Forum Motociclisti Inc...olumi
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23 Novembre 2024, 21:25:57
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News / ...e noi restiamo a guardare / Re: Questo sarebbe un casco omologato?
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il: 18 Ottobre 2012, 15:29:09
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Come se poi con lo scooter invece andasse bene. Quale è la logica? Che in scooter si corre di meno. Stereopiti, archetipi...forse semplicemente idiozie Esatto! Questo la dice lunga su quanto si sa dell'argomento. Secondo me un integrale è quasi più utile in città, dove spesso si è per terra prima di aver capito cosa stia accadendo = boccata quasi garantita. A volte domando quale pensano sia la velocità d'impatto di collaudo dei caschi, le risposte vanno dai 100 a oltre 200 km/h. Quando gli dico che è 7.5 m/s = 27 km/h strabuzzano gli occhi, immaginate quando poi spiego che è inutile farli più resistenti, perchè poco oltre il cervello viene comunque ridotto a poltiglia.
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News / ...e noi restiamo a guardare / Questo sarebbe un casco omologato?
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il: 21 Settembre 2012, 21:45:06
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Su ebaY.it mi sono imbattuto in questo casco Incuriosito ho scritto al venditore Ottenendo questa risposta Date: Fri, 21 Sep 2012 07:38:31 +0100 (BST) From: Pierre Gallo <gallogomme@yahoo.it> Reply-To: Pierre Gallo <gallogomme@yahoo.it> Subject: Re: CASCO CGM DEMI-JET NERO GOMMATO/OPACO SENZA VISIERA | eBay
salve, noi di solito questo casco lo vendiamo per scooter però deve scegliere lei , il casco è omologato Distinti saluti Sono grullo io o chi ha rilasciato l'omologazione (tra l'altro non precisata)?
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News / ...e noi restiamo a guardare / Re: Frena per evitare l'autovelox muoiono due motociclisti
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il: 04 Ottobre 2011, 11:20:46
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C'è da dire (ammettere) che guidare in Italia è da incubo a causa dell'imprevedibile, idiota, criminale, ... "fantasia" di tantissimi conducenti. In queste condizioni diventa difficile godersi una normale turistica girata in moto, salvo scegliere percorsi molto secondari e, comunque, stando con un elevato livello di preallarme. In Francia questa estate potevo quasi fare a meno di controllare gli specchietti, anche i motociclisti si incolonnano rispettando limite, riga continua e distanza di sicurezza.
A Firenze c'è un velox strasegnalato e stravisibile al pari dei cartelli con il limite, ormai so che la gente fila a +20/30 prima e ... -20 al velox! = si rischia di esser travolti prima, al velox di tamponare. Dimostrazione lampante di come se ne freghino di guardare che limite ci sia e valutare che forse non è poi tanto folle, anzi!
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News / ...e noi restiamo a guardare / Frena per evitare l'autovelox muoiono due motociclisti
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il: 03 Ottobre 2011, 23:18:33
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Frena per evitare l'autovelox muoiono due motociclisti http://www.asaps.it/34612-Noale_%28VE%29Frena_per_evitare_l%27autovelox_muoiono_due_motociclisti.htmlLe vittime sono due amici di Zelarino e Spinea, nel Veneziano. Stavano andando a fare un giro quando uno dei due mezzi ha improvvisamente tamponato l'altro (ASAPS) Noale (Venezia) - Ci sono mille motivi che possono determinare un incidente. Ma non ci era mai capitato di registrare un doppio mortale per causa di un autovelox posizionato lungo una provinciale. La causa forse una distrazione o, probabilmente, una frenata improvvisa prima di un misuratore di velocità. Due moto, nello stesso senso di marcia, si sono scontrate così nel primo pomeriggio di sabato 1° ottobre sulla provinciale 38 all'altezza dell'incrocio «del pioppeto» a Noale, nel Veneziano. I rispettivi conducenti sono stati sbalzati dalla sella e finiti contro un platano perdendo la vita praticamente sul colpo. Le vittime sono Devis Lodoli e Vanni Masiero, un 36enne e un 46enne di Zelarino e di Spinea, che stavano andando a fare una scampagnata assieme ad altri amici. Le cronache dicono che dd assistere alla scena c'era una terza moto che invece ha fatto a tempo a frenare. Ecco una notizia del genere non vorremmo mai leggerla. Se un sitema viene attivato per moderare la velocità e quindi aumentare la sicurezza sulle strade e poi succede un incidente del genere, qualcosa nel meccanismo non ha funzionato. La velocità, la disattenzione, la distanza di sicurezza, o anche la segnaletica di preavviso dell'autovelox? Saranno gli accertamenti sul luogo dell'incidente a stabilirlo. (ASAPS)
Che tristezza! Ma la distanza di sicurezza, meglio doppia in moto, è troppo difficile da tenere? http://www.dgt.es/educacionvial/recursos/dgt/anexos/marcapaginas/deja_espacio.pdf
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Spazio aperto alla sicurezza / Le vostre esperienze / Re: Vedere o non vedere, questo è il dilemma!
