Morti sul lavoro: la strada è una componente molto preoccupante

[cacciavite]

Sono reduce dal Convegno nazionale dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza delle Università e Enti di Ricerca, tenutosi a Perugia, il tema in discussione era il recente nuovo testo unico sulla sicurezza sul lavoro.

Tra le altre cose sono stati forniti dati INAIL 2007 sugli incidenti sul lavoro: è stato messo in risalto il peso della componente "sulla strada", da qualche tempo in costante aumento %:

Infortunati: totale 912 615 di cui
132 496 (14.5%) avvenuti in ambiente stradale
94 503 (10.4% del totale, 71.3% di quelli stradali) "in itinere", cioè nel tratto casa-lavoro-casa

Morti: totale 1 170 di cui
609 (52%) avvenuti in ambiente stradale
296 (25% del totale, 48.6% di quelli stradali) "in itinere", cioè nel tratto casa-lavoro-casa

Notate i "pesi" della causa stradale, di fatto è una sorta di nuova "patologia" molto preoccupante.

[Ldx]

In effetti anche su queste pagine questo dato è stato più volte sottolineato: la metà delle morti sul lavoro è sulla strada, anche se questo sui media non è affatto evidenziato.

[cacciavite]

Il dato ancor meno evidenziato,che mi ha sorpreso molto, è quello relativo ai "non professionisti" della strada, quelli in itinere: moltissimi sono cittadini con lavoro di ufficio, quelli come tanti di noi.

E' per questo che la sicurezza stradale deve entrare a pieno titolo nelle attività dei RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza).

Stuzzicato da questi dati e altri discorsi sono intervenuto "fuori tema", evidenziando:
che l'illusione di esser lavoratori sicuri deve essere estesa a quando siamo conducenti 
le notevoli affinità tra adderstrare a mettersi in sicurezza sul lavoro e sulla strada ... due piccioni con (quasi solo) una fava.

[Ldx]

Quanto hai ragione. In effetti i criteri di base per la sicurezza sono sempre gli stessi. La mitica "riserva di sicurezza" è quella che ti salva, tanto su due ruote che su quattro, che su un cantiere, che alla guida di un jet militare...