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ecco a voi l'articolo!
Articolo GAZZETTA DI PARMA
Un'associazione si batte per eliminare i guardrail pericolosi: a Sorbolo la rappresenta Lorenzo Ferrari, in memoria del fratello Gianluca
I motociclisti vogliono che le strade siano più sicure
SORBOLO - Associazione Motociclisti Incolumi; sembra quasi una formula spiritosa, ironica. Ma non lo è; si tratta di qualcosa di molto serio. Nel luglio dell'estate scorsa un incidente stradale assurdo per certi aspetti, pur nella sua devastante gravità, toglieva la vita a Gianluca Ferrari, 17enne di Sorbolo con la passione per la moto; una passione di famiglia, dove tutti gli uomini di casa possiedono una due ruote.
Ad uccidere Gianluca, in una banale scivolata avvenuta a Boschi di Bardone, sulle colline intorno alla Cisa, fu in particolare il paletto di un guardrail, contro cui Gianluca ha picchiato violentemente la testa.
Ora il fratello, Lorenzo, ha aderito all'associazione che si batte per portare all'attenzione di tutti il problema serio degli ostacoli e dei guardrail che mietono un numero spropositato di vittime tra i motociclisti e non solo; si parla di qualcosa come 1.500 morti, per cause dipendenti dalle infrastrutture stradale, contro i 9mila deceduti in incidenti stradali.
«Da quando ho iniziato ad impegnarmi per far conoscere il problema _ racconta il giovane centauro _ ho trovato molta sensibilità tra i motociclisti; molti di questi avevano provato sulla propria pelle e su quella di qualche amico, la terribile esperienza di un incidente stradale e si rendono conto del pericolo costituito da molte strutture che per assurdo dovrebbero essere al servizio della strada».
Basta fare un giro per rendersi conto che il problema è reale; cartelloni pubblicitari a poca distanza dalla carreggiata, muretti in cemento armato a filo dell'asfalto, che in caso di uscita di strada non lasciano scampo. E poi i guardrail che diventano un terno al lotto per il malcapitato motociclista che può avere la disavventura di cadere con la moto, magari non per colpa sua; se si riesce a infilare lo spazio tra i sostegni verticali possono bastare solo alcune sbucciature e al più una qualche frattura: ma se come è capitato a Gianluca il paletto ostacola la via di fuga, i risultati sono terribili.
«Sono allo studio guardrail pensati e realizzati per proteggere anche i motociclisti _ aggiunge Lorenzo Ferrari, referente di zona per l'Associazione Motociclisti Incolumi _ e verranno presentati a metà ottobre in Francia; poi, se verranno superati i crash test, il prototipo verrà offerto alle aziende produttrici. Da parte nostra chiederemo agli enti competenti di adottare quei guardrail e quelle misure per permettere una diminuzione dell'elevatissimo numero di morti causati dalle strutture stradali».
L'associazione nazionale è stata fondata da Marco Guidarini, medico chirurgo di Siena, specialista in ortopedia e traumatologia ed in servizio presso il 118 della città toscana; proprio il presidente nazionale sarà a Sorbolo nel mese di novembre, quando si terrà un dibattito sul grave problema coinvolgendo i motociclisti della nostra provincia e quelli dei territori limitrofi. Per avere ulteriori informazioni sull'argomento, oppure per entrare in contatto con l'associazione si può visitare il sito
www.motociclisti.incolumi.com.
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