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il: 03 Settembre 2011, 15:20:22
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... ma se la strada è piena di sdrucciolato e olio (come è capitato a me) e io non son l unico che ci ha quasi rimesso un piede, le autorità non dovrebbero prendere misure??
Se ho ben capito sei incappato in pietrisco e,ciliegina sulla torta, olio. Per quel che ne so il gestore della strada diventa responsabile da quando ne viene a conoscenza, ma anche da quando è ragionevole (definizione terribilmente elastica) che ne debba essere a conoscenza per la doverosa opera di periodico controllo della strada. Una volta c'erano i Cantonieri dell'ANAS, con casa nella zona di competenza. Oggi chi passa se ne frega di segnalare e chi riceve la segnalazione se ne frega di intervenire. Personalmente guido quasi "a vista", cioè la strada che vedo è quella che quasi mi basta per fermarmi/poter cambiare traiettoria. Riduco/tolgo il quasi in caso di traffico, specialmente se contrario.
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Free Session / Liberamente / Caschi, quanto influisce il materiale?
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il: 02 Settembre 2011, 20:04:54
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Che ne pensate? Direi discorsi sostanzialmente sensati e corretti, ma aria fritta almeno per "noi".
Ma mi sembra che, alla fin fine, abbiano perso un'occasione per: 1) incentivare l'integrale sempre e comunque 2) marcare l'importanza di indossarlo veramente (ultimo paragrafo): su 212 morti tra gennaio e luglio 2011, 11 (5.1 %) non l'indossavano e ... 89 (42 % !!!) non hanno capito se lo indossassero o no Di fatto il 47 % non era protetto e, forse, se la sarebbe cavata meglio.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Caschi-quanto-influisce-il-materiale-Per-lesperto-non-ce-ne-uno-migliore_312410269119.htmlCaschi, quanto influisce il materiale? Per l'esperto "non ce n'è uno migliore"Roma - (Ign) - Abs, policarbonato, fibra di carbonio o di kevlar. Qual è la più resistente? Per Riccardo Matesic, giornalista specializzato in sicurezza stradale, non si può dire che un composto sia migliore dell'altro: "Deve essere ben fatto, oggi hanno caratteristiche superiori a quelle del corpo umano, non si danneggia la testa, ma il resto sì". Roma, 1 set. (Ign) – I motociclisti, quelli che in moto o in scooter ci vanno d'estate e d'inverno, in città o in viaggio, sanno perfettamente quanto sia importante l'utilizzo del casco. Ma tra le migliaia in commercio, è certo che la sicurezza sia sempre garantita? E soprattutto, cosa bisogna prendere in considerazione per fare la scelta corretta quando si compra un casco? Secondo Riccardo Matesic, giornalista ed esperto di sicurezza stradale, “bisogna comprare il casco più indicato per l'uso che se ne vuole fare. Risulterebbe scomodo su uno scooter cinquanta un casco professionale da ottocento euro, così come non sarebbe indicato andare su una moto sportiva con un casco jet aperto sul viso”. La scelta in base al tipo di utilizzo, quindi, è lo step più importante. Poi “si può passare alla tipologia di materiale. Non ne esiste uno migliore. Non si può dire che il casco in fibra di carbonio o di kevlar sia migliore del casco stampato in policarbonato. L'importante è che il casco sia ben fatto”. Fermo restando che "un integrale offre più protezione di un casco aperto" e che la fibra “ha caratteristiche superiori, oramai siamo arrivati a un punto in cui le caratteristiche di un casco superano quelle del corpo umano. Probabilmente – spiega Matesic - il casco è tanto robusto che, in caso di un urto forte, cederebbe prima il corpo: non si danneggia la testa ma si danneggia il resto”. Per questo motivo i problemi dei produttori di caschi