Durante una trasferta di lavoro mi è capitato di transitare su questa Statale e sono rimasto sensibilmente impressionato: decine e decine di chilometri di strada a due carreggiate con una esigua striscia di sicurezza, per ognuno dei due sensi di marcia. Si potrebbe percorrere a velocità identiche a quelle autostradali, visto che per lunghissimi tratti non esistono incroci, e vi si trovano molte più uscite simili a quelle delle tangenziali. Il limite invece è di 80 Km/h e scende, giustamente, a 50 Km/h nei pressi degli incroci. Il cliente da cui mi stavo recando mi aveva avvisato della presenza di numerosi autovelox e quindi di prestare attenzione, non lasciandomi tentare dalla scorrevolezza della strada e dal poco traffico mediamente presente. Non voglio entrare nella discussione riguardante i limiti di velocità e sulle modalità di far rispettare tali limiti, ma semplicemente porvi all’attenzione alcune considerazioni scaturite durante il transito. E’ indubbio che su strade come questa ci troveremo sempre persone che vanno ben oltre i limiti di legge e spesso oltre ogni limite imposto dal buon senso, quindi sarebbe opportuno valutare anche quale grado di sicurezza possa esserci oltre a questi limiti di velocità. Da questo punto di vista, questa superstrada è uno scempio spaventoso. La stragrande maggioranza del percorso presenta un lunghissimo Guard Rail che divide i due sensi di marcia (di tipo alto, singolo), mentre nei tratti a limite di velocità ridotto, non vi è nulla. Lo stato di mantenimento è spesso lacunoso, dimostrato da punti di impatto mai ripristinati e potenzialmente dannosi in caso di secondo impatto. Vista l’altezza della lamina, una macchina che impatta non viene fermata dalla struttura, ma dai paletti che la sorreggono, lasciandovi immaginare quali possano essere le conseguenze in caso di un motociclista. Circolando numerosi mezzi pesanti, dubito che la struttura sia in grado di sopportare l’impatto di un tir, quindi non si riesce proprio a condividere la scelta della struttura installata. Se la preoccupazione erano i mezzi pesanti, non sarebbe stato meglio collocare i New Jersey? Se invece, data l’esigua velocità, non ve ne fosse il motivo, questa strada potrebbe essere un luogo ideale per Guard Rail doppi oppure, ancor meglio, per i neonati C.U.S.T.O.M.. In un contesto teorico di fisica, minore è la velocità e maggiore è la facilità con cui si può deviare la traiettoria di un oggetto con moto uniforme rettilineo; tutto questo significa (in parole povere) che più andiamo piano e più sarà probabile che, in caso di un incidente, la traiettoria porterebbe ad un impatto con la barriera ed un relativo angolo di impatto insufficiente ad evitare che il motociclista si infili tra i paletti di sostegno. La stessa cosa avviene, anche se in relativo rapporto, con le auto. Se ne deduce quindi che il livello di sicurezza realizzato su questa strada non è per nulla idoneo alle necessità.