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Autore Topic: Parma  (Letto 5037 volte)
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« il: 08 Dicembre 2003, 17:01:35 »

In questa sezioni saranno immessi tutti i dati riguardanti Parma e Provincia.
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« Risposta #1 il: 08 Dicembre 2003, 17:52:45 »

Sicuramente la cosa più imporante partorita quà a Parma è il Convegno sulla sicurezza stradale per le due ruote.

http://www.motociclisti-incolumi.com/relazioneconventionPR.htm
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« Risposta #2 il: 08 Dicembre 2003, 17:54:00 »

Primo Articolo comparso sulla gazzetta di Parma:



Articolo GAZZETTA DI PARMA



Un'associazione si batte per eliminare i guardrail pericolosi: a Sorbolo la rappresenta Lorenzo Ferrari, in memoria del fratello Gianluca

I motociclisti vogliono che le strade siano più sicure


SORBOLO - Associazione Motociclisti Incolumi; sembra quasi una formula spiritosa, ironica. Ma non lo è; si tratta di qualcosa di molto serio. Nel luglio dell'estate scorsa un incidente stradale assurdo per certi aspetti, pur nella sua devastante gravità, toglieva la vita a Gianluca Ferrari, 17enne di Sorbolo con la passione per la moto; una passione di famiglia, dove tutti gli uomini di casa possiedono una due ruote.
Ad uccidere Gianluca, in una banale scivolata avvenuta a Boschi di Bardone, sulle colline intorno alla Cisa, fu in particolare il paletto di un guardrail, contro cui Gianluca ha picchiato violentemente la testa.

Ora il fratello, Lorenzo, ha aderito all'associazione che si batte per portare all'attenzione di tutti il problema serio degli ostacoli e dei guardrail che mietono un numero spropositato di vittime tra i motociclisti e non solo; si parla di qualcosa come 1.500 morti, per cause dipendenti dalle infrastrutture stradale, contro i 9mila deceduti in incidenti stradali.

«Da quando ho iniziato ad impegnarmi per far conoscere il problema _ racconta il giovane centauro _ ho trovato molta sensibilità tra i motociclisti; molti di questi avevano provato sulla propria pelle e su quella di qualche amico, la terribile esperienza di un incidente stradale e si rendono conto del pericolo costituito da molte strutture che per assurdo dovrebbero essere al servizio della strada».

Basta fare un giro per rendersi conto che il problema è reale; cartelloni pubblicitari a poca distanza dalla carreggiata, muretti in cemento armato a filo dell'asfalto, che in caso di uscita di strada non lasciano scampo. E poi i guardrail che diventano un terno al lotto per il malcapitato motociclista che può avere la disavventura di cadere con la moto, magari non per colpa sua; se si riesce a infilare lo spazio tra i sostegni verticali possono bastare solo alcune sbucciature e al più una qualche frattura: ma se come è capitato a Gianluca il paletto ostacola la via di fuga, i risultati sono terribili.

«Sono allo studio guardrail pensati e realizzati per proteggere anche i motociclisti _ aggiunge Lorenzo Ferrari, referente di zona per l'Associazione Motociclisti Incolumi _ e verranno presentati a metà ottobre in Francia; poi, se verranno superati i crash test, il prototipo verrà offerto alle aziende produttrici. Da parte nostra chiederemo agli enti competenti di adottare quei guardrail e quelle misure per permettere una diminuzione dell'elevatissimo numero di morti causati dalle strutture stradali».

L'associazione nazionale è stata fondata da Marco Guidarini, medico chirurgo di Siena, specialista in ortopedia e traumatologia ed in servizio presso il 118 della città toscana; proprio il presidente nazionale sarà a Sorbolo nel mese di novembre, quando si terrà un dibattito sul grave problema coinvolgendo i motociclisti della nostra provincia e quelli dei territori limitrofi. Per avere ulteriori informazioni sull'argomento, oppure per entrare in contatto con l'associazione si può visitare il sito www.motociclisti.incolumi.com.

http://www.gazzettadiparma.it/gazzetta/sito/Instweb.nsf
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« Risposta #3 il: 08 Dicembre 2003, 17:57:03 »

Articolo sempre sulla gazzetta di Parma del giorno dopo la Convention:


«Nuovi guardrail protetti per salvare i motociclisti»
Convention sulla sicurezza per le due ruote: «Le vecchie barriere sono pericolose»


