Scusate l'assenza, spero giustificata visto che mi è servita per avere l'ADSL ed un dominio con spazio illimitato (eh eh, mi sa che con me vanno falliti  /oki  /oki )

Ecco il link alla pagina: http://www.maxbligh.it/AMI/001.html

Un appello: fare da soli le foto per strada è pericoloso, perché spesso bisogna mettersi in posti pericolosi e con scarsa visibilità (e.g. in curva). Cerco quindi compagni con i quali lavorare almeno in coppia per poter immortalare e denunciare gli orrori delle nostre strade :ert .

Ciao a tutti e buon anno

Fatte anche io...

Appena mi attivano il dominio, scarico tutto. Cosa? Quale dominio? ma ovviamente www.maxbligh.it...

Mmmmm, qui si solleva un polverone.... La butto giu` cosi`, diretta.

In genere rispetto il CdS, eccezion fatta per i limiti di velocita` extraurbani - sinceramente ridicoli. Pero` nei centri abitati il limite di 50km/h e` sacrosanto e lo rispetto, ecc. ecc.

Purtroppo mi sembra che le nostre beneamate Forze dell'Ordine tendano ad ignorare tutta una serie di infrazioni, ripiegando invece su quelle piu` facili da multare (divieti di sosta, eccesso di velocita`). Dalle mie parti, rarissime sono le multe per guida con cellulare, per mancato uso cinture di sicurezza, per non parlare di conversioni ad U, retromarcia sul GRA,  ecc.
Nel caso dei motociclisti, molto accanimento sul controllo degli scarichi e targhe - ma non vedo altrettanto spesso controlli sui libretti auto per verificare che sia stata fatta la revisione biennale.

All'interno della categoria F.O., inoltre, si hanno diversi livelli di severita`: pessimi i vigili urbani (da me non si azzardano a multare i ragazzi in motorino senza casco che gli passano sotto il naso), un po' meglio la Polizia, molto meglio i Carabinieri.

Quest'estate, subito dopo il decreto sulla patente a punti, c'e` stata una fase di rigore; ora mi pare che si stia ritornando al solito standard: pochi controlli sulle strade, meno severita`. Non sarebbe niente di nuovo; io ho vissuto il famoso "decreto Ferri" sui limiti di velocita` (110km/h), e sappiamo per quanto tempo e` stato applicato...

A voi.

Il problema delle patenti e` a mio avviso critico.

Siamo d'accordo nel dire che in Italia la patente auto non si e` negata a nessuno, magari anche per biechi interessi di industrie italiane (stesso motivo per cui negli anni passati si e` incentivato il trasporto su gomma anziche` quello su ferro...)?
E che quei pochi che non riescono a passare l'esame possono contare su un mercato delle patenti?

Ora che le infrazioni si pagano con i punti da recuperare, possiamo contare in una maggiore severita` o si creera` il mercato dei punti della patente?

L'esperienza di Bibo` mi sembra che dimostri che le cose si possono fare - e non ne avevo dubbi. A volte si tratta di idee semplici, economiche, ma che rendono tutto piu` semplice.

Due punti pero` mi preoccupano:
la cosa sta procedendo bene a Padova, nel ricco ed avanzato nordest italiano. Ma l'esperienza e` esportabile al centro ed al sud, dove notoriamente l'efficienza della P.A. e` molto bassa?

Bisognerebbe poi passare da una soluzione locale ad una soluzione valida quanto meno a livello provinciale (non oso dire regionale o nazionale): e questo proprio per evitare di perdersi nelle questioni sulla competenza.

Come si puo` procedere sul secondo punto? Idee? Amici giornalisti? Amici deputati o senatori? ...

Appoggio l'uso di rotonde, consentono di incanalare il traffico evitando incroci pericolosi.

Nuovo spunto di riflessione (ne ho un'intera provvista /oki )

Teoricamente il cittadino puo` (dovrebbe?) segnalare una situazioni di pericolo su una strada all'ente gestore, che a norma del Codice della Strada, deve tenere la strada in condizioni di efficienza, sicurezza, ecc.

