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Provincia autonoma di Bolzano
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Autore Topic: Provincia autonoma di Bolzano  (Letto 5410 volte)
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Mo ci Penso
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« il: 06 Giugno 2006, 21:11:49 »

Io lo posto qui, perchè non so quale sarebbe il posto ideale.

Qualche giorno fa ho letto questo articolo:
http://digilander.libero.it/druidphoto/motoaltoadige1.jpg
http://digilander.libero.it/druidphoto/motoaltoadige2.jpg

ed in risposta ho preparato questa mail da mandare all'assessore citato nell'articol ostesso.

Citazione
Buongiorno,
mi chiamo Giuseppe Modina e Le scrivo questa mail come referente per la regione Lombardia dell’Associazione Motociclisti Incolumi ONLUS, ma anche come motociclista soddisfatto ed al tempo stesso perplesso del lavoro che state portando avanti nella vostra provincia in ambito di sicurezza stradale. Ho avuto infatti modo di leggere l’articolo riguardante il progetto per la sicurezza che avete pubblicato sul vostro opuscolo e devo ammettere che fa’ piacere vedere che alcune amministrazioni pensano ancora a noi motociclisti, utenza debole della strada.
La nostra associazione si occupa da vari anni ormai sul tema della sicurezza delle nostre strade, portando avanti “battaglie” contro tutte quelle infrastrutture che costituiscono un pericolo per l’utenza a due ruote: guard-rail, muretti, cartelli stradali, buche e tombini rialzati mietono infatti molte più vittime di quanto solitamente si pensi.
E non è necessario essere uno “smanettone” per subire gravi lesioni, anche una sola banale scivolata a 50km/h dovuta al fondo stradale sconnesso o sdrucciolevole in piena curva è sufficiente per andare a sbattere contro i guard-rail, vere e proprie ghigliottine per il corpo del malcapitato.
Il vostro progetto è davvero ben studiato e sono a farLe i complimenti ed i migliori auguri affinché porti a qualcosa di buono, ho solo un dubbio: mi sembra che venga posto l’accento un po’ troppo sulla velocità e ritengo che l’inasprimento dei controlli non sia proprio un alleato all’aumento della sicurezza stradale. 
Se può esservi utile mi permetto di consigliarvi alcune modifiche alle infrastrutture che renderebbero le vostre strade più sicure per tutti gli utenti; per esempio potreste pensare all’eliminazione di Guard-rail ubicati in luoghi dove creano solo pericolo, so che può suonare come una contraddizione ma molto spesso ho visto (nella mia regione) presso delle curve dei guard-rail posti a protezione di prati incolti che avrebbero benissimo svolto il lavoro di vie di fuga; probabilmente in questi casi la vita delle margherite vele di più di quella di qualche centauro.
Se dovessero presentarsi delle situazioni simili anche nella vostra provincia vi invito a ragionare con una mente “pistaiola”, ossia prevedere una bella via di fuga piuttosto che una barriera di metallo in quanto oltre ad evitare l’impatto si evita anche che il corpo del centauro venga respinto di nuovo sulla carreggiata rischiando così di venire travolto dagli altri veicoli.
Sfogliando le pagine del sito web ho anche notato che avete provveduto ad installare delle protezioni ai paletti di sostegno dei guard-rail, questa è effettivamente una cosa davvero utile ed importante e vi ringrazio di cuore per averla pensata. Posso solo aggiungere e consigliarvi un’alternativa senz’altro più economica e di più veloce installazione, ma ugualmente efficace nel assorbire e limitare i danni dovuti all’impatto: il ProMBS. Questo prodotto non è altro che un guscio di materiale plastico che racchiude solo i paletti di sostegno dei guard-rail presentandoli così arrotondati e riducendo di molto le conseguenze di un impatto. Qualora foste interessati vi segnalo il link del sito del prodotto (http://www.prombs.it/ita/index.htm).
Un ultima considerazione, ho letto di una massiccia campagna di informazione attraverso pannelli ai lati delle strade, spot radiofonici ed opuscoli informativi, ma non mi sembra di aver letto di programmi di giornate decicate nelle scuole. Personalmente ritengo molto importante istruire i giovani delle scuole (soprattutto medie e superiori) che saranno i motociclisti di domani attraverso corsi di guida sicura ma anche lezioni di sicurezza stradale. In questo modo si comincerebbe ad inculcare nei ragazzi la “cultura del buon guidare”, fondamentale per evitare che in futuro gli incidenti si moltiplichino sempre di più. Naturalmente queste lezioni non dovrebbero limitarsi alla sola segnaletica stradale, ma insegnare come si guida e cosa indossare in sella ad una moto o ad un ciclomotore aiuterebbe a salvare qualche vita.