si stanno spostando verso altre caratteristiche: il prodotto finale non dovrà essere pesante, ad esempio, e non dovrà avere un baricentro sbagliato. Non dovranno esserci problemi di vortici col vento, né di rumorosità né di appannamento della visiera. “Si sta cominciando a porre tra i produttori anche il problema dell'aria all'interno del casco per la respirazione. Deve garantire un adeguato ricircolo in ogni condizione, soprattutto nell'utilizzo con lo scooter. In motocicletta c'è abbastanza ricambio d'aria, ma andando in scooter con il parabrezza c'è meno passaggio. I produttori si stanno preoccupando di questo e in futuro, probabilmente, verrà anche normato”. Matesic, quindi, ribadisce: “I caschi omologati sono tutti buoni, l'importante è scegliere in funzione di un prezzo minimo. Non fidarsi di caschi che costano cifre eccessivamente basse”. Ma allora perché un casco che costa meno di 50 euro passa l'omologazione? Per Matesic durante i test “c'è molto spazio per la manualità dell'operatore: se non è bravo, può inficiare la prova. Ed è molto difficile che poi un'omologazione fasulla possa emergere. Ci sono dei casi in cui sono stati allertati i laboratori che hanno rilasciato omologazioni che sono risultate non in regola dopo i controlli. La procedura è molto difficile e complessa e, soprattutto, quello che mi ha lasciato di stucco è stato scoprire che i test di controllo sulla produzione e sul rispetto dell'omologazione i costruttori se li fanno in casa”. Proprio sul fronte dell'omologazione, nei mesi scorsi ha sollevato non poche polemiche un'indagine di Altroconsumo che ha nuovamente coinvolto, come ogni anno, una decina di produttori di caschi. L'associazione ha fatto testare i prodotti da un laboratorio indipendente e certificato, con risultati a sorpresa. Note marche sono state infatti bocciate nell'omologazione ECE R22-5 sull'assorbimento degli urti e sullo scalzamento, cioè il rischio che il casco si sfili durante l'impatto. Il risultato, inviato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con la richiesta di bloccare la commercializzazione dei caschi bocciati nel test, ha innescato un botta e risposta tra costruttori e associazione ma nulla di fatto sul fronte di eventuali ritiri del prodotto. Una proposta, che non chiede il ritiro dei caschi ma propone test fatti direttamente dal ministero dei Trasporti la rilancia lo stesso Matesic: “Il dicastero, che ha due laboratori 'centro prova autoveicoli' attrezzati per fare i controlli giusti, potrebbe prelevare anonimamente dai negozi dei caschi dagli scaffali a caso e fare dei test per vedere se l'omologazione è stata rispettata. Sarebbe importante, ma la proposta si è arenata per mancanza di fondi. In realtà – dice - servirebbe la volontà per arrivare a una cosa del genere, sarebbe importante per la tranquillità di tutti”. A proposito di utilizzo del casco, secondo i dati aggiornati della Polizia stradale sono in calo nei primi sette mesi dell'anno le multe per chi non lo utilizza. Nel periodo che va da gennaio a luglio del 2011, le infrazioni accertate sono state 4.530, contro le 5.521 dello stesso periodo del 2010. Sul fronte degli incidenti, quelli mortali nei quali sono stati coinvolti motocicli e ciclomotori sono stati 212 tra gennaio e luglio (una variazione quasi nulla rispetto ai 217 nel 2010). A perdere la vita, rileva Polstrada, sono stati 197 conducenti e 15 passeggeri. Di questi, complessivamente, 112 portavano il casco (103 conducenti e 9 passeggeri), mentre a non indossarlo sono stati appena 9 conducenti e 2 passeggeri. E' però da sottolineare che ci sono stati complessivamente 89 casi in cui non è stato possibile accertare da parte delle forze dell'ordine se chi guidasse il motoveicolo e chi era seduto dietro indossasse o no il casco.
