zanzara
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« il: 04 Gennaio 2004, 19:46:04 » |
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Io mi chiedo perché se la gente non sa guidare non se ne resti a casa.
Ieri è piovuto tantissimo sul campidano (e quindi non siamo usciti in moto) e il cielo era molto nuvoloso, quindi non permetteva buona visibilità, soprattutto nella zona di Villagreca.
Verso le 13 Luisella, la collega di mia zia e il figlio Andrea (ed è stato un caso che non ci fosse mia zia con lei) si sono mesi in viaggio sotto la pioggia torrenziale verso casa, a bordo di una nuova ed efficientissima Lancia Lybra. La strada è sempre la SS131 (la strada che è diventata tristemente famosa per i numerosi morti e i numerosi episodi di auto contromano).
Su questa strada sono presenti ancora una decina di pericolosi incroci a raso che l’ ANAS non si è ancora decisa di sostituire con dei cavalcavia. Uno dei due peggiori è quello nell’ abitato di Villagreca, dove a causa della pericolosità e dei numerosi incidenti, anche mortali avvenuti in passato, il limite è di 50 Km/h, forse uno dei pochi limiti bassi veramente giustificati. Da anni la Polizia e i Carabinieri presidiano spesso il tratto, con l’ ausilio di autovelox e telelaser, però senza nascondersi, parcheggiando l’ auto ben in evidenza, in modo da far rallentare gli automobilisti. Visto che si sa della continua presenza delle pattuglie quasi tutti rispettano il limite, ed era da molto che non si verificavano incidenti. Ma ieri un fenomeno ha avuto la brillante idea di mettersi a correre (ed era della zona, e sapeva anche dei controlli, ma se ne è fregato), con l’ asfalto bagnato e scarsa visibilità, transitando a tutta velocità e speronando la macchina della collega di mia zia, che viaggiava alla giusta velocità imposta dal limite. Sia per l’ urto violentissimo che per l’ asfalto bagnato l’ auto è stata spinta per 300 m ed è andata a cozzare violentemente sul guard rail, per terminare la corsa in mezzo alla strada.
Subito sono intervenute 2 pattuglie della polstrada e 2 ambulanze che non hanno potuto fare che constatare la morte della povera Luisella e di trasferire il figlio Andrea che sta lottando tra la vita e la morte in rianimazione. Il fenomeno invece ne è uscito illeso.
Sono incazzato nero, perché questa non è stata una tragica fatalità ma è la ovvia conclusione di una cazzata gigantesca, perché in strada in generale non si corre, figuriamoci in un punto così pericoloso e con quelle condizioni. Nella zona c’ è anche un kart-motardodromo che permette di girare in auto o in moto per tutto il giorno a 16 euro, o di noleggiare i kart a 11 euro, quindi gli spazi per correre ci sono, ma è pieno di cretini che non lo capiscono e per le loro bravate ammazzano o rendono disabili le persone che passavano di li per caso.
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