I dai dell'Osservatorio
Motor Show, in un convegno il bilancio della patente a punti dopo 6 mesi. I dati in regione
“Nei primi mesi di entrata in vigore della patente a punti c’è stata una forte riduzione dell’incidentalità, che poi però si è affievolita. Bisogna capire perché ciò accade”.
Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Emilia-Romagna ha concluso il convegno “La patente a punti: bilancio dopo 6 mesi”, il terzo appuntamento organizzato all’interno del Motor show di Bologna dall’Osservatorio e dal Centro Studi Promotor Internationa.
Bilancio positivo, dunque, ma da più parti si è sottolineato che la patente a punti da sola non basta e per questo occorre puntare sulla cultura della sicurezza: non solo sulle regole, ma sull’accettazione delle regole.
Dai numeri presentati da Gianpiero Di Benedetto, capo compartimento Polizia stradale dell’Emilia-Romagna, risulta che nei primi cinque mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, la Polizia stradale in regione ha accertato ben 84 mila infrazioni (nello stesso periodo dello scorso anno erano state 77712, ndr), fra le quali spiccano le 20314 contestate per eccesso di velocità, le 1442 per guida in stato di ebbrezza, le 4055 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza molte delle quali agli occupanti dei sedili posteriori e le 1354 per l’uso del telefono cellulare durante la guida. Il tutto per un ammontare complessivo di 90480 punti sottratti (580 al giorno), 26520 dei quali per il superamento di oltre 40 km/ora dei limiti di velocità e 14420 per guida in stato di ebbrezza.
Tutto questo nonostante ci sia stata una sostanziale riduzione del numero degli incidenti e della gravità delle loro conseguenze. Se i dati nazionali, rilevati dalla Polizia stradale e dai Carabinieri dal 1 luglio al 30 novembre, parlano di una riduzione del fenomeno infortunistico pari al 20%, sulla rete autostradale della regione, cheha uno sviluppo di 633 chilometri, la riduzione è stata ancor più significativa: il numero degli incidenti è, infatti, calato del 25% e quello dei morti e dei feriti del 28%. Ci sono stati cioè 1505 incidenti in meno (da 5.895 a 4.390), mentre le vittime sono scese da 107 a 76 ed i feriti da 4382 a 3148.
La diminuzione degli incidenti, come ha sottolineato Emanuela Bergamini Vezzali si traduce anche in un notevole risparmio della sanità: l’Istituto superiore di sanità ha infatti calcolato che, se si paragona il periodo luglio-agosto 2003 al 2002, il risparmio potrebbe attestarsi a quasi 300 milioni di euro. E tutto ciò che si risparmia in questo settore potrebbe essere investito in sicurezza.
Nel convegno si è anche parlato del patentino per le due ruote e della necessità che non ci siano ritardi nella sua entrata in vigore.
http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/BreviUfficioStampa/2003/dic/12patente.htm