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Un pensiero triste
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Forum Motociclisti Inc...olumi
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Autore Topic: Un pensiero triste  (Letto 5670 volte)
eny
Mo ci Penso
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La Eny, con la testa, con il cuore, con la moto...

eny_suzuki500@hotmail.it
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« il: 24 Luglio 2006, 15:36:21 »

Buongiorno a tutti i forumisti,
sono una giovane motociclista il cui massimo incidente è stato tirarsi "la bambina" su una caviglia (quant'è brutto fare manovra da ferma sullo sterrato e con le gambe corte...), ma non sono qui per dividere con voi una mia esperienza diretta...

Nelle ultime due settimane ho affrontato psicologicamente due terribili incidenti, con coinvolti 2 motociclisti e un passeggero... due incidenti molto diversi, ma che vorrei poter condividere con voi per dire BASTA, BASTA, BASTA.

Nel primo sono stati coinvolti due irresponsabili, che conosco di vista, che pensando probabilmente di essere eterni hanno impostato un sorpasso in curva.
Devo precisare che la visibilità in uscita da quella curva attrae il sorpasso in quanto è una curva a destra che immette su una salita rettilinea completamente sgombra dagli alberi, per cui si vede benissimo fino in cima, o quasi... infatti non hanno visto che due macchine avanti a loro ce n'era una con la freccia in procunto di svoltare sul piazzale che si trova in esterno curva...
Al passeggero è andata bene, qualche botta e un grande spavento; il motociclista è in coma farmacologico e probabilemente dovranno amputargli un piede e un braccio...

Nel secondo purtroppo ha perso la vita un ragazzo di 34 anni, che conoscevo, padre di due figlie piccole, che se ne stava andando per la sua strada (dai rilevamenti l'urto è avvenuto a meno di 40 all'ora, in pieno rettilineo, in centro paese) quando un'auto che arrivava dall'altro lato ha "deciso" di tagliargli la strada per entrare in un cortile...
E' caduto malamente e si è rotto l'osso del collo.

Inutile dire che sono due settimane che la mia piccolina non esce dal garage.  embarassed

Se non siamo noi ad essere folli (personalmente è più facile che mi diano una multa per eccesso di velocità in macchina piuttosto che in moto), sono gli automobilisti ad essere completamente rintronati nei loro suv o nelle loro macchinone (e quando capiscono che sei una ragazza in moto apriti cielo: si piazzano a 2 cm dalla tua ruota o ti sorpassano facendoti pelo e contropelo...).

Non ho risposte o soluzioni, però vorrei fare una riflessione: ci preoccupiamo tanto di mettere le marmitte in carbonio e il casco fashion "a scodella"... non potremmo farci tutti un po' più furbi (e magari caricarci qualche automobilista incivile dietro per fargli fare un "tour alla scoperta dei 100 modi per farsi ammazzare da un automobilista disattento"...) e mettere la "spinale" obbligatoria come il casco (e quello metterlo integrale d'obbligo)?

ps. il mio casco integrale con le aerografie di batman non mi fa sentire la mancanza della scodella... anzi, io mi trovo molto sexy!  grin

Ciao a tutti

Eny
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Eny

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« Risposta #1 il: 24 Luglio 2006, 19:39:55 »

e mettere la "spinale" obbligatoria come il casco (e quello metterlo integrale d'obbligo)?

Ciao Elena, sinceramente è quelllo che penso ogni volta che vedo qualche biker che per difendersi dal caldo, va con il casco integrale e basta. Cioè il resto dell'abbigliamento è t-shirt, braghette corte e sarpe da tennis.

Però un biker che fa un incidente con quell'abbigliamento non reca danni ulteriori ad altri rispetto lo stesso incidente fatto con l'abbigliamento adeguato. Tradotto in altri termini = affari suoi.

Almeno questa sarebbe la motivazione di chi è contrario a tale imposizione. Secondo me ci potrebbe essere una soluzione di mezzo (ma in Italia non verrebbe applicata correttamente, vedi i corsi per recuperare i punti della patente = pagli e te li ridanno, il corso è una formalità).

La mia idea è: se vuoi una deroga all'obbligo dell'abbigliamento corretto, devi fare dei corsi dove vengono proiettate simulazioni d'incidenti con o senza abbigliamento adeguato. Ma questa è pura utopia.

