Cari amici, sono nuovo del FORUM, ma vecchio d'esperienza.
Sono un ex, ma molto ex motociclista e la mia storia è questa.
Ho 41 anni, vivo a Cosenza e dal 16 settembre del 2000 (poi dicono che gli anni bisestili!) la mia vita è cambiata radicalmente.
In un assolato sabato pomeriggio, alle 16,30, mentre con il solito gruppo di amici smanettoni mi accingevo ad affrontare una bella strada piena di curve, in pieno rettilineo, nel superare un camion che mi precedeva, l’autista distratto ha pensato bene di svoltare improvvisamente a sinistra.
Risultato: impatto violento tra la ruota anteriore dell’automezzo e la parte destra del mio corpo, volo di oltre trenta metri, il mio FALCO distrutto, frattura della clavicola, pluriframmentazione dell’omero, frattura del radio e dell’ulna, ma soprattutto avulsione del plesso brachiale, rigorosamente destro
Non sò chi di voi sappia cos'è il plesso brachiale, io l'ho scoperto ai miei danni.
E' il fascio di nervi (5) che partono dal midollo spinale e permettono il movimento a tutti i muscoli del braccio e della mano.
Il mio plesso brachiale dx si è strappato completamente ed a distanza di quasi sei anni ho recuperato circa il 20% delle funzioni del braccio e nulla della mano.
Si vive anche con un deficit di questa portata, e la voglia di andare avanti non mi è mai mancata.
Vi invito tutti a visitare il sito
www.plessobrachiale.it messo su da un gruppo di ex motard tutti lesi al plesso.
Non cerco di muovere il compatimento di nessuno, ma voglio che si sappia in giro che una delle lesioni più gravi che residuano dopo una caduta dalla moto è la lesione del plesso brachiale.
Non si muore, ma si resta invalidi a vita e la colpa, sembra assurdo, ma è del casco che accentua la flessoestensione dei muscoli del collo che strappa via i nervi dal midollo spinale.
E' anche vero, però, che il casco ci ha salvato la vita, ma per molti quella che è rimasta non è più una vita che merita di essere vissuta.
Grazie per l'attenzione e in bocca al lupo a tutti.
Pietro