Cosa che si puo' fare con una segnalazione verbale, con una scritta al comando Polizia Urbana, con un esposto, ecc. Qui magari il legale puo' dirci le differenze tra le modalita' di segnalazione.

Ora i problemi sono due:

come si fa a capire chi gestisce un tratto di strada?
come si fa a segnalare il problema senza perdere una giornata di lavoro?
[/list:u]

Veniamo al primo punto con un esempio pratico: la strada X congiunge la localita' Y con la localita' Z. Se voglio segnalare un pericolo, e.g. una bella buca, a chi devo rivolgermi? Al comune Y? A quello Z? All'ANAS? E nel caso di grandi citta', ad una circoscrizione o ad un ufficio centrale? Nel corso di una puntata di Report su RaiTre, in un servizio si parlava di un caso eclatante: neanche la magistratura riesce a capire la responsabilita' di un tratto di guard rail incriminato per un incidente (col morto, ovviamente).

Secondo problema: come fare la segnalazione, in modo tale che mi rimanga in mano un pezzo di carta per dimostrare che il problema era stato segnalato - la mia esperienza dimostra che

verba volant, scripta manent...: di fronte ad un pezzo di carta, magicamente il dinosauro della burocrazia inizia a muoversi.
Qui e' un problema di tempo: se devo fare una denuncia al comando dei vigili urbani di Roma, e' probabile che se ne va via una mattina. Nei casi piu' fortunati (piccoli paesi) si puo' ipotizzare di risolvere la cosa in un quarto d'ora, ma bisogna cercare il comando dei vigili, fermare la moto, scendere, scrivere la segnalazione, ecc. Ovviamente e' ben difficile, nel tran-tran quotidiano, tra un appuntamento ed un altro, trovare il tempo per fermarsi.

Io credo che se gli enti gestori fossero messi con le spalle al muro, inchiodati alle loro responsabilita' da pezzi di carta, molte cose migliorerebbero.

Allora cerchiamo di avanzare proposte concrete per rendere la segnalazione di problemi facile, semplice, intuitiva, indipendente dall'ente gestore.
Forza con le idee: un sito web? un numero unico dove inviare short message? un numero verde per tutte le strade?

Abbiamo la forza di portare avanti proposte concrete, cercando alleanze con giornali, con l'ACI, ecc.?

Il discorso della corretta regolazione/sincronizzazione dei semafori merita un discorso a parte, ma IMHO esula da un discorso sicurezza.

Io volevo puntare l'attenzione su questo proliferare di semafori "facoltativi", che personalmente temo.

Perche' vengono messi? Chi decide? Non sara' che dietro c'e` la solita italica mazzetta sganciata dalla ditta che produce semafori?

Nuovo spunto di dibattito sulla segnaletica: i semafori inutili.

Definisco un semaforo "inutile" un semaforo che potrebbe essere sostituito da "stop" e "dare precedenza". Si trova su strade secondarie, scarsamente trafficate, o addirittura in aperta campagna (foto a breve).

L'uso dei semafori dovrebbe essere limitato a quegli incroci dove l'intensita' del traffico provocherebbe gravi ingorghi (le famose "croci uncinate") se non regolato appunto da un semaforo.

Purtroppo a Roma, in molti incroci, gli "Stop" vengono sostituiti da semafori.

Un semaforo inutile e' un semaforo pericoloso, perche' tende a non essere rispettato. Chi e' disposto a fermarsi in campagna in attesa del verde? Il risultato e' che il rosso viene ignorato, il verde non da' piu' alcuna sicurezza (o meglio: purtroppo da' un senso di falsa sicurezza).

Ho letto di un paese in Olanda dove hanno eliminato i semafori: gli incidenti sono diminuiti.

A voi.

