Sul sito
http://www.liberiamolaria.it trovate tutte le limitazioni previste nei comuni della Regione Emilia Romagna
Questa è la raccolta di quanto abbiamo fatto nel tentativo di contrastare questo provvedimento estremamente punitivo nei confronti delle due ruote. Potrebbe essere utile a tutti coloro vogliano impegnarsi in tal senso.
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1) lettera del 25 giugno 2003
Egr. Dr. Vasco Errani
Presidente Regione Emilia Romagna
Viale Aldo Moro, 52
40127 BOLOGNA
Egr. Dr. Guido Tampieri
Assessore Ambiente Regione E.R.
Viale Aldo Moro, 52
40127 BOLOGNA
Ai Sindaci e agli Assessori all’Ambiente dei Comuni aderenti all'iniziativa "Liberiamo l'aria"
(trasmissione via e.mail)
Oggetto: Operazione "Liberiamo l'aria" e utilizzo delle "due ruote"
Ritorniamo a scriverVi sull’argomento in oggetto per riproporre alla Vostra attenzione alcune riflessioni che riguardano migliaia di utilizzatori delle "due ruote" a motore.
Come abbiamo già sottolineato con la nostra lettera del 13 novembre scorso, abbiamo rilevato che le limitazioni alla circolazione previste dall'Accordo in oggetto, applicate durante la stagione 2002/2003, siano risultate, per gli utilizzatori di moto e ciclomotori, estremamente punitive.
Se si escludono alcuni comuni, nei quali la circolazione dei veicoli a due ruote non è stata limitata, nella quasi totalità del territorio regionale mentre le autovetture non catalizzate e non eco-diesel munite di "bollino blu" hanno potuto circolare a targhe alterne, i ciclomotori a due tempi non hanno avuto scampo. Le autovetture con tre persone a bordo, inoltre, sono state escluse dalle limitazioni, ma i motocicli non possono caricare tre passeggeri.
L'utilizzo di moto e ciclomotori, invece, rende sicuramente più fluido il traffico. Annulla il tempo di attesa e di inutile circolazione alla ricerca di un parcheggio, snellendo le code. Un elevato utilizzo delle due ruote, quindi, riduce sostanzialmente il numero degli autoveicoli contemporaneamente sulle strade, garantendo minor tempo di percorrenza e riduzione dell'inquinamento complessivo.
In sintesi, l’utilizzo delle due ruote andrebbe incentivato, non penalizzato. Un esempio in tal senso si ha nelle rigide misure anti-traffico e anti-smog della Città di Londra: per ridurre l’utilizzo degli autoveicoli privati è stato istituito un costoso ticket. Da tale ticket sono stati esclusi tutti i veicoli a due ruote, proprio in funzione di incentivo all’utilizzo di tali mezzi.
Si deve infatti considerare che una limitazione alla circolazione di moto e ciclomotori comporta, ovviamente, l’effetto di riportare i loro utilizzatori abituali all’uso dell’automobile, con maggiori consumi di carburante, maggior ingombro delle strade e tempi di percorrenza (e di funzionamento del motore) più lunghi.
Riteniamo di poter richiedere con forza, quindi, alla Regione Emilia Romagna e a tutte le Amministrazioni Comunali firmatarie del Protocollo “Liberiamo l’aria”, di voler prevedere, per le iniziative che verranno messe in essere durante la stagione invernale 2003/2004, la piena libertà di movimento per ciclomotori e motocicli.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento, cogliamo l'occasione per porgere i nostri più distinti saluti.
Il Presidente Nazionale del
Coordinamento Motociclisti
Riccardo Forte
Via Camillo De Lellis 8
00151 Roma RM
Tel. - Fax. 06.58.20.11.77 -
forte@cmfem.itGiancarlo Gattelli
Coordinamento Motociclisti Emilia Romagna
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2) comunicato stampa del 30 luglio 2003
Operazione "Liberiamo l'aria" e utilizzo delle "due ruote":
l'incompetenza al potere
Come al solito vince la par condicio dell'incompetenza. Se il Governo si dibatte in opinabili estemporanee stravaganze che modificheranno il nostro Codice della Strada (luci accese o spente? 150 all'ora ma dove? patente a punti… togli, taglia, incrementa… chi perde i punti se il proprietario del veicolo non ha la patente e non viene fermato il conducente?) senza fare nulla per aumentare il personale della Polstrada e quindi i veri controlli utili, quelli sui comportamenti di chi guida, ecco le trovate della Regione Emilia Romagna in tema di "targhe alterne".
L'utilizzo di moto e ciclomotori rende sicuramente più fluido il traffico. Annulla il tempo di attesa e di inutile circolazione alla ricerca di un parcheggio, snellendo le code. Un elevato utilizzo delle due ruote, quindi, riduce sostanzialmente il numero degli autoveicoli contemporaneamente sulle strade, garantendo minor tempo di percorrenza e riduzione dell'inquinamento complessivo.
