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Vi racconto una storia...
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Autore Topic: Vi racconto una storia...  (Letto 2597 volte)
rm020480
Mo ci Penso
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Posts: 3

...ciao CICCIO...


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« il: 01 Marzo 2007, 23:12:55 »

...Domenica 07/01/2007 io( Martelli Riccardo),mio fratello Martelli Francesco ed un altro nostro amico, Greco Saverio, tutti da Fasano e con le rispettive motociclette, siamo usciti a fare un giro in moto. Io portavo con me la mia ragazza,e come meta decidiamo di raggiungere la pineta di Cisternino. Successivamente decidiamo di ritornare a Fasano. Per portarci a Fasano,giunti in prossimità di Pezze di Greco,abbiamo imboccato la circonvallazione che poi ci porta alla rotatoria che collega Pezze di Greco-Torre Canne. In prossimità della rotatoria a causa della presenza del brecciolino sull'asfalto mio fratello perde il controllo della moto...in seguito a questo mio fratello urta violentemente il capo a un palo di pubblica illuminazione. Nonostante la bassa velocità accertata dai Carabinieri della compagnia di Pezze di Greco l'urto contro il palo è fatale...
La prima chiamata al 118 viene effettuata da me alle 13.00circa e il 118 risponde con una voce registrata dicendo "Gli operatori sono momentaneamente occupati". Successivamente proviamo col cellulare della mia ragazza,fino alle 13.03circa gli operatori rispondono. Agli operatori del 118 faccio presente la gravità della situazione,spiego che l'urto è avvenuto al capo e al torace e che mio fratello era privo di coscienza e che avevo provveduto a tagliare il cinturino del casco e il giubbotto per permettergli una migliore respirazione.
L'ambulanza arriva alle 13.10circa. Il team è composto da un dottore e due infermiere...per poter mettere mio fratello sulla barella gli do una mano io in quanto fisicamente non riuscivano.
Vista la gravità della situazione si preferisce procedere d'urgenza al nosocomio di Ostuni. Come da referto si giunge lì alle 13.30 e il medico di guardia viste le condizioni di mio fratello decide di dare come TIPO DI URGENZA, URGENZA SECONDARIA.
Fra i vari accertamenti passa il tempo...la situazione è grave c'è il pericolo di vita e i medici sembrano prendersela molto comoda. Cosi decido di chiamare un avvocato per far sbloccare la situazione e successivamente inizio a contattare amici e conoscenti. Francesco ha necessità di un'area protetta dove gli si può dedicare tutta l'attenzione del caso... un trasferimento in un vicino reparto di rianimazione neurochirurgica...ma per Francesco sembra non esserci posto. Sicuramente al 118 la nostra risulta un'urgenza secondaria. Il tempo passa...l'ansia aumenta...quelli del nosocomio sembrano non fare nulla...
Francesco è un ragazzo di appena 30 anni...un giovane con tanta vitalità e con tanta voglia di vivere.
I dottori del nosocomio continuano a non far nulla...io continui a chiamare...
Per i medici il posto c'è...San Giovanni Rotondo...si proprio a due passi.
Il medico decide di fare un tentativo di partenza per Brindisi,anche se il reparto è pieno lì qualcosa sapranno fare. Si è un pò come lavarsene le mani e scaricare le proprie responsabilità giurate nel patto medico (quello di fare il possibile per salvare la vita umana).
Finalmente arriva una chiamata a me...c'è posto al Di Venere a Bari. Si l'abbiamo trovato.
I medici sono increduli...non mi danno retta...poi si fanno convinti. Si parte per Bari. Lasciamo l'ospedale alle 16.00. Francesco è forte..tiene duro. Purtroppo l'autista dell'ambulanza non è stato mai al Di Venere...si ferma a chiedere informazioni telefoniche...immagina che noi in auto avevamo il navigatore che la strada ce la indicava lui...ma le ambulanze del 118 non sono attrezzate anche per questo?
Arriviamo al Di Venere...le condizioni di Francesco sono GRAVISSIME. Presenta un coma da scuotimento...ha parecchie emoragie..presenta un cervello lacero contuso...ma Francesco è forte!
I giorni passano...e con essi anche la forza di Francesco sembra venire meno...c'è un edema grosso nelle zone vitali. Piano piano il suo cervello si sta spegnendo...ma noi speriamo sempre...preghiamo per lui.
Ora Francesco ci GUARDA dal CIELO...
 
 
Quello che chiedo a voi organi competenti...è giusto aspettare tutto questo tempo? è giusto che io devo chiamare al Di Venere per chiedere se c'è un posto libero? è giusto dire che si tratti di un URGENZA SECONDARIA?  è giusto venire in ambulanza con un personale esile? è giusto fermarsi per chiedere informazioni? è giusto chiamare il 118 e sentirsi rispondere "Gli operatori sono momentaneamente occupati"?....quante altre ingiustizie dovremo sopportare...!!!


Faccio questo peechè tutti devono sapere in che tipo di "mani" andiamo a finire e che prima o poi la situazione ci toccherà da vicino...magari a me è capitato il culmine della situazione...pensateci!
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« Risposta #1 il: 02 Marzo 2007, 01:30:57 »

Grazie Riccardo per la tua testimonianza.

Tutto ciò fa male per tanti motivi, perchè è assurdo che si debba fare un incidente per dello stupido brecciolino, è assurdo che a causa di una caduta banale si debba urtare contro un palo, è assurdo ed inqualificabile il comportamento di chi avrebbe dovuto dare il massimo per aiutare tuo fratello ed invece lo ha trattato come un numero.

Il tutto per me è ancora più triste quando penso che tutto ciò è avvenuto qui dalle mie parti.

Arrabbiarsi non serve? O forse sì? Penso che sia giusto indignarsi, arrabbiarsi, vergognarsi al posto di chi ha più o meno consapevolmente sulla coscienza la salute e la vita di tante altre persone che magari non ha mai neppure conosciuto.

E poi andiamo oltre, cerchiamo di far sì che queste cose divengano solo dei (brutti!) ricordi. Come Associazione abbiamo seminato molto, ci siamo costruiti una buona credibilità e finalmente più di qualcuno ci ascolta.

Chissà, tra non molto magari qualcuno comincerà anche a mettere qualcosa in pratica.
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