Moto travolge un anziano: 2 morti Carabiniere di 21 anni investe medico in vacanza
Gaetano de Stefano
MAIORI. Giovane carabiniere si schianta con la moto dopo aver travolto un anziano passante. Il 21enne muore sul colpo. Stessa sorte per il pedone, deceduto dopo diverse ore all'ospedale di Nocera, dove era stato ricoverato in condizioni disperate. E' il pesantissimo bilancio dell'incidente stradale avvenuto ieri mattina a Maiori, intorno alle sette, sul rettilineo che costeggia il lungomare nella parte orientale del paese. Giulio Amodio, 22 anni, residente a Minori, era carabiniere ausiliario dipendente dalla compagnia di Mercato san Severino e, per l'estate, era stato aggregato al Lido dei carabinieri di Salerno. Viaggiava a bordo di un'Honda 600, per recarsi al posto di lavoro, quando all'improvviso si è trovato di fronte Benito Fiore, 77 anni, medico di Avellino. L'anziano professionista, in vancanza a Maiori, stava attraversando la strada e Amodio, che probabilmente lo avrà visto all'ultimo minuto, non ha potuto schivarlo. Inevitabile l'impatto. Giulio Amodio ha perso il controllo del mezzo, continuando la corsa e andandosi a schiantare, pochi metri dopo, contro un piloncino di cemento, spezzandolo in due. La scena che si è presentata ai primi soccorritori giunti sul luogo dell'incidente è stata raccapricciante: il ventiduenne giaceva a terra esanime, in una pozza di sangue, con il petto squarciato dall'urto. L'anziano medico, invece era ancora vivo, e per lui si è subito messa in moto la macchina dei soccorsi. A dirigere le operazioni il maresciallo Italo Tramontano, della locale polizia municipale, e i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Amalfi, assieme ai colleghi della Stazione di Maiori. Benito Fiore è stato trasportato prima al presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello. Il suo stato generale è apparso subito grave: numerose fratture e diversi traumi su tutto il corpo. Perciò, dopo averlo intubato, è stato deciso di trasferirlo con l'eliambulanza al nosocomio Umberto I di Nocera Inferiore, dove è purtroppo deceduto nel tardo pomeriggio di ieri. Giulio Amodio è morto quasi all'istante. Il corpo, riverso sull'asfalto, è stato coperto con un telo, mentre le forze dell'ordine hanno effettuato i rilievi. Il casco del centauro è stato sbalzato a dieci metri dal luogo dell'impatto, mentre altri pezzi della Honda erano molto più lontani. La carreggiata è stata chiusa e il traffico è stato fatto scorrere, a senso unico alternato, sulla corsa nord in direzione di Amalfi. Alle 9 il magistrato ha dato l'ok per rimuovere il cadavere, che è stato portato nella chiesa di Santa Lucia a Minori.
Tratto da:
http://www.lacittadisalerno.quotidianiespresso.it/lacitta/arch_14/regione/zx1/zx1111.html