Ieri sono tornato a casa e mia madre mi ha detto "è morto quel tuo amico della polizia locale". Davanti aveva il giornale con la sua foto.
Ignazio aveva 58 anni e un ictus l' ha stroncato, lascia la moglie e la figlia
Era una persona eccezionale, era comandante di un capoluogo di provincia dove i problemi non mancavano ed era molto esperto. L' avevo conosciuto a un convegno di sicurezza stradale, dopo il mio intervento si era avvicinato e mi e mi aveva chiesto informazioni sulle nostre attività e sui miglioramenti per migliorare la sicurezza delle strade. La settimana dopo mi organizzò un incontro con l' ufficio tecnico del suo comune per vedere di intervenire concretamente sulle infrastrutture.
Aveva un modo tutto suo di lavorare, sapeva relazionarsi molto bene con le persone e soprattutto sapeva ascoltare. Aveva fatto molto anche per quanto riguarda l' uso del casco, e far capire cete cose ai ragazzini è molto difficile.
Ovviamente con certi personaggi che purtroppo ci sono ovunque sapeva trattarli come si deve.
Tanti si stupivano del suo modo di lavorare, vedendolo sulla statale alcuni si fermavano e gli chiedevano "scusi ma cosa serve che vi mettiate con l' autovelox con la macchina affianco e voi fuori con le pettorine?" "mica devo fare multe, la gente deve rallentare qui che c' è l' incrocio: 4000 auto in transito in 5 ore e 40 multe non è un risultato? -rispondeva lui - prima la gente vedendoci rallentava ora, anche leggendo gli articoli che faccio fare sui giornali e sentendo in giro visto che la voce si spargeva tra gli automobilisti si sono abituati e arrivano già sotto il limite. Poi se c'è gente fessa che si fa gli affari propri e nonostante siamo visibili e ci sia il cartello... beh paghino la multa! :-p
Siamo andati a diversi convegni e diversi pranzi. Ci si poteva parlare di tutto ed era forte con le battute e col suo senso pratico per ogni cosa.
Un mesetto fa siamo andati ad un convegno , c' erano i più grandi esperti del codice della strada e di polizia giudiziaria, anche il comandante dei ris di Parma. C' era molto caldo nella sala conferenze, peggio che la mattina e più del giorno prima. A metà pomeriggio siamo usciti in giardino a fare pausa e fuori si stava bene. Lui subito (serio): "che bel freschetto, portiamo fuori le sedie e il proiettore e continuiamo il convegno qui!".
E' stato un grande maestro, mi ha insegnato tantissimo, sia sulle normative, ma soprattutto su come si opera nella pratica e mi ha raccontato tante esperienze che mi hanno permesso di capire molte cose che un semplice motociclista spesso non comprende. Gli ho rotto spesso le scatole chiedendogli consigli perle nostre attività sulla sicurezza, e lui era sempre disponibile e sensibile al questa grave problematica.
Aveva dato l' assenso per gli organi e anche con la sua morte continuerà ad aiutare gli altri.
Mi mancherai!