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Moto.it: Dall'Anas le nuove barriere salva motociclisti
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Autore Topic: Moto.it: Dall'Anas le nuove barriere salva motociclisti  (Letto 6729 volte)
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Massimo Soldini
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« il: 18 Settembre 2009, 16:03:45 »


 grin

http://www.moto.it/focus/focus01.asp?ID=644
Almeno come fonte delle foto ma siamo citati....

ANAS H2 BL-SM: le nuove barriere stradali salva motociclisti
Un progetto per il miglioramento della sicurezza stradale di tutti gli utenti, ma con un occhio di riguardo per noi motociclisti, arriva dal Centro sperimentale Anas di Cesano.
L'Anas, attraverso il sito www.stradeanas.it e la rivista specializzata "Le strade", ha annunciato l'avvio della produzione della nuova barriera di protezione stradale "ANAS H2 Bordo Laterale-SM", in cui SM sta per "salva motociclisti", che potrà essere fabbricata da tutti i costruttori che abbiano le attrezzature certificate in Qualità EN ISO 9001 o 9002.
La progettazione della nuova barriera è stata eseguita dal Centro Sperimentale di Cesano dell'Unità Ricerca ed Innovazione dell'Anas, diretto dall'ingegner Eleonora Cesolini, e tutte le prove di crash test tradizionali TB11 e TB51 (autovetture e autobus), oltre a quelle sui manichini motociclisti, sono state eseguite nella pista AISICO di Anagni, certificata ISO 17025.

Soddisfatto il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci per l'importante traguardo raggiunto: "Insieme allo sforzo prodotto per migliorare la disponibilità di infrastrutture nazionali, l'Anas - attraverso le sue strutture di ricerca ed innovazione - ha posto l'accento sul miglioramento della gestione della rete esistente, individuando criteri, azioni e attrezzature specializzate ispirate alla più avanzata tecnologia stradale, a servizio del miglioramento della sicurezza attiva e passiva delle strade esistenti. Per primi in Italia abbiamo pensato anche ai motociclisti nella progettazione di un dispositivo di sicurezza, in modo da contribuire a ridurre la mortalità degli incidenti per questa categoria di utenti. L'installazione delle nuove barriere potrà avvenire progressivamente sulla nostra rete".

Il nuovo approccio usato dall'Anas per una barriera più sicura e legata al contesto stradale, è rappresentato da un controllo nelle prove di crash test, oltre a quelli prescritti dalle norme vigenti, anche su manichini antropomorfi dotati di sensori per la protezione dei motociclisti, che negli ultimi anni hanno registrato un aumento di feriti e morti dovuti all'urto sulle barriere tradizionali in acciaio.

Inoltre, si è pensato al contenimento dello spostamento che la barriera subisce in seguito all'urto, per ridurre lo spazio necessario al suo funzionamento. Le barriere di sicurezza attualmente disponibili sul mercato, infatti, richiedono uno spazio a margine della carreggiata costoso o non sempre disponibile, come nel caso delle strade non ammodernate, che può costituire il presupposto per protezioni inadatte ad urti al di sopra di una certa velocità. A questo aspetto si aggiunga una differenziazione per la sicurezza totale di tutti gli utenti della strada; si pensi, ad esempio, agli effetti di barriere a paletti separati sui motociclisti.

Aumenta la protezione, calano i costi
Le nuove barriere "salva motociclisti" comportano maggiori quantità di acciaio e quindi maggiori costi, che allo stesso tempo vengono ridotti, in termini complessivi, dal minor spostamento durante l'urto, che consente la riduzione dello spazio necessario per il funzionamento della barriera stessa. Per l'ente gestore della strada, quindi, il costo globale ha un valore tale che la maggior sicurezza si ottiene oggi con costi minori rispetto a quelli delle soluzioni attualmente in uso.
Un'ulteriore e sostanziale riduzione dei costi effettivi si ottiene, infine, con un'altra caratteristica innovativa della nuova barriera dell'Anas, che permette l'omogeneizzazione dei distanziatori nelle diverse classi di resistenza delle barriere, in modo che i pezzi di ricambio siano tutti uguali. Questa prerogativa fondamentale delle nuove barriere di sicurezza dell'Anas è in corso di brevetto ed è quella che ha richiesto il maggior sforzo creativo. Consiste in un distanziatore composito i cui elementi principali di resistenza sono un cerchio in nastro di acciaio sagomato "a testa di gatto".
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« Risposta #1 il: 19 Settembre 2009, 16:45:32 »

