Avevo 14 anni o poco piú.
Avevo un vecchio trabiccolo della Demm, un cinquantino a tre marce al manubrio.
Era un aggeggio, ma era tutto mio.
Al mio paese facevamo le corse "in discesa".
Allora c' era poco traffico e non era pericoloso.
Salivamo dalla piazza fino alla chiesa e poi tornavamo in giú "a tutto foco", chi con la lambretta, chi con la vespa, chi col "motorino".
C' era una curva sola, un curvone di 180°, in cui proprio in quei giorni gli stradini dell' ANAS misero il primo guard rail.
Non era doppio, era singolo, sotto c' era un bello spazio.
E al di lá del curvone , un metro circa sotto il piano stradale, c' era l' orto del babbo di un mio compagni di scuola.
Dunque, dopo una delle nostre corse dalla chiesa al bar della piazza, un mio amico che mi era venuto dietro mi disse: "Maremma Buzzona, Tazio! Al curvone il tuo cavalletto a fatto delle scintille sull' asfalto da far paura, eran lunghe almeno un metro!!!!!!"
Io mi ringalluzzii tutto, e, tronfio d' orgoglio, sentenziai: "E questo é nulla! Posso far ben meglio! Andiamo che ti faccio vedere!"
E per impressionarlo decisi che invece di togliere il gas come facevo sempre avrei fatto il curvone in pieno, "a tutta randa"!
E mi ci buttai a capofitto, e toccai il cavalletto, e poi anche la pedanina, e poi anche la marmitta, e poi .... e poi mi ritrovai per terra scivolando a pancia in giú sull' asfalto!!!!!
Vidi un' ombra passare sopra la mia testa! ...... Ero passato per miracolo SOTTO la lama del Gurd Rail, rotolando miracolosamente incolume tra i pomodori e le zucchine dell' orto del sig. Vanni!!!!!
Se durante lo scivolone avessi alzato la terra di 5 centimetri adesso non sarei qui a raccontarvela!!!!!. Quella lama infernale, che fino a tre giorni prima non c' era, mi avrebbe tagliato di netto la cucuzza della capoccia!!!!!
Il motorino non ebbe altrettanta fortuna. Si piantó contro uno dei pali di sostegno del Guard Rail e si piegó in due!!!
Tornai a casa scornato e mezzo rotto: jeans strappati, "chiodo" nero di pelle (allora il chiodo era un "must"!) tutto raspato, mani e ginocchi spellati fino alla carne!
Mio padre mi disse: "Ma ti sei fatto male anche al sedere?"
Ed io: "No, perché?"
"PERCHÉ ALLORA CI PENSO IOOOOO!!!!!" urló, e si mise a ricorrermi a calci in culo intorno casa!!!!!!!!!!!!!