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Free Session / Liberamente / Re: Nuovi controlli Carabinieri
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il: 27 Luglio 2011, 15:30:37
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A me questa iniziativa sta stra-benissimo ... ma
Curiosamente ieri, andando e tornando da Firenze a Roma, due episodi proprio con Carabinieri: - uno in licenza su moto: giacca così così, grosso borsone sulle spalle, pantaloni e scarpe normali; ho provato inutilmente a spiegargli gli errori; - auto ufficiale oltre 150 km/h, senza luci e sirena, taghe illeggibili, inesistente distanza di sicurezza dal mio retro mentre sorpassavo regolarmente sui 120, i 3 in divisa erano senza cintura.
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Free Session / Liberamente / “Writer della sicurezza stradale” bombolette alla mano segnalano le buche
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il: 01 Aprile 2011, 13:20:22
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Ricordo che m'è capitato di trovare molto gradite segnalazioni per vistose crepe vicino il Passo dell'Aprica. Sarebbe da organizzare e diffondere. Se volete conosco un centauro che è anche dell'ASAPS.
da http://www.asaps.it/indexpage_n.php?id=32142&categoria=News&sottocategoria=Notizie%20brevi&pubblicazione=01.04.2011Reggio Emilia Arrivano i “Writer della sicurezza stradale” che bombolette alla mano segnalano le buche nell'asfalto Secondo l’Asaps questi ragazzi non solo non vanno puniti, ma andrebbero premiati! (ASAPS), 25 marzo 2011- Entrano in azione al calare delle tenebre “armati” di bombolette spray. A differenza di tanti altri però non imbrattano le mura dei palazzi o le pensiline degli autobus ma segnalano ai loro cittadini i punti pericolosi delle strade dove è possibile trovare buche e cavità che mettono a rischio la circolazione di moto,motorini bici e pedoni, ma anche la sicurezza delle auto. Sono i nuovi writer della sicurezza stradale che scendono per le strade di notte contro le buche dell’asfalto, che a volte diventano quasi voragini. Il gruppo è composto da quattro giovani di Reggio Emilia che stanchi della presenza di tante buche in città, hanno iniziato ad evidenziare con frecce e cerchi i tanti avvallamenti che costellano l’asfalto della loro città. L’obiettivo di questa segnaletica fai-da-te che, è quello di aiutare chi viaggia a evitare le buche e al contempo denunciare il problema in maniera eclatante e originale. I ragazzi hanno spiegato che il loro non è un passatempo ma un modo concreto per migliorare la circolazione di quei cittadini che come loro attraversano la città in bicicletta e motorino e rischiano quotidianamente di finire a terra a causa del cattivo stato del manto stradale. Diciamo la verità, a noi questi ragazzi stanno molto simpatici e meriterebbero di essere nominati soci onorari dell’Asaps, per il loro intento positivo. Non sappiamo se rischino qualche sanzione, ma il loro scopo è nobile e perfino utile, per il fatto che con i loro segni che circondano le buche le rendono più evidenti e quindi più evitabili. Servono iniziative anche eclatanti di fronte al sempre più intollerabile declino della qualità delle nostre strade. Ormai gli automobilisti, camionisti e motociclisti sono solo utili strumenti da mungere con raffiche di tasse, imposte e accise (ora anche con un contributo di due centesimi al litro sulla benzina per lo spettacolo, almeno fossero un bello spettacolo le strade!). Fra tante forme di protesta, qualche volta con aspetti che scivolano in incomprensibili vandalismi, questa invece ci piace. Forza ragazzi, aiutateci in questa battaglia per la qualità delle strade. Se ci sarà da dare un contributo per comprare la vernice Spray (visto che le buche sono tante) noi ci faremo avanti (ASAPS)
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Free Session / Liberamente / Le telecamere che prevedono gli incidenti
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il: 28 Febbraio 2011, 09:28:09