Ho in mente per i miei figli, quando mi chiederanno il motorino (ora il più grande ha 8 anni), di obbligarli a prestare servizio di assistenza ai malati di ortopedia. Mi auguro che per allora dovrò cambiare strategia, perchè non troveranno bikers in ortopedia, ma per adesso le medie di bikers ricoverati lì sono alte.
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« Risposta #2 il: 25 Luglio 2006, 09:07:43 »

Ciao Elena,
Proprio domenica un ragazzo del mio gruppo è caduto, fortunatamente atterrando sull'erba non si è fatto nulla, a parte lo spavento e la botta.
Cmnq tutti questi incidenti fanno pensare...io ho fatto per anni la passeggera, ora sto prendendo la patente e sono in attesa della moto.
La passione per le due ruote fa superare tutti questi momenti tristi, però tutti sappiamo che prima o dopo potrebbe accaderci qualcosa, purtroppo su due ruote è sempre molto più facile.
I fattori di rischio sono innumerevoli, noi possiamo controllarli solo alcuni: possiamo metterci la prudenza, la max attenzione, poi però circoliamo su strade piene di buche, guard-rail e automobilisti scatenati ed incivili...Infine non mancano i bikers a cui non farebbe male qualche neurone in più.
Ai ragazzi del mio moto club abbiamo fatto vedere tutti gli articoli degli incidenti dell'ultimo anno, come monito, per cercare di tenere alto il loro stato di allerta.
Non sarebbe male rendere d'obbligo il casco integrale e la tartaruga...considerando che si può cadere anche da fermi e giocarsi la colonna vertebrale.
Ognuno di noi deve cercare di promuovere una maggiore sicurezza...anche a costo di apparire noioso.Teniamoci in contatto!
Stefi///
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La moto non tradisce mai...è il pilota che può sbagliare.
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« Risposta #3 il: 25 Luglio 2006, 17:09:50 »

ciao io sono marco
anche io vorrei un mondo senza incidenti e sofferenza, ma credo anzi sono sicuro che e' pura utopia, specie x noi motociclisti...
certo persone che conosci e che cascano davanti ai tuoi occhi lasciano il segno..
nel caso dei tuoi conoscenti irresponsabili,posso dire come ho gia' scritto in un altra discussione,
che nn serve fare gli scemi sempre,purteoppo a volte paga e a caro prezzo chi lo fa' una volta..
x l' altro ragazzo che ha perso la vita,mi dispiace da morire,
certo il paraschiena aiuta, ma nn basta purtroppo....
lui da come scrivi ha rotto il collo, nn ci sono ripari x quel punto del corpo,
il collo poi si puo' rompere ,cosi' come la schiena ,in svariati modi...
compressione, torsione , estensione,impatto ecc..
il paraschiena protegge solo nell'impatto,certo e' gia' qualcosa ma nn basta....
bisogna avere prudenza e a volte nn basta pure quella...
AUTOMOBILISTI:
apparteniamo tutti a quella categoria,mi fa' specie che i piu' insofferenti e agguerriti nel traffico cittadino siano gli automobilisti di un certa eta'...
chissa dove hanno premura di andare...
poi ho visto vecchi ai quali hanno revocato la patente x mancanza di requisiti fisici e puntualmente si son comprati un ape...
sono le leggi che vanno cambiate a parer mio,
nn puo' un ragazzo di 30 anni prendere l' autostrada fuori mano,
bevuto o no chi gli ha dato la patente?
certo spinale , casco integrale obbligatori darebbero un bella mano...
la tua moto ritirala fuori e goditela,tanto le cose nn saranno diverse ora che prima della vista di quegli incidenti,
anzi no,sarai piu' prudente
x ill tuo casco da batman ti rispondo che, ogni scarrafone e' bello a mamma sua...
cmq lo userei pure io al posto di una scodella
un saluto
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« Risposta #4 il: 19 Luglio 2007, 21:21:27 »

Attenzione,perche' certe vernici cambiano la chimica del casco:per aerografare bisogna assicurarsi che vengano usate vernici idonee.Chi ne sa di piu?

http://campagnasalvavitaprocascointegrale.blogspot.com/
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Mo ci Penso
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« Risposta #5 il: 01 Agosto 2007, 20:49:51 »

Ciao  a tutti.
Purtroppo in italia la mentalità del motociclista medio è: moto strabