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lettera per la Regione Sardegna
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Autore Topic: lettera per la Regione Sardegna  (Letto 1944 volte)
zanzara
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« il: 11 Aprile 2014, 16:33:26 »

L' anno 2013 è stato disastroso per quanto riguarda gli incidenti stradali in Sardegna: nonostante essendo un' isola non ci sia traffico passante da altre regioni verso altre regioni, non ci sia nebbia e le nevicate interessino poche trade e per pochissimo tempo ci sono stati ben 108 decessi.
Il 2014 è iniziato malissimo, ad oggi si contano già 21 morti.
Nelle altre regioni i morti calano, in Sardegna invece sono aumentati rispetto all' anno precedente, riuscendo a fare peggio anche degli anni 2010 e 2011 in cui i decessi sono stati 106, un valore senz' altro inconcepibile per i volumi di traffico e le condizioni meteo della Sardegna.
Il traffico negli ultimi anni non è certo aumentato, anzi è diminuito perché a causa della crisi tanti hanno perso il lavoro e quindi non effettuano più lo spostamento quotidiano casa/lavoro ne le uscite nel tempo libero non avendo soldi.
Il consumo dell' alcool e degli stupefacenti alla guida rappresenta un problema sempre maggiore e i dati forniti da Polizia e Carabinieri sono allarmanti, nonostante i controlli che le poche pattuglie riescono a fare ancora troppa gente risulta positiva; se anni fa il bere era una cosa che riguardava solo i conducenti maschi col tempo è diventata una cattiva abitudine anche di troppe donne.
Preoccupante è anche l' aumento dei conducenti che circolano senza copertura assicurativa, per poi spesso scappare a seguito di incidente. Nel primo mese e mezzo dell' anno nella sola provincia di Cagliari la Polstrada ha fermato e sequestrato ben 124 veicoli sprovvisti di assicurazione.


Lascia perplessi il silenzio di questo Governo Regionale nei confronti della prospettata chiusura oltre che del posto di Polizia Ferroviaria di Macomer, che garantisce la sicurezza degli utilizzatori del mezzo pubblico, di ben tre distaccamenti della Polizia Stradale: Fonni, Ottana e Siniscola, degli avamposti in zone caratterizzate da strade pericolose nelle quali l' abitudine del bere e guidare è ancora troppo radicata.


Oltre alla repressione dei comportamenti pericolosi alla guida per diminuire il numero degli incidenti è necessario migliorare le infrastrutture stradali, in particolar modo i guard rail, in quanto a differenza delle altre Regioni che già da 10 anni stanno montando delle barriere con delle protezioni inferiori che impediscono ai motociclisti ed ai ciclisti di impattare col il paletto (letale già a 30 km/h) in Sardegna si continuano a montare delle barriere di concezione anni '50. Negli ultimi anni sono morti decine di motociclisti, anche a seguito di banali cadute a basse velocità a seguito dell' urto con i paletti del guardrail. Solo la Provincia di Olbia si sta muovendo nel verso giusto istallando i guardrail sicuri in parte della Soprelevata di Olbia.
 Si chiede pertanto alla Vostra amministrazione di prender esempio dalle altre Regioni e Province promulgando una Legge Regionale che imponga il  montaggio di queste protezioni per le nuove istallazioni di barriere.


Tantissimo nella riduzione degli incidenti può fare la Regione creando delle alternative alla mobilità privata mandando avanti i progetti esistenti sullo sviluppo della mobilità ciclistica, con grande attenzione che non vengano utilizzati per altre opere stradali, sia facendo funzionare le infrastrutture su ferro già esistenti.
La Vostra Amministrazione parte avvantaggiata dal punto di vista infrastrutturale ereditando, soprattutto dalla Giunta Soru una ferrovia suburbana/regionale che ha subito importanti migliorie: il raddoppio dei binari da Decimomannu fino a San Gavino e la realizzazione di 4 nuove fermate: Cagliari Santa Gilla, Elmas Aeroporto, Assemini Carmine e Santa Lucia. Nonostante i miglioramenti infrastrutturali sotto l' amministrazione precedente non sono aumentati i treni, ma sono stati ridotti.
E' passato già quasi un anno rispetto all’ inaugurazione della fermata dell’ aeroporto e i passeggeri trasportati sono in costante aumento. I “buchi” nell’ orario anche di 45 minuti stanno purtoppo frenando questa crescita.
Già dal giugno 2009 con l’ apertura delle fermate  di Santa Gilla, Assemini Carmine e Santa Lucia si era istituito un servizio suburbano con un treno ogni ’30 minuti. Nonostante fosse esercitato con treni nuovissimi, con tutti i confort e con tempi di percorrenza dimezzati rispetto alla linea 9 CTM questi treni viaggiavano quasi vuoti e la gente continuava a muoversi in pullman e in macchina.
Le ragioni del fallimento del servizio sono 2: la prima è la mancanza di integrazione tariffaria per la quale le persone sono tutt’ oggi costrette a fare un abbonamento per il CTM e uno per il treno e per i viaggiatori occasionali quella di dover pagare 2 biglietti; la seconda è che un servizio suburbano/metropolitano per essere appetibile deve essere frequente.
Una frequenza di 5 o di 10 minuti, che garantirebbe un ottimo servizio purtroppo non è possibile perché non ci sarebbe lo spazio per i treni a maggior percorrenza, una frequenza di 15 o 20 minuti invece sarebbe possibile e , unita al biglietto unico,  renderebbe il servizio appetibile e a differenza di quella di 30 minuti, già sperimentata con pessimi risultati, potrebbe convincere tante persone a lasciar a casa l’ auto, sia per gli spostamenti da e verso Cagliari, sia tra i 3 comuni attraversati.
Questo servizio suburbano così frequente permetterebbe anche di fare quello che in tantissime città si è fatto con ottimi risultati: togliere le fermate intermedie ai treni regionali (verso San Gavino/Oristano e Iglesias/Carbonia) i quali guadagnando più di 5 minuti riuscirebbero a intercettare fasce di utenza ancora maggiori.
Vi segnaliamo inoltre che Trenitalia ha da tempo preparato un orario cadenzato che in entrambi i sensi prevede ogni ora un treno Cagliari Oristano che ferma nelle principali stazioni, intercalato alla mezz’ ora da un treno cagliari San Gavino che ferma in tutte le stazioni tra Decimo e San Gavino.
La  fermata di Cagliari Santa Gilla, come è stato detto dal Presidente della Commissione Comunale per la viabilità di Cagliari Guido Portoghese ha un grande bacino di utenza (soprattutto da quando è stata aperta la sede dell’ Unione Sarda e il cinema multisala), Vi proponiamo di far allungare il percorso della linea CTM 10 facendola transitare davanti alla suddetta fermata.

La metropolitana leggera, che dopo un anno di ritardi da maggio si spera arriverà fino al Policlinico ha registrato un notevole aumento dei passeggeri, ma gli orari di servizio continuano ad essere gli stessi di 4 anni fa, quando l’ utenza era la metà. La domenica addirittura l' ultimo tram parte da piazza Repubblica alle 20:40.
Eliminando l' inutile doppione del bus ARST che impiegando circa il triplo del tempo del treno collega piazza Matteotti all' aeroporto si avrebbero a disposizione dei finanziamenti da lasciare all' ARST per potenziare la linea metropolitana, per la quale frequentazione sarebbe necessario un orario di apertura dalle 5:00 del mattino fino all' 1:20 di notte tutti i giorni, in attesa di finanziamenti per avere un' apertura per l' intera notte al venerdì e al sabato.

Un' altro flusso di persone mai considerato è quello tra Flumini, Quartu e l' Aeroporto, passando da Selargius, Quartucciu e Monserrato. Per raggiungere l' aeroporto da questi comuni coi mezzi pubblici si è costretti a raggiungere piazza Matteotti, con tempi di percorrenza che arrivano anche ad un ora, contro i 10/15 minuti impiegati in auto. E' quindi ovvio che i residenti o i turisti usino l' auto o si facciano accompagnare all' aeroporto. Una linea di autobus CTM da Flumini all' aeroporto passante per i sopraccitati comuni ricalcando il percorso dell' ex linea 2Q e poi del QS/A fino alla SS554 con una frequenza di 30 minuti sarebbe competitiva con l' auto e riuscirebbe a ridurre sia il traffico da e per l' aeroporto che il traffico tra le fermate intermedie, difatti i bus 2Q non viaggiavano certo vuoti.

 Oltre i benefici per la sicurezza e l' ambiente questi miglioramenti aiuterebbero anche lo sviluppo del turismo.

AMI Associazione Motociclisti Incolumi Onlus
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