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Questo sistema fa un pò quel che faceva il vecchio pizzardone (in romano). Tra le tante " diavolerie elettromeccaniche" che stanno riempiendo i veicoli e strade, questa forse è quella che mi garba di più: ABS, ESP etc. aiutano ma non educano/educano pochissimo, se non addirittura assolvono e quindi, indirettamente, è come se incitassero a rischiare. http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=14240Le telecamere che prevedono gli incidenti Piazzate sui semafori, sanno dire se un automobilista passerà con il rosso ed evitare una potenziale collisione.Nella cittadina di Marysville, in California, per diminuire gli incidenti stradali causati dagli automobilisti che passano col rosso hanno deciso di affidarsi alle telecamere che predicono il futuro. Installate in un incrocio molto trafficato e collegate a una serie di sensori posti nelle strade diventano parte di un sistema che è in grado, basandosi sulla velocità a cui un'auto si sta avvicinando, di stabilire se questa riuscirà a passare finché il semaforo è ancora verde, o al limite giallo, oppure attraverserà l'incrocio quando sarà già diventato rosso. In questo caso il sistema non dovrà fare altro che ritardare di un secondo o due il passaggio al verde del semaforo che regola la strada perpendicolare a quella percorsa dall'automobilista sconsiderato passato con il rosso, evitando così di dare il via libera a una potenziale collisione. Le telecamere installate sui semafori, poi, provvederanno a fare il lavoro che svolgono da sempre: fotografare il trasgressore perché possa essere multato.
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News / ...e noi restiamo a guardare / Re: Evviva i guard-rail (?)
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il: 27 Febbraio 2011, 23:43:29
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Non so se mi arrabbierei più se rasassero gli alberi bordo strada nel Chianti, o trovare quelle stradine bordate di guard-rail, anche se motociclisti-compatibili
Ah, io non ho dubbi: la mia vita vale infinitamente di più di tutti gli alberi del Chianti messi assieme. Il problema però sarebbe, almeno per me: che gusto c'è girare per strade "nude"? Non a caso odio usare le autostrade con la moto. Quanto al "quasi sempre gli incidenti succedono proprio PERCHE' uno non se lo aspetta" & discorsi connessi, dissento ampiamente sul "quasi sempre", ribaltando anzi il discorso: Molto spesso gli incidenti avvengono perchè troppa gente non è in grado di "aspettrarsi" le conseguenze della propria ignoranza, incoscienza, distrazione e chi più ne ha ne metta, nè è in grado/disposta a osservare, "leggere" i comportamenti altrui per anticipare/"aspettrarsi" azioni anomale. All'estero mi sento di far parte di una sorta di chiaccherata collettiva, fatta di piccoli cenni con l'auto/capo/mani/...: "OK ci siamo visti", "ti faccio passare", "occhio!" e via segnalando Pochi giorni fa ho rilasciato la testimonianza per il "solito" 2ruotista che ha superato sparato, a sfioro della colonna quasi ferma, con riga continua e traffico contrario: si è schiantato contro un'auto che ha allargato repentinamente ma rimanendo nella sua corsia. Il tipo (50enne, educato e colto) era convinto che le 2ruote possono sorpassare sempre e comunque, anche in quelle condizioni e con quello scarto di velocità, voleva qundi il 100% di ragione!!!!!! Gli ho fatto una garbata lavata di capo, mi è stato a sentire e ha riconosciuto di non aver mai valutato nulla di quel che gli avevo fatto notare. In questo filmato è tanto incredibile, quanto stupidamente normale, che nessuno si sia posto il problema che con tali inesistenti distanzE di sicurezza (longitudinali e trasversali) bastasse nulla per combinare quel che è accaduto Superincidente Multiplo Russi in Moto - http://www.youtube.com/watch?v=hmObuSH402UCome (ex) RLS so che senza addestramento capillare, ripetuto, verificato, aggiornato, ... non c'è sicurezza che tenga. Inoltre le sicurezze possono essere migliorate, usate e correttamente usate, solo se il personale è formato e informato. La paura dicono che sia una sorta di riflesso condizionato che abbiamo fin da bambini ... se non abbiamo neppure più quella, cosa potremo fare in tutti gli altri campi? == Mi sa che tanto per cambiare siamo al solito bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto
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