Autore: Davide Barin (---.pool80117.interbusiness.it)
Data: 26-08-03 22:29
Gentile redazione, è con estremo compiacimento che la nostra Associazione è venuta a conoscenza della Vostra lodevole iniziativa che sposa a braccia aperte la nostra battaglia.
La nostra Associazione è nata ufficialmente cinque mesi fa ma da anni i fondatori sono operativi nel campo della sicurezza stradale, sensibilizzando l'utenza sui pericoli nascosti!
Il nostro presidente, il Dott. Marco Guidarini (medico ortopedico 118 Siena e istruttore FMI), vivendo in una delle regioni più belle ma altrettanto pericolose, già da molti anni presta il suo servizio di consulenza presso gli Enti e l'Università di Siena per le statistiche sulla sicurezza stradale, oltre a formare, con corsi gratuiti nelle scuole dell'obbligo, gli adolescenti che saranno i futuri utenti a maggior rischio.
Ci battiamo contro il sistema di infrastrutture che si sta rivelando una vera a propria trappola, soprattutto per noi motociclisti. Troppi casi si leggono nelle cronache di tutti i giorni, di vite spezzate dall'impatto contro un muretto, un guardrail o un paletto, termine drastico di una semplice scivolata che poteva aver fine in un campo di grano. Tralasciamo la fine drammatica di taluni, non solo motociclisti, che si vedono decapitare da quell'avveniristico guard rail di terza generazione, studiato con tanta cura per contenere i bisonti della strada ma senza pensare alla restante utenza.
La collera che ci prende allo stomaco e ce lo stringe con ferrea veemenza, è dettata dalla noncuranza e dal fine unico del vil denaro che benda le istituzioni nei confronti di noi contribuenti che le tasse le paghiamo. Si anche noi motociclisti, voi ciclisti e pedoni, autisti di auto sportive siete a rischio di un guardrail progettato per un bacino ben definito, per un muretto costruito per proteggere, per un paletto metallico che segnalerà una curva che non farai mai, per aver dipinto quelle strisce pedonali con sfondo rosso, ottime come mirino per la giostra del tiro al pedone. Vi è mai capitato di frenare con il bagnato sopra a quel bel tappeto rosso?
E' giunto il momento di informare l'Utente di quelli che sono i REALI pericoli delle strade, che non sono solo la velocità, che tutti i progressi fatti negli anni per le protezioni passive (caschi, tute e giubbini in pelle, cinture, airbag, etc.), sono inutili davanti ad infrastrutture datate nella progettazione al 1950!
Se volete saperne di più sui dati che cercate, sono ufficiali, certo non riportano le sensazioni del singolo Utente che sono quelle VERE ma guardandole credo che ne rimarrete sorpresi, sorpresi di come con il nuovo PNSS (Piano Nazionale Sicurezza Stradale) si vogliano ridurre del 40% in 10 anni (2002-2011) il numero di vittime e di feriti gravi nella nostra cara Italia, di come a fronte di uno stanziamento per la sicurezza stradale (con incentivazione delle famose rotonde alla francese etc..) di 17.000 Meuro c.a. si conti in un risparmio sul danno sociale di c.a. 30.000 Meuro... L'avessero capita che per ogni eruo risparmiato sulla sicurezza stradale se ne spendono due abbondanti per il danno sociale!
Le informazioni le potete trovare a questo link del Ministero delle Infrastrutture :
http://www.infrastrutturetrasporti.it/main/stradale/stradale.htmlCi farebbe cosa gradita se potessimo portare avanti assieme alla vostra redazione questa battaglia, rimanendo a completa disposizione per qualsiasi consulto o dettaglio, invitandovi a visitare il nostro sito internet (
www.motociclisti-incolumi.com) e ad inviarci eventuali fatti di cronaca riguardanti la "scarsa attenzione verso l'utente contribuente" all'indirizzo
info@motociclisti-incolumi.com.
P.S. Abbiamo interpellato il Presidente della Provincia di Treviso, per chiedere chiarimenti in merito alla pubblicità sulla sicurezza stradale in onda sulle reti locali. Attendiamo una risposta.
Con stima.
L'addetto stampa e vice presidente
Davide Barin
sembra riuscita benino /dska