Che la segnaletica lungo le strade italiane sia molto, molto carente, e' ben noto. Se non erro, il ministro Lunardi ha implicitamente riconosciuto il problema, avviando la ristrutturazione della segnaletica.

Bene ha fatto il ministro, ma ora dalle parole si deve passare ai fatti. E qui in Italia casca il famoso asino.

Nel frattempo, ci teniamo l'attuale segnaletica schizofrenica:

grappoli di segnali nello spazio di pochi metri (a breve una foto esemplificativa);
segnali nascosti dalla vegetazione;
segnali in contraddizione tra di loro (a breve una foto);
mancanza di identificazione delle strade provinciali e secondarie in genere (in Francia ogni strada ha una sua sigla riportata su una targa gialla);
limiti di velocita' privi di motivazione. Che so? Anziche' segnalare una curva pericolosa, un dosso, un'uscita privata, si mette un bel limite di velocita' (spesso assurdo). Insomma, non si avverte della causa del pericolo, e si riduce tutto ad un problema di velocita' - che e' sicuramente da moderare in presenza di pericoli, ma difficilmente si puo' dire di quanto.
[/list:u]

IMHO, una segnaletica sconclusionata confonde i conducenti, provoca  manovre correttive "fuori codice"; disorienta chi segue - che non si aspetta dette manovre.

A voi per i vostri commenti.

Allora, cerco di svegliare un po' il forum , che langue.

Per esperienza, tutti sappiamo che mediamente le persone anziane al volante rappresentano un potenziale pericolo, tanto maggiore quanto piu' avanti in eta'. Ovviamente questa e' una banale generalizzazione; c'e' chi ad 80 anni e' lucidissimo e chi gia' a 50 lo e' molto meno.

Personalmente, faccio attenzione ad identificare il tipo di conducente dell'auto che mi precede, e se noto capelli bianchi o cappello, aumento la prudenza.

Senza togliere nulla ad esse (mio padre ormai fa parte di loro), c'e' un evidente problema: spesso rappresentano un pericolo a causa della perdita di prontezza di riflessi, problemi di vista, ecc. Posso citare casi di auto ferme sul GRA mentre l'anziano guidatore cercava di capire dove uscire, passaggio con lo "Stop", con il rosso, ecc.

La legge italiana prevede una revisione periodica della patente, ma non ho mai sentito di una patente non riconfermata. Quanto meno non e' prassi comune rifiutare il rinnovo.

Ho lanciato il sasso, ora le vostre idee.

Ciao a tutti

Mi ero iscritto all'AMI ad agosto (ho anche la maglietta), ma non mi sono piu' trovato tra gli iscritti al forum... o forse non mi sono mai iscritto al forum... boh?

In ogni caso, mi ari-presento:
Massimo, abbreviato Max, autonominato "Bligh" per aver subito l'ammutinamento di compagni di viaggio /oki .

37 anni, residente a Grottaferrata in provincia di Roma, laureato in ingegneria ma convertito all'informatica. Sposato e con due figli.

Ho comprato la mia prima moto, una splendida Yamaha Fazer 600 mod. 2002 gialla appena un anno e mezzo fa, ma da allora ho gia' recuperato parecchio ritardo e sono gia' arrivato ad oltre 27'000km. Uso la moto tutti i giorni per recarmi al lavoro, e appena posso per fare dei giri.

Arrivo su AMI grazie a Flyer Duck, con il quale ho in comune il tipo di moto. Ciao Flyer, ti aspetto a Roma...
Perche' sono qui? Perche' in Italia andare in moto e' un rischio. D'accordo, le due ruote sono instabili per loro natura, ma troppo poco si fa in Italia per ridurre questo rischio: e si va dagli automobilisti (e qualche volta motociclisti) indisciplinati, alla segnaletica stradale, alla manutenzione delle strade, alle norme di sicurezza in prossimita' dei cantieri stradali, ecc. ecc.

Facciamo sentire forte la voce dei motociclisti. Lavoriamo insieme per cercare di cambiare le cose.

Lamps