L’utilizzo delle due ruote va incentivato, non penalizzato. Un esempio in tal senso si ha nelle rigide misure anti-traffico e anti-smog della Città di Londra: per ridurre l’utilizzo degli autoveicoli privati è stato istituito un costoso ticket. Da tale ticket sono stati esclusi tutti i veicoli a due ruote, proprio in funzione di incentivo all’utilizzo di tali mezzi.
Si deve infatti considerare che una limitazione alla circolazione di moto e ciclomotori comporta, ovviamente, l’effetto di riportare i loro utilizzatori abituali all’uso dell’automobile, con maggiori consumi di carburante, maggior ingombro delle strade e tempi di percorrenza (e di funzionamento del motore) più lunghi.
Il nuovo "Accordo di programma" della Regione Emilia Romagna, che introdurrà le targhe alterne ed i divieti di circolazione, ancora una volta, invece, non distingue tra auto e moto.
Anzi. Se con tre persone a bordo un'auto potrà circolare in barba al numero di targa (i nonni sono sempre molto ricercati, nelle fredde giornate invernali) le moto non possono trasportare tre persone.
Non solo: le inquinanti auto non catalizzate, dotate di bollino blu (che non significa che non inquinano: semplicemente significa che non inquina più di quanto fosse previsto al momento della sua omologazione, ovvero decenni prima che nascessero le marmitte catalitiche) possono circolare a targhe alterne, un ciclomotore a due tempi non potrà mai farlo, perché non è previsto il bollino, per questi mezzi!
In pratica (e quindi, in danno alla qualità dell'aria e ai tempi di percorrenza del traffico delle nostre città): saremo costretti a non utilizzare mai il nostro vecchio Ciao (70 chilometri con un litro), ma la vecchia Simca del 1970 (col bollino blu, ma comunque inquinante) la potremo utilizzare un giovedì sì ed uno no… se non è incompetenza questa!
Giancarlo Gattelli
Coordinamento Motociclisti Ravenna
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3) scambio di idee con il dirigente responsabile del settore della Regione
Dopo qualche settimana, infatti, ho ricevuto, da un alto funzionario che ha
la responsabilità per la Regione E.R. dei provvedimenti sulle targhe
alterne), questa "piccata" ma civile risposta (e comunque il fatto
che mi abbia risposto è pur un primo risultato. Adesso sanno che ci
siamo):
"Con riferimento al comunicato stama del 30 luglio 2003 del
coordinamento motociclisti di Ravenna sull'operazione "liberiamo
l'aria" mi corre l'obbligo di precisare quanto segue:
il provvedimento così come è stato concepito tende a penalizzare, nei
provvedimenti programmati e permanenti di limitazione della
circolazione,i mezzi più inquinanti, veicoli pre Euro ed i
ciclomotori a due tempi non catalizzati. Ormai la letteratura
scientifica di questi ultimi anni e le ricerche in campo effettuate
anche da questa Regione hanno evidenziato, in maniera
incontrovertibile, che i ciclomotori a due tempi emettono una
quantità elevata di ossido di carbonio e di idrocarburi non metanici
(da 30 a 100 volte superiore a quelli a quattro tempi) oltre al
particolato, inquinanti che incidono significativamente sulla qualità
dell'aria delle aree urbane (documenti ANPA, ARPAT, ACI ecc).
L'incentivo all'uso dell'auto da parte di più persone (car pooling)
ha il preciso significato di modificare i comportamenti, limitando,
per quanto possibile, almeno nelle gionate previste dall'accordo,
l'utilizzo dell'auto da parte del solo conducente.
Il DM 16 gennaio 2000, pubblicato nella G.U. n. 48 del febbraio 2000
ha dettato disposizioni per la revisione periodica di motocicli e
ciclomotori comprensiva delle prove di velocità e dei gas di scarcio.
L'attivazione di tale revisione prevista a partire dal 1 luglio 2003
è stata prorogata con DM 30 giugno 2003 al 01/01/2004. Pertanto da
tale data anche i motocicli potranno essere provvisti di bollino blu.
Cordiali saluti
(Firma Omessa)
Servizio Risanamento atmosferico, acustico, elettromagnetico
Direzione Ambiente e Difesa del suolo e della costa
Via Dei Mille, 21
40121 Bologna
tel. 051 6396942
fax 051 6396813
Ovviamente ho preso subito la palla al balzo e in cinque minuti
gli ho risposto:
Caro XXXXXXXXXX, leggo con interesse le Sue considerazioni alle
nostre proteste, ma nel merito rimango assolutamente insiddisfatto.
