 47
Genova: corsie gialle e telecamere
Home Chi Siamo Contatti
Forum Motociclisti Inc...olumi
24 Novembre 2024, 01:49:33 *
Benvenuto, Visitatore. Per favore, effettua il login o registrati.

Login con username, password e lunghezza della sessione
News:
 
   Home   Help Ricerca Login Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Topic: Genova: corsie gialle e telecamere  (Letto 11652 volte)
Umberto
Mo ci Penso
*
Posts: 9


umber68@hotmail.it
Guarda Profilo WWW
« il: 08 Novembre 2008, 14:01:51 »

A Genova, il comune sembra essersi schierato contro le due ruote...una delle città con più motocicli circolanti  huh
Tra l'altro le telecamere sembrano essere posizionate in modo tale da "fottere" proprio i motociclisti, ho fatto una foto, con telefonino alla famosa telecamera sotto il tunnel di via Archimede, è immediatamente dietro alla prima luce che si vede...poco prima dello sbocco, in questo modo gli scooter e le moto che utilizzano tale corsia per guadagnare lo sbocco del tunnel nel tentativo di non respirare tutti i gas di scarico delle auto in coda vengono multati:



Riporto qualche articolo (link) per capire bene questa storia:
Ecco le nuove telecamere

Corsie cittadine, altre due telecamere

Telecamere e multe, 1300 verbali al giorno

La discussione per quanto riguarda l'accesso alle moto sulle corsie gialle è innescata da tempo...l'ipotesi sembra quella di vietarla anche ai due ruote (come di fatto è già), io non riesco ad essere d'accordo al 100%.
Purtroppo è vero che uno scooter occupa quasi la stessa lunghezza di una macchina, ma ha anche la facoltà di togliersi dai piedi facilmente.
Per questo motivo ritengo che sia opportuno tollerare l'utilizzo delle corsie riservate quando esse non sono occupate da mezzi pubblici.
Con questo non voglio dire di aprirle totalmente al traffico su due ruote, ma di multare solo chi ostacola effettivamente gli autobus, e, come ho postato da altre parti, a Torino ci sono riusciti montando le telecamere direttamente sui bus.
Io spesso passo per c.so Europa verso le 18 che puntualmente si blocca dal traffico privato. Se tutti gli scooter si accodassero con le macchine la coda sarebbe più che doppia (mentre la corsia dell'autobus rimane completamente sgombra), per cui assisteremmo quotidianamente a manifestazioni involontarie di "io faccio la fila" (e non solo in c.so Europa).
Riguardo alle telecamere io continuo a sostenere che la soluzione migliore è, come hanno fatto a Torino, di montarle sugli autobus evitandosi pagliacciate del tipo schivare la telecamera per 10mt, code di scooter che cominciano poco prima della telecamera (oggi ho visto pure questo...) e alcune multe idiote.
Vorrei inoltre sottolineare che io il mio non è un inno a non rispettare le regole o a fare le solite soluzioni all'italiana, ma vuole essere una visione che prende in considerazione l'intera realtà della mobilità genovese che comprende le serie esigenze (e anche potenzialità) del trasporto pubblico, ma anche del trasporto privato.

Notizia fresca di ieri...

[size=18]Genova, città a due ruote[/size]
Il Secolo XIX 20 ottobre 2008| Emanuele Capone
Auto ogni mille abitanti? Poco più di 450 (469, per la precisione); solo Venezia - per ovvie ragioni - ne ha di meno (427,1). Di contro, moto per mille abitanti? Esattamente 212, cifra che mette il capoluogo ligure terzo in classifica fra i capoluoghi di provincia italiani.

I dati dell’ultimo rapporto Istat sugli «Indicatori ambientali urbani», pubblicato sul sito Web dell’istituto di statistica (www.istat.it) e riferiti al 2007, danno di Genova una fotografia che in parte già si conosceva, ma su cui vale la pena riflettere, in questi anni di decisioni importanti sul futuro della mobilità cittadina e di dibattiti, anche accesi, sulla possibilità di “aprire” le corsie dei bus a moto e scooter.

Che la presenza di mezzi a due ruote nelle città italiane sia in costante crescita è innegabile: dal 2006 al 2007 sono aumentati del 5,2%; dal 2000, addirittura del 66,1%, con un incremento medio, anno dopo anno, del 7,5%. Tutto questo è ancor più vero in Liguria: con la terza posizione di Genova nella classifica dei “motocicli per 1000 abitanti”, fanno il paio il piazzamento di Imperia in testa alla graduatoria (a quota 232,9) e quello di Savona al terzo posto (215,3).
Nel commentare questi dati, Romolo Benvenuto, presidente dell’associazione Due Ruote in Città (www.dueruoteincitta.it) - in passato organizzatrice di molte manifestazioni a sostegno dei diritti di motociclisti e scooteristi - tira ovviamente l’acqua al suo mulino, facendo notare come Genova sia una delle grandi città (oltre 250.000 abitanti) dove la richiesta di trasporto pubblico cresce meno: circa +2% dal 2006 al 2007, contro una media nazionale del 5,3%. Come a dire che chi abbandona la macchina non sceglie l’autobus, ma la moto, o lo scooter.

