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Guard rail killer da sequestrare
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Autore Topic: Guard rail killer da sequestrare  (Letto 4847 volte)
Bibò
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« il: 03 Settembre 2003, 15:08:49 »

Mercoledì, 3 Settembre 2003

Automobilista "ucciso" dalle barriere: dopo l’imputazione coatta e il pm Facchin ne chiede la rimozione all’Anas  
Guard rail killer da sequestrare  
Per la Procura c’è un pericolo permanente: il provvedimento tutela la pubblica incolumità
 
Il presunti guard rail killer (un determinato tipo di barriere finite sotto accusa perché avrebbero causato la morte di due persone finite fuori strada con l'auto, ndr) devono essere posti sotto sequestro. È quanto, ieri mattina, ha formalizzato il pubblico ministero Federico Facchin, chiedendo al giudice delle indagini preliminari di autorizzare il sequestro delle barriere su tutte le strade del Friuli Venezia Giulia o della Provincia di Pordenone, di competenza dell'Anas o di altri Enti (strade Statali, Provinciali e Comunali). In sostanza che Anas o altri Enti procedano alla rimozione delle parti finali dei cosiddetti guard rail "killer". Il provvedimento - sarebbe l'interpretazione del sostituto procuratore Federico Facchin - avrebbe per motivazione la tutela della pubblica incolumità.
Perché la Procura pordenonese ha deciso di chiedere il sequestro preventivo dei guard rail? Tutto parte dall'incidente stradale nel quale perse la vita un giovane ungherese. Definita con il patteggiamento la posizione del conducente, accusato di omicidio colposo, il giudice delle indagini preliminari Eugenio Pergola, respinte due richieste d'archiviazione dell'allora pm (ora emigrato in Emilia Romagna) Simone Purgato, ha ordinato di procedere all'imputazione coatta di omicidio colposo (responsabilità generica e non specifica) di tecnici dell'Anas e dell'imprenditore che installò il guard rail, ritenendo che meritassero di essere approfondite eventuali ulteriori responsabilità oltre al quella del conducente.

A quel punto il pm Facchin ha necessariamente dovuto procedere alla richiesta di sequestro preventivo della parte finale dei guard rail (quello specifico modello) sulle strade del Friuli Venezia Giulia o in subordine della provincia di Pordenone (sia quelli installati per conto dell'Anas che quelli piazzati da altri Enti). La loro presenza, presa per buona l'interpretazione del giudice, costituisce infatti un pericolo permanente per gli utenti della strada. Per tale motivo il sequestro è un provvedimento dovuto a tutela della pubblica incolumità.

In subordine al sequestro il pm Facchin chiede la sostituzione del modello di guard rail definito killer, con altri ritenuti - a stretto rigore tecnico magari nominando dei consulenti - più idonei a tutelare la sicurezza, concedendo un determinato periodi di tempo agli Enti gestori delle strade.

Ora toccherà al giudice delle indagini preliminare esaminare la richiesta della procura e decidere se accoglierla o meno.

Roberto Ortolan
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« Risposta #1 il: 29 Settembre 2003, 12:37:47 »

Link all'articolo

http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=1552258&Luogo=Pordenone&Data=2003-9-3&Pagina=5
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Bibò
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« Risposta #2 il: 13 Ottobre 2003, 01:06:17 »

eh eh ci citano /frt

Sabato, 13 Settembre 2003
 
 


TRIBUNALE  
Il giudice: no al sequestro dei guard-rail
 
 
Dopo un'articolato esame degli elementi giuridici, il giudice delle indagini preliminari Francesco gambato Spisani ha bocciato la richiesta di sequestro dei guard rail (un determinato tipo) installati sulle strade del Friuli Occidentale (o del Friuli venezia Giulia) dall'Anas (o da altri Enti gestori di strade). La richiesta di sequestro era stata avanzata dal pubblico ministero Federico Facchin al termine di un procedimento penale per omicidio colposo. In alternativa il sostituto procuratore chiedeva che venisse concesso un determinato tempo all'Anas per sostituire i guard rail ritenuti pericolosi.
Il processo era stato avviato dopo la morte di un passeggero di un'auto, che era andata a schiantarsi contro un guard rail . Il conducente dell'auto aveva chiesto e ottenuto di patteggiare la pena. In relazione all'ipotesi d'accusa di omicidio colposo prospettata nei confronti del titolare dell'azienda che aveva installato il guard rail e dei dirigenti dell'Anas, responsabili della gestione della strada, il giudice dell'udienza preliminare Eugenio Pergola (ma prima di lui alle stesse conclusione era giunto anche il collega Rodolfo Piccin per un altro caso analogo) aveva ordinato l'imputazione coatta.

A quel punto il sostituto procuratore Facchin, ritenendo che la presenza dello specifico tipo di guard rail rappresentasse un pericolo permanente per i cittadini utenti della strada, ha chiesto il sequestro preventivo degli stessi guard rail .

Una tesi che, già durante l'udienza preliminare, era stata criticata dal legale dell'Anas avvocato Valter Santarossa, secondo il quale - sulla base di studi statistici effettuati dall'azienda sul numero e le cause degli schianti - lo specifico tipo di guard rail era il migliore attualmente sul mercato dal punto di vista della sicurezza. Una tesi che è contestata non solo dalla procura, ma anche dai legali dell'associazione "Motociclisti-incolumi".

Il giudice Gambato Spisani, esaminata attentamente la richiesta di sequestro della procura, ha deciso di respingerla, ritenendola non totalmente infondata in quanto non spiega ne come debba avvenire la sostizione delle protezioni, ne se la loro rimozione non sia causa di problemi maggiori per la sicurezza. Forse - è la conclusione - servirerbbe un ulteriore consulenza tecnica.

Ro

Sono in contatto con il giornalista, dovremo fornire consulenza al PM per far cambiare idea al giudice /oki
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« Risposta #3 il: 13 Ottobre 2003, 14:23:47 »

/nmo  /nmo  /nmo  /nmo  /nmo
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ciao gian..proteggici tutti da lassù!
sarai per sempre il mio fratellone.
Brakko
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« Risposta #4 il: 13 Ottobre 2003, 14:42:07 »

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 /frt              Ottimo             /frt
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« Risposta #5 il: 14 Ottobre 2003, 07:49:40 »

bene  /nmo  /nmo  /nmo  /nmo
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Spesso non è la mèta, ma il viaggio la vera felicità
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