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ProMBS salva la seconda vita..
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Autore Topic: ProMBS salva la seconda vita..  (Letto 4710 volte)
steprombs
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« il: 30 Agosto 2012, 09:40:52 »

Ciao a tutti, sono Stefano Piovani (ProMBS International).
Vi scrivo per informarvi che, contrariamente a quando detto anche in modo molto "pittoresco" da qualcuno,la mia protezione ProMBS ProMotorcycle&BicycleSafety montati dalla Provincia di Brescia sulle strade montane hanno salvato la vita a due motociclisti:
3 Luglio 2011: Ponte Caffaro, un motociclista di 39 anni viene sbalzato e "a salvargli la vita sono i "collarini" con cui la Provincia ha fatto rivestire i paletti di sostegno dei guard rail.
9 Maggio 2012: Vallio Terme, località Coste di Sant'Eusebio: Il più celebre circuito (abusivo) per gli emuli di Valentino rossi. Un ragazzo di 25 anni sbanda prima in curva, scivola si infila sotto il guard rail. L'implacabile "effetto ghigliottina" dei sostegni in acciaio risulta provvidenzialmente annullato dai rivestimenti salvavita installati.
Io ho scritto a Settembre 2011 al Presidente Guidarini ma senza riscontro.
A questo punto, visto che motociclista lo sono anch'io e ci tengo a far sapere di qualcuno che invece di essere in una bara è a casa con i suoi cari, ho voluto scrivere sul forum.

Per chi vuole, posso inviare il pdf dell'articolo apparso il 21 Agosto 2012 sul giornale di Brescia: la mia mali è stepiovani@prombs.it

Ogni tanto le belle notizie ci vogliono!
Stefano
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« Risposta #1 il: 12 Ottobre 2012, 22:29:22 »

Stefano, scusa se rispondo solo ora ma per qualche oscuro motivo mi era sfuggito il tuo messaggio.

OVVIAMENTE siamo tutti molto contenti del fatto che delle persone siano tornate sane e salve dopo una caduta, grazie anche alla presenza di dispositivi di sicurezza aggiuntivi per motociclisti. smiley

Ciò però non cambia quello che è il criterio di valutazione di tali dispositivi: in poche parole, ciò che uccide è la velocità di decelerazione (nell'impatto contro un ostacolo fisso) ed il PRO-MBS da questo punto di vista può ben poco, per motivi evidenti. Ciò che il dispositivo può fare è evitare l'effetto "lama" dei paletti, ma è evidentemente molto meno efficace di altri sistemi che impediscono completamente l'impatto col paletto consentendo al motociclista di scivolare e disperdere in modo graduale l'energia cinetica.

Ciao
Aldo
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« Risposta #2 il: 23 Ottobre 2012, 09:20:13 »

Ciao Aldo grazie per aver rispoto.
ProMBS è molto meno efficace di un guardrail doppio ed è molto più efficace di un palo nudo...
Come in tutto c'è sempre molto di più e molto di meno, ciò non toglie che sono state salvate due vite e ancora si punta il dito sul fatto che ci sono cose migliori.
Per correttezza il ProMBS dovrebbe essere citato tra i sistemi che aiutano a salvare la vita ai motociclisti, come i fatti accertano, giudicare a priori per motivi diversi e sconosciuti invece non è dare informazione ai motociclisti ma fare "censura" e non dare il giusto rilievo a questa idea/prodotto, come fate per tutte le atre.
Sono comunque stupito che di fronte a DUE MOTOCICLISTI SALVATI anzichè applaudire il ProMBS e chi l'ha installato, siete a dire "questo prodotto sì e questo no.."
Ciò che uccide non è solo da decelerazione, è una sommatoria di fatti che portano, già a 20 Km/h la morte se contro un palo di sostegno dei guard rail.
Certo è meglio non andarci contro un palo, ma di fatto purtroppo è accaduto e di gente al Bike expo a Verona senza una gamba o senza un fratello/figlio/fidanzato ne ho incontrati tante e troppi.
Per diritto di cronaca, visto che l'Ami ha partecipato e promosso per decenni campagne contro la "ghigliottina", manifestazioni, contestazioni, sensibilizzazione e tanto altro, dovrebbe portare all'attenzione che due amici motociclisti sono stati salvati da morte sicura contro un paletto grazie al ProMBS, tant'è vero che nel mio messaggio ho scritto "per chi vuole posso mandare il pdf dell'articolo.." e NESSUNO dell'Ami, non ha chiamato, scritto, chiesto, interesse 0; senza polemica, è una constatazione che nessuno inoppugnabile.
Questi i FATTI, nulla di più e nulla di meno e sarebbe dovere "super partes" di chi gestisce questo sito di informare i motociclisti associati e non.
Comuqnue, io vado avanti a proporre e fornire il ProMBS e che l'Ami giudichi bene o male la mia idea poco importa, a questo punto, impegno la mia Energia nel dare la possibilità di salvare qualche altro amico motociclista.
Buone cose a tutti!
Stefano
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« Risposta #3 il: 24 Gennaio 2013, 17:49:02 »