Troppo spesso infatti si vedono ragazzi che indossano caschi ridicoli o ancora peggio senza, oppure motociclisti che se ne vanno in giro su moto di grosse cilindrate in pantaloncini ed infradito; questi comportamenti sbagliati andrebbero “aggiustati” sin dalla scuola, cercando di far capire ai ragazzi che nonostante si sentano giovani e forti non sono assolutamente indistruttibili.
Infine vorrei soffermarmi sulla parte del progetto relativa ai controlli; se da un lato è giusta punire chi viola il codici della strada, dall’altro mi trovo interdetto di fronte alla frase “l’inasprimento dei controlli stradali è un altro strumento per contribuire a ridurre gli incidenti”. Purtroppo si pensa che la velocità sia la sola causa degli incidenti che vedono coinvolti i motociclisti, quando invece essa è una delle cause ma non certamente l’unica. Come ho già detto anche una banale scivolata a bassa velocità può portare a conseguenze terribile se il sistema non è supportato da valide strutture pro-moticiclisti. Detto questo mi rimane comunque il dubbio su come inasprire i controlli porti a migliorare l’aspetto della sicurezza stradale; per fare prevenzione occorrerebbe rendere ben visibile il posto di blocco o installare apparecchiature fisse ma ottimamente segnalate, solo così si invita il motociclista (ma anche l’automobilista) a moderare la velocità.
Con quanto appena scritto non intendo certo sollevare la categoria dei motociclisti da qualsiasi responsabilità, lo sappiamo tutti che anche all’interno di questa nostra grande “famiglia” ci sono pessimi elementi che confondono la strada con la pista, ma inasprire i controlli rischia di far cadere in trappola anche il centauro rispettoso della legge che però fatica a mantenere alcuni limiti di velocità a volte obbiettivamente difficili da rispettare.


Per concludere rinnovo i mie complimenti per il progetto che state attuando e la invito a visitare il nostro sito internet (www.motociclisti-incolumi.com) per avere una maggiore visione di chi siamo e cosa facciamo; restando a disposizione per qualsiasi informazione colgo l’occasione per porgerle distinti saluti
   



Giuseppe Modina
Associazione Motociclisti Incolumi ONLUS
Responsabile regione Lombardia
Referente provincia di Bergamo

 

Che ne dite??
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« Risposta #1 il: 08 Giugno 2006, 00:52:13 »

Compliementi,è una lettera molto ben scritta e rispettosa.

L'unico punto che mi lascia qualche dubbio è quello delle vie di fuga.

Nell'articolo, tra i consigli che danno ai motociclisti, "cercare la via di fuga". Questo mi spinge a pensare che siano consapevoli che a volte è meglio evitare i guard-rail. Li lasciano per evitare che le automobili si cappottino?

A non parlare di vie di fuga si rischia che non vengano ben valutate, a parlarne però c'è il rischio di dare l'impressione di voler portare più acqua al mulino dei motociclisti a scapito degli automobilisti.

Quindi il dubbio amletico rimane.
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« Risposta #2 il: 19 Luglio 2007, 21:30:16 »

 rolleyes
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« Risposta #3 il: 19 Luglio 2007, 21:31:34 »

Ottimo!Che risposta Ti hanno dato?
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« Risposta #4 il: 01 Agosto 2007, 20:32:55 »

Nessuna.
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« Risposta #5 il: 05 Agosto 2007, 16:27:50 »

Eh, so' soddisfazioni... smiley
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