>Ormai la letteratura scientifica di questi ultimi
>anni e le ricerche in campo
>effettuate anche da questa Regione hanno evidenziato, in maniera
incontrovertibile,
>che i ciclomotori a due tempi emettono una quantità elevata di
ossido... (cut)
A parte il fatto che tali studi non tengono conto del tempo
necessario per raggiungere un obiettivo dentro la città (compreso il
tempo risparmiato nella ricerca di un parcheggio), e quale potrebbe
essere la riduzione dell'intasamento del traffico se una parte
consistente degli automobilissi si convertisse alla mobilità su due
ruote, allora perchè non permettere, d'inverno, la libera
circolazione di tutti i motoveicoli a quattro tempi e a due tempi a
norme Euro1?
Non credo che gli amministratori della capitale britannica siano
tutti iscritti al locale Coordinamento Motociclisti. La scelta di
voler privilegiare la mobilità su due ruote è stata fatta a ragion
veduta: snellimento e fluidificazione del traffico, riduzione dei
tempi morti, riduzione quindi dell'inquinamento.
>L'incentivo all'uso dell'auto da parte di più persone (car pooling)
>ha il preciso significato di modificare i comportamenti... (cut)
Infatti i "nonni" vengono portati in giro per far la spesa e
attendono in auto il disbrigo delle commissioni.
> (cut) ...anche i motocicli potranno essere provvisti di bollino blu.
Leggo una bozza del "Protocollo d'intesa per l'attuazione delle
disposizioni dei sindaci della provincia di Ravenna in materia di
divieto alla circolazione ai veicoli che non abbiano compiuto il
controllo annuale delle emissioni dei gas di scarico": non mi pare
che sia previsto il caso dei motocicli.
E comunque rimane l'assurdità che, una volta ottenuto il "bollino
blu", una macchina vecchia e non catalizzata possa essere utilizzata
a targhe alterne come una nuova autovettura Euro 3 o un motoveicolo
ecologico. Mah
Comunque grazie per la cortese risposta. Rimango a Sua disposizione
per approfondire le pur divergenti opinioni.
Cordiali saluti
Giancarlo Gattelli
Coordinamento Motociclisti Emilia Romagna
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4) lettera ai Sindaci di Ravenna e Faenza dell'11 settembre 2003
Al Sindaco di Ravenna
Sig. Vidmer Mercatali
Piazza del Popolo, 1
48100 Ravenna RA
Al Sindaco di Faenza
Ing. Claudio Casadio
Piazza del Popolo, 31
48018 Faenza RA
Oggetto: Operazione "Liberiamo l'aria" e utilizzo delle "due ruote"
Ritorniamo a scriverVi sull’argomento in oggetto per riproporre alla Vostra attenzione alcune riflessioni che riguardano migliaia di utilizzatori delle "due ruote" a motore.
Come abbiamo già sottolineato con le lettere a firma del nostro Presidente Nazionale Riccardo Forte (inviatVi attraverso posta elettronica) del 13 novembre 2002 e 25 giugno 2003, abbiamo rilevato che le limitazioni alla circolazione previste dall'Accordo in oggetto, applicate durante la stagione 2002/2003, siano risultate, per gli utilizzatori di moto e ciclomotori, estremamente punitive.
Se si escludono alcuni comuni, nei quali la circolazione dei veicoli a due ruote non è stata limitata, nella quasi totalità del territorio regionale mentre le autovetture non catalizzate e non eco-diesel munite di "bollino blu" hanno potuto circolare a targhe alterne, i ciclomotori a due tempi non hanno avuto scampo. Le autovetture con tre persone a bordo, inoltre, sono state escluse dalle limitazioni, ma i motocicli non possono caricare tre passeggeri.
L'utilizzo di moto e ciclomotori, invece, rende sicuramente più fluido il traffico. Annulla il tempo di attesa e di inutile circolazione alla ricerca di un parcheggio, snellendo le code. Un elevato utilizzo delle due ruote, quindi, riduce sostanzialmente il numero degli autoveicoli contemporaneamente sulle strade, garantendo minor tempo di percorrenza e riduzione dell'inquinamento complessivo.
In sintesi, l’utilizzo delle due ruote andrebbe incentivato, non penalizzato. Un esempio in tal senso si ha nelle rigide misure anti-traffico e anti-smog della Città di Londra: per ridurre l’utilizzo degli autoveicoli privati è stato istituito un costoso ticket. Da tale ticket sono stati esclusi tutti i veicoli a due ruote, proprio in funzione di incentivo all’utilizzo di tali mezzi.
Si deve infatti considerare che una limitazione alla circolazione di moto e ciclomotori comporta, ovviamente, l’effetto di riportare i loro utilizzatori abituali all’uso dell’automobile, con maggiori consumi di carburante, maggior ingombro delle strade e tempi di percorrenza (e di funzionamento del motore) più lunghi.
Riteniamo di poter richiederVi con forza, quindi, di voler prevedere, per le iniziative che verranno messe in essere durante la stagione invernale 2003/2004, la piena libertà di movimento per ciclomotori e motocicli.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento, cogliamo l'occasione per porgere i nostri più distinti saluti.
Per Coordinamento Motociclisti
Sezione Territoriale di Ravenna
Giancarlo Gattelli