Di più: se si traducono in cifre assolute i dati sulla “penetrazione” di moto e scooter, si desume - secondo Benvenuto - che a Genova ci sono «circa 133.000 motocicli»; dal conto sono esclusi i ciclomotori, ma secondo una stima di Due Ruote in Città, «aggiungendoli si arriva vicini ai 200.000 mezzi. Considerando un tasso di utilizzo quotidiano, molto prudenziale, del 50%, si ottiene il numero di 100.000 genovesi che si muovono tutti i giorni con le due ruote».

Alla luce di questi dati, Benvenuto fa sapere di avere «provveduto a sollecitare l’assessore Scidone a convocare il tavolo per l’utilizzo delle corsie gialle da parte delle moto come promesso il 6 ottobre scorso in Comune».

Credo che i due ruote non possono stare in coda sono pericolose e sono in pericolo, gli scappamenti delle auto sono dannosi e loro li prendono in pieno, quando piove o fa' freddo forse dovrebbero evitare, ma se lo fanno comunque e' un sacrificio, e' inutile che tutti gli altri dicano "poveri tapini" perche' chi sceglie la moto non si diverte spesso chi la sceglie e' costretto per motivi econimici o lavorativi; chi paga un biglietto da 1,20 forse non ha cosi' tanto diritto come crede, chi usa lo scooter/moto spende di più e non viaggia certo più comodamente...

Forse c'è uno "spiraglio di luce":

Le moto conquistano le corsie gialle
Primo sì di Tursi alla rivoluzione del traffico, sperimentazione in corso Gastaldi. Verso una soluzione per le multe a raffica
di Stafano Origone
Le moto sulle corsie gialle. La sperimentazione partirà nella seconda decade di gennaio nel tratto verso levante compreso tra il semaforo del ponte di Terralba e quello della Casa dello studente. È questa la principale novità dell´incontro tra il vice sindaco e assessore al traffico Paolo Pissarello, il comandante della polizia municipale Roberto Mangiardi, Furio Truzzi dell´Associazione Consumatori e Romolo Benvenuto, attuale deputato (eletto nella lista dell´Ulivo) e fondatore dell´associazione «Due Ruote in Città», messa in piedi nel 1999. Nel corso della riunione nell´ufficio del vice sindaco si è anche discusso di multe, della diminuzione del contenzioso, delle migliorie da apportare alla segnaletica stradale nelle zone a traffico limitato e sulle corsie gialle e la trasformazione del tunnel di via Archimede in due corsie: una biforcazione riservata alle moto e una per bus e auto per evitare l´effetto "camera a gas" denunciato da migliaia di centauri intrappolati nella galleria. Dopo mesi di battaglie, finalmente motociclisti e Comune si sono seduti a un tavolo per parlare e trovare soluzioni. «Abbiamo individuato quel tratto di corso Gastaldi - sottolinea il vice sindaco - perché ci è sembrato ideale per le sue caratteristiche: è in salita, quindi non invoglia a correre, è breve e non ha incroci. Non ha quindi grosse controindicazioni, ma dovremo studiare nuove soluzioni per quanto riguarda la segnaletica dei bus e delle moto e questo sarà compito dei vigili».
 
«Noi siamo pronti a dare il nostro contributo - aggiunge il comandante Mangiardi - e in queste settimane esamineremo il tratto per apportare le modifiche necessarie. Ricordiamoci, però, che il progetto deve essere ancora esaminato da Amt, che dovrà dare un parere favorevole o contrario. Approfitteremo di questi giorni di festa e della prima settimana di gennaio, per studiare i dettagli della nostra sperimentazione e poi li sottoporremo all´attenzione dell´Azienda per apportare, se sarà necessario, le dovute migliorie».
 
E dato che finora le corsie gialle hanno significato da febbraio a novembre per i motociclisti quasi centomila multe ed un esborso di centinaia di migliaia di euro, si è discusso anche di come diminuire il contenzioso. «Sono sicuro che riusciremo a sciogliere questo nodo delle corsie gialle perché il nostro compito non è solo quello di far rispettare le regole, ma anche di mantenere dei livelli di buon vivere», assicura Roberto Mangiardi. In che modo? «Sappiamo di casi incredibili, ripetitivi, di persone che hanno preso decine di ammende nello stesso punto per giorni e giorni. Ebbene, vedremo di vedere in che percentuale si possono diminuire, facendo pagare il giusto. Ma anche su questo punto, dovremo sentire il parere di Amt perché in parte sono state inflitte con le telecamere, in parte dagli ausiliari e dai nostri vigili».

Arriviamo al capitolo zone a traffico limitato. «Anche in questo caso ci sono pervenute diverse segnalazioni, anzi diciamo proteste, di motociclisti e automobilisti che ci dicono che i cartelli sono pochi o male posizionati nelle zone di Carignano, San Giorgio e sulle corsie gialle. Interverremo con dei sopralluoghi e dove sarà necessario potenzieremo la segnaletica». Per quanto riguarda il discorso di via Archimede, interviene Paolo Pissarello. «Il problema va risolto perché in effetti per chi va in moto in quel tunnel l´aria è irrespirabile. Studieremo un progetto per fare in modo che auto e moto siano separati».
(28 dicembre 2007) Repubblica
Loggato

Pagine: [1]
  Stampa  
 
Salta a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.11 | SMF © 2006-2007, Simple Machines LLC XHTML 1.0 Valido! CSS Valido!


MKPortal M1.1.1 ©2003-2006 mkportal.it
Pagina generata in 0.0093 secondi con 2 query