Se l'Anas risparmia a montare quel tipo di Guard Rail allora direi che ci sono ottime probabilità di vederli montati in futuro.

Speriamo abbiano finito le scorte dei Guard Rail di vecchio tipo. Non solo l'Anas, ma anche i costuttori. Se ne hanno ancora parecchi li venderanno a prezzi interessanti ed all'Anas non converrà montare quelli nuovi.

Non so se definirmi realista o pessimista. Comunque tengo le dita incrociate e spero di vedere presto questi nuovi Guard Rail o qualsiasi altro sistema studiato per limitare i danni ai motociclisti.
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« Risposta #2 il: 20 Settembre 2009, 20:05:30 »

Intanto su altri siti web viene riportata la notizia..ma senza citare ne Ami ne gli altri sul campo da sempre...
Questo è triste...ora vedrete che esce furi che l'anas si è sempre impegnata per i motociclisti e che fino ad ora nessuno aveva mai pensato alla soluzione....
Alla fine sono contento se li vedrò montati al dilà del riconoscimento del lavoro di noi tutti..

Anche se confesso che vorrei veder citate le varie associazioni che si battono da anni.
http://motori.corriere.it/varie/09_settembre_18/barriere_salva_motociclisti_anas_4fadb8d0-a45e-11de-a9bb-00144f02aabc.shtml
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« Risposta #3 il: 20 Settembre 2009, 20:21:10 »

confesso,non mi dò pace, non ce la faccio proprio....

peccato non possa scrivere a repubblica e corriere della sera dove ho trovato la grossa invenzione dell'anas...

Ohi, c...zzo potevamo pensarci al guardrail per i motociclisti, no? come mai nessuno ci aveva mai pensato prima? e dire che siamo motociclisti, strano nessuno di noi avesse partorito questa innovazione.
Ma poi strano che non ci siano aziende italiane che producono questi prodotti, eh?
per caso mi sbaglio?

madonna mia, grazie ANASSSSSS

e dire che ero convinto di avervi visto fare volantinaggio alle fiere, in giro a convincere gente, a parlare di statistiche, incidenti, aziende italiane che per via di mafiose amministrazioni chiudono o vendono solo all'estero. Ero convinto di avervi visto attaccare adesivi, protestare etc.
E dire che credevo esistessero anche altre associazioni come la nostra AMI.
Oddio, ma allora a chi telefoniamoScriviamoRompiamo da anni? Io ero convinto di scrivere ai comuni, alle aziende, ai politici etc, invece no, pensate, questo sito è tutto inventato, non siamo mai esistiti prima di questa invenzione incredibile che non avremmo mai potuto concepire da soli... intelligenze superiori vegliano quindi !!

Mi sarò inventato, sognato tutto.
Tutto questo forse è solo l'ennesimo prodotto della mia ipertrofica mente, un ricordo, unaproiezione dell'altroquando..

Domani svegliandomi troverò per strada tanta bella gente che credevo morta o mutilata dal guardrail.
Domani chiamerò il nostro presidente per prenderlo a male parole: sono anni che stiamo qui e ne lui ne noi avevamo mai pensato ad una soluzione lapalissiana, economica....
Domani che faremo?
Ehi, domani almeno facciamo un gro in moto ora che le strade sono sicure?
ci vediamo tutti in piazza allora?
O sotto la sede Anas...?

Almeno abbiate il coraggio di montarli sul serio.