«Era rispuntato il sole quel pomeriggio e con la voglia di vivere e di divertirsi che si ha a 17 anni non hai resistito e sei partito per il solito giro in moto. Ma ad un tratto, improvvisamente, una scivolata, il guardrail, e il cielo sopra di te si è spento. Non riusciremo mai a ridarti i tuoi sogni, ma cercheremo di impedire che altri ragazzi meravigliosi come te vedano spegnersi i loro». Una promessa quella di Lorenzo Ferrari, che ha scritto questa significativa lettera al fratello Gianluca, che il 24 luglio scorso ha perso la vita in un incidente stradale. Nel nostro Paese, ci sono 9mila vittime all'anno, 300 mila feriti e 20 mila disabili: dati che fanno riflettere e che hanno mosso la discussione alla sala congressi del Centro Don Gnocchi, per la prima Convention nazionale sulla «Sicurezza stradale per le due ruote Memorial Gianluca Ferrari», organizzata dall'Associazione motociclisti incolumi (Ami) con la partecipazione di numerosi addetti ai lavori: «Finalmente – spiega Marco Guidarini, presidente Ami -, siamo riusciti a coordinare le associazioni dei motociclisti con le amministrazioni dell'Emilia Romagna, per una collaborazione proficua, affinché si possano migliorare le aspettative di vita di tanti giovani e quindi ridurre quella che è considerata la prima causa di morte, fra i 14 e i 45 anni di età, che è l'incidente stradale. Una preoccupazione che è rivolta a motociclisti, automobilisti, camionisti, pedoni e animali. Noi insistiamo che vengano istituiti più circuiti per corsi di guida per chi prende la patente, nonché per un miglioramento delle infrastrutture e delle strade».
Ma oltre alla preoccupazione c'è di più: «Il guardrail costituisce oggi uno dei maggiori fattori di rischio per i motociclisti – ha continuato Guidarini -, proprio perché rappresenta un ostacolo fisso. I guardrail non protetti e di vecchia concezione, non schermati fino in fondo, sono un pericolo serio, in quanto è sufficiente un urto a 40 o 50 all'ora per determinare il decesso della persona, anche in possesso di un buon casco. L'obiettivo è quindi di limitare il guardrail là dove è necessario. La proposta che stiamo presentando è quella di un guardrail protetto, l'ultimo ritrovato in tecnologia, che garantisce sicurezza per i motociclisti».

Luigi Cicinnati, il responsabile della Divisione ricerca e sviluppo della Fracasso Spa che ha prodotto questi nuovi guardrail, aggiunge: «Dalla fase sperimentale di test superati brillantemente, siamo al punto in cui viene messo sul mercato il prodotto. E' un guardrail che verrà pertanto installato nei punti più cruciali del nostro Paese. Questo però non dipenderà solo dalla Metalmeccanica Fracasso, ma dipenderà dalla sensibilità degli enti pubblici e locali, che hanno l'incarico della progettazione della sicurezza stradale. Noi insieme ai partner del progetto abbiamo preparato questo dispositivo».

Numerosi gli interventi da parte dei rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni. Alla fine, tocca a Roberto Garrisi del Ministero delle Infrastrutture fare il punto sugli interventi in programma: «Subito dopo l'approvazione del piano nazionale per la sicurezza stradale, il Governo ha portato le prime modifiche al codice della strada. Nella seconda fase, il Ministero sta provvedendo per intervenire su quella parte che sicuramente è meno visibile ma ha un riflesso molto importante: sono state analizzate tutte le strade e tutta la rete nazionale italiana, per identificare quei punti critici, dove si è verificato il maggior numero di incidenti. Si tratta di sistemare e rendere più moderna la nostra rete stradale, per risolvere problemi strutturali e con particolare attenzione agli utenti più deboli, come ciclisti e pedoni».

Mara Varoli

http://www.gazzettadiparma.it/gazzetta/sito/articoli.nsf/dc06bba01c66e10bc125687d006717a9/b777757a1321cab6c1256dee00306ae5?OpenDocument&Highlight=2,ami

gazzetta di Parma del 01/12/03
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« Risposta #4 il: 08 Dicembre 2003, 18:00:59 »

Venerdi 24 Ottobbre Teleducato ci ha ospitati nei loro studi a una trasmissione sulla sicurezza stradale.
A breve sarà online il filmato che è stato girato a Parma e che è andato in onda su Teleducato.
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« Risposta #5 il: 08 Dicembre 2003, 22:14:18 »

Gli incidenti a Parma nel 2001 sono stati 1989 ,le vittime 68, e i feriti 2744

dati ACI.
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« Risposta #6 il: 14 Dicembre 2003, 21:43:43 »

Alla provincia di Parma è stato assegnato il contributo regionale di 25.822.844,96 euro per la realizzazione del tratto di Pedemontana tra Collecchio, Noceto e Medesano, con nuovo ponte sul Taro. Tale opera del costo complessivo di 40.438.575,20 euro, sarà realizzata con il concorso dell’Anas, la quale si è impegnata a garantire il completamento del finanziamento.
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