il Bracco è un po' casa mia, ho scritto anche una serie di una settantina di racconti che si intitola Fra il Bracco e la Cisa, la trovate sul mio sito e potete scaricare, è per tutti coloro che vogliono condividere la mia emozione legata alle moto (web.cheapnet.it/wbielli).
Leggevo le considerazioni sul Bracco e si chiama così per via dei bracconieri che lo infestavano, credo, in tempi lontani. Ma qualche bracconiere c'è ancora, purtroppo, gente poco sensibile e che generalizza. Io guardo sempre con rispetto i mazzi di fiori, un ragazzo di 16 anni l'ho trovato anch'io più di dieci anni fa scendendo con la mia RD che allora era in voga e che anche oggi qualche piccola soddisfazione la saprebbe dare. Capisco anche le scritte sui guard-rail, le intendo come sdrammatizzanti e non come prese per il culo... prenderemo in giro noi stessi che potremo cadere nello stesso identico punto. Capisco la molla che porta su schiantato con la sua seggiola a rotelle e ne ammiro la forza... che è passione, passione allo stato puro. Io giro con quello che a Genova si definirebbe un "ravatto", una vecchia GPZ600R che oggi sembra una nonnetta, con un avantreno che definire ballerino è farle un complimento ed un motore che oggi fa quasi sorridere eppure... eppure riesco a provare del piacere e delle sensazioni e poi ho un vantaggio... riesco a mettere anche la terza e, in un punto la quarta, sapete bene quale, per un paio di secondi....
Ci vedremo da quelle parti... avvicinatemi pure, sono socievole...
Zio Willy
							





 
				
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