http://www.normanno.it/interna.asp?id=5677&azione=archiAUTOSTRADE ITALIANE: PUBBLICITA' INGANNEVOLE?
Pubblichiamo la lettera che Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Presidente dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada, ha inviato all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
La sottoscritta Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell’Associazione intestata, radicata con 73 sedi su tutto il territorio nazionale, comunica che a parere di quest’Associazione la pubblicità “Autostrade per l’Italia” sia fortemente ingannevole, poiché offre un’immagine falsificata delle autostrade, inducendo a credere che siano dei paradisi e su di esse passa il futuro, distogliendo dalla realtà delle vite distrutte e compiendo delle assurde lacerazioni logiche, per cui il futuro è staccato dal presente e dal passato.
Nel vedere le immagini di finzione filmica delle autostrade, i familiari delle vittime, infatti, restano interdetti e per un momento sembra anche a loro che i corpi straziati a causa delle gravi carenze delle autostrade siano solo fantasia. Ma, superato il momento e riacquistando la consapevolezza critica, restano poi veramente allibiti e si chiedono: è giusto utilizzare i mezzi di comunicazione per presentare alle persone un futuro avulso dalle odierne gravissime conseguenze delle carenze infrastrutturali? È giusto far ciò mentre le nostre autostrade restano tra le più pericolose d’Europa, agli ultimi posti anche in termini di percentuale di reinvestimento in sicurezza? È giusto sottolineare solo l’impegno di 9.000 tecnici per farci viaggiare più sicuri e tacere del contributo che guard-rail inadeguati, inesistenza di reti sui viadotti, presenza di varchi tra le opposte corsie e quant’altro offrono alla cifra di circa 9.000 vittime che ogni anno muoiono sulle nostre strade? Il tutto suggellato dallo slogan finale secondo cui il futuro passa dalle autostrade; slogan che non dà spazio alla necessità di vie di trasporto alternative, anche se previste dal Piano Nazionale della Sicurezza.
Ci si può permettere impunemente di calpestare il diritto alla corretta informazione e l’intelligenza delle persone, disorientandola con immagini impensabili come se fossero reali? Si può mai presentare un’autostrada come un luogo di passeggio e caratterizzarla, per di più, con carrozzine di bimbi? La sua identità e il bisogno di cambiamento avrebbero invece richiesto immagini di traffico caotico e disomogeneo, e poi sedie a rotelle con sopra giovani vite che accompagnano una lunga processione di bare. E a questo punto sarebbero state logiche tante domande da parte di coloro che gestiscono o rilanciano le autostrade: come mai tutto questo? E noi ne siamo responsabili? E fino a che punto? Cosa dobbiamo fare e come dobbiamo interagire con tutte le altre strutture perché il traffico non sia una trappola mortale per l’uomo? E poi, chiedersi ancora: ma a noi delle autostrade interessa l’uomo o il guadagno a tutti i costi?
I familiari delle vittime sanno che il vero futuro non passa sulle strade, come invece afferma il messaggio: esso, piuttosto, si costruisce attraverso le risposte a quelle domande che pongono l’uomo di fronte a se stesso e lo invitano a scegliere e ad essere responsabile nella temporaneità della sua esistenza.
Per tutto quanto sopra e per il modo falsificato di presentare la realtà che, anche se riferita al futuro, suona offesa per le vite distrutte, la nostra Associazione chiede che codesta Autorità valuti le condizioni di ingannevolezza da noi sostenute e, se ritiene che esistano, assuma i provvedimenti che riterrà più adeguati, ivi compresa la sospensione della campagna pubblicitaria da tutti i mezzi di comunicazione, Tv e Stampa.
Si precisa che la pubblicità in oggetto è continuamente diffusa sulle reti RAI e Mediaset e dai maggiori quotidiani nazionali.
In attesa di conoscere la decisione, si inviano distinti saluti.
18 dic. 2003 11:35[/url]