Bibò
|
|
« il: 22 Agosto 2003, 12:19:52 » |
|
Da: Il resto del carlino del 28 giugno 2003
A13, l'autostrada della paura. La sicurezza è poca
Quelle speciali barriere, i cosidetti «guard rail a tripla onda», sono ottimi per impedire alle auto di uscire di strada, ma sono pericolose per il personale dei veicoli di manutenzione dell'autostrada, i mezzi di soccorso e la polizia stradale. La denuncia è del sindacato Sla-Cisal, che solleva la questione con una lettera alle prefetture di Bologna, Ferrara, Rovigo e Padova e a varie procure della repubblica. La situazione, dice Gilberto Sossella (Sla-Cisal) è di «estrema pericolosità», perchè «i mezzi di soccorso, le autoambulanze e i vigili del fuoco quando utilizzano le stradine laterali esterne adiacenti all'autostrada, per portarsi più velocemente sui maxi-tamponamenti, trovano una barriera, il guard rail a tripla onda, alta un metro e larga 50 centimetri, che pregiudica la rapidità di intervento nel prestare soccorso e assistenza ai feriti». Inoltre, secondo il sindacato, in caso di emergenza le piazzole di sosta sono insufficienti, le corsie di emergenza sono «in molti punti troppo strette» e i guard rail diventano «pericolosi perchè i varchi di fuga sono troppo stretti, distano cento metri l'uno dall'altro e in certi casi mancano del tutto». Queste speciali barriere, i cosiddetti «guard rail a tripla onda» si possono notare sull'autostrada A 13. Dalla Polstrada comunque fanno sapere che le nuove barriere rappresentano un adeguamento a normative stabilite dalla comunità europea. Il problema relativo al guard rail non è comunque l'unica questione che rende l'A13 Padova - Bologna un'autostrada ad elevata pericolosità. Le due corsie sembrano essere poche per il traffico che quotidianamente l'arteria sostiene. Ma poi basta dare un'occhiata alla corsia d'emergenza, stretta, angusta, in sostanza inadeguata. Se per sfortuna si buca una ruota, per cambiarla bisogna farsi il segno della croce, sperando di non essere investiti. «Gli stessi agenti della Stradale ogni giorno mettono in pericolo la loro incolumità — sostiene Fabio Ballestriero, segretario provinciale del Sap, sindacato autonomo di polizia di Rovigo — quando devono fermarsi sulla corsia d'emergenza lo spazio su cui possono muoversi liberamente è davvero troppo esiguo».
|