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« Risposta #4 il: 20 Settembre 2009, 21:49:14 »

Massimino Massimino, ma secondo te, dopo anni ed anni di immobilismo, pensi sia plausibile che oggi ANAS dicesse "grazie alle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto per tanti anni, finalmente abbiamo capito pure noi che i motociclisti muoiono anche a causa dei guard-rail e quindi stiamo iniziando a rimediare"?

No, evidentemente. Semplicemente glissano sull'argomento, facendo finta che se ne siano accorti da soli.

Ma va bene, va bene così. Anzi, dico "Grazie ANAS": meglio tardi che mai.
Noi sappiamo che un contributo, non sappiamo quanto grande, l'abbiamo dato anche noi.

Ed ora speriamo che li installino sul serio.
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« Risposta #5 il: 21 Settembre 2009, 10:58:52 »

Massimino Massimino, ma secondo te, dopo anni ed anni di immobilismo, pensi sia plausibile che oggi ANAS dicesse "grazie alle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto per tanti anni, finalmente abbiamo capito pure noi che i motociclisti muoiono anche a causa dei guard-rail e quindi stiamo iniziando a rimediare"?

No, evidentemente. Semplicemente glissano sull'argomento, facendo finta che se ne siano accorti da soli.

Ma va bene, va bene così. Anzi, dico "Grazie ANAS": meglio tardi che mai.
Noi sappiamo che un contributo, non sappiamo quanto grande, l'abbiamo dato anche noi.

Ed ora speriamo che li installino sul serio.


Non me lo aspettavo dal'anas un gesto di nobiltà d'animo ed onestà intellettuale, ma quantomeno dai giornalisti.
Quegli altri sopra segnalati prendono le foto dei guardrail dal nostro sito (siamo citati come dicevo fra le fonti) e quindi gli sarà venuto in mente che sto pane non era tutta farina del sacco anas, no?
Ma ripeto qui nessuno vuole una medaglia, bene intendiamoci: solo che, con questi presupposti non credo li vedremo montati: sono anni che esistono, bisognava solo DECIDERE di montarli.
Ora invece siamo arrivati al fatto che lo hanno inventato ora il guardarail per motociclisti e ch epresto lo monteranno...
Capisci dove sta il dissenso?
Sono anni che esistono, che aziende italiane li producono,che associazioni si battono..ora che inventeranno per ritardare il montaggio? CHe devono fare test, che fra l'altro sono stati fatti mille volte con esiti soddisfacenti?

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« Risposta #6 il: 25 Settembre 2009, 15:48:11 »

Tra l'altro i risultati dei test su questi specifici guard-rail presentati dall'ANAS non sono completi. Mancherebbe ad esempio l'HIC con urto sul paletto (e non solo nello spazio tra i paletti), molto più severo.

Qualche (grossa) perplessità ce l'ho anche sul "design" del prodotto: sembrerebbe più orientato ad assorbire gli urti dei veicoli (parte alta) che dei motociclisti (parte bassa più rigida).
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« Risposta #7 il: 25 Novembre 2009, 18:45:13 »


Ma ripeto qui nessuno vuole una medaglia, bene intendiamoci: solo che, con questi presupposti non credo li vedremo montati: sono anni che esistono, bisognava solo DECIDERE di montarli.
Ora invece siamo arrivati al fatto che lo hanno inventato ora il guardarail per motociclisti e ch epresto lo monteranno...
Capisci dove sta il dissenso?
Sono anni che esistono, che aziende italiane li producono,che associazioni si battono..ora che inventeranno per ritardare il montaggio? CHe devono fare test, che fra l'altro sono stati fatti mille volte con esiti soddisfacenti?

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Massimo.. lascia stare. tu sai quanto hai contribuito. il giorno che vedrai un ragazzo che si schianta contro un rail e che si RIALZERA', potrai chiedergli di offrirti da bere... anche se, sono sicuro, ti sentiresti la persona più ricca  e appagata della terra. Smiley

fare tanto senza sentirsi dire grazie, non è poi tanto male.. fa comunque stare bene con se stessi Smiley

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