Ciao Stefano, leggo e rispondo ora al tuo messaggio.
Purtroppo basarsi su un articolo di giornale per dire che il ProMBS ha salvato la vita di due persone è come credere a tutti gli articoli che appaiono quotidianamente sul giornale che dicono "morto a causa della velocità". Bisognerebbe avere una ricostruzione precisa della dinamica e delle forze in gioco per poter determinare se sia stato o meno il ProMBS a salvare la vita ai due ragazzi. Ciò non toglie che SICURAMENTE sarà andata cosi(il ProMBS li ha salvati), e che SICURAMENTE avere un ProMBS è meglio che non averlo.
Ora, AMI non promuove questa soluzione poichè crede che avere un casco a scodella non equivalga all'avere un casco integrale omologato. Avere un casco a scodella forse in un qualche caso salva la vita, ma avere un casco integrale omologato sicuramente garantisce una protezione migliore.
Siccome è un dato di fatto che le protezioni continue siano migliori, AMI crede che i pochi soldi che le amministrazioni mettono a disposizione per questo genere di protezioni debbano essere spesi per le protezioni continue e non per quelle puntuali come il ProMBS.
Meglio proteggere bene poche curve che proteggerne male di più. Questa è la linea di AMI.

Giusto perchè sia chiara la differenza tra una soluzione puntuale e una continua:

http://www.youtube.com/watch?v=knqDWKDmI0w      a 25 km/h
http://www.youtube.com/watch?v=4tSVfyjzBTU           a 25 km/h soluzione puntuale - a 60 km/h soluzione continua


http://www.youtube.com/watch?v=Tugl0UBEG2o        a 60 km/h


penso che la differenza sia evidente a chiunque.
Buon lavoro,

Lorenzo.
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ciao gian..proteggici tutti da lassù!
sarai per sempre il mio fratellone.
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« Risposta #4 il: 25 Gennaio 2013, 15:29:46 »

Al di là delle considerazioni qualitative, peraltro già evidenti anche ad occhi non esperti semplicemente guardando i video che ha segnalato Lorenzo, il problema può essere affrontato seriamente solo in termini quantitativi.

In altre parole, se non vogliamo solo parlarci addosso in modo inconcludente, è necessario ricorrere a sistemi che dimostrino in modo oggettivo l'efficacia di tali dispositivi.

Tali sistemi sono i crash test, nei quali il parametro chiave misurato è l'Head Injury Criterion (HIC: http://en.wikipedia.org/wiki/Head_injury_criterion), ovvero la misura della severità delle conseguenze dell'impatto contro l'ostacolo nei confronti del nostro organo più delicato ed importante: la testa ed il collo.

Per capirci, un dispositivo tipo air-bag per automobili, per essere omologato, deve garantire che l'HIC in condizioni di impatto "standard" non sia superiore al valore di 700. Le migliori automobili sul mercato, dal punto di vista della sicurezza, garantiscono HIC tra 300 e 500-600.

Con i crash test con manichino effettuati su guard-rail continuo salva-motociclisti, ad esempio del tipo prodotto dalla spagnola Hiasa-Gonvarri (quella dei video segnalati da Lorenzo, per capirci), si sono ottenuti HIC variabili tra 93 e 178 a seconda del punto di impatto. Valori più bassi (cioè migliori) addirittura rispetto ad impatti in automobili con aribag.

Guardando il secondo filmato segnalato da Lorenzo, quello che mostra un impatto contro il paletto "nudo", si vede come tutta l'energia cinetica del manichino si scarica completamente sul proprio "corpo", procurando lesioni gravissime e mortali; si capisce bene come l'eventuale presenza di una imbottitura attorno al paletto non migliorerebbe la situazione, in quanto la velocità di decelerazione e la sua dinamica rimarrebbero pressochè immutate.

Naturalmente, se il dispositivo ProMBS verrà sottoposto a crash test con manichino e dovesse restituire risultati di HIC almeno lontanamente paragonabili a quelli di un guard-rail continuo, vorrà dire che ci siamo sbagliati di grosso e cambieremo immediatamente idea. Ma fino a quel momento continueremo a considerare l'installazione di tali dispositivi un illusorio ed inutile spreco di denaro.

Ciao
Aldo
« Ultima modifica: 25 Gennaio 2013, 15:39:02 da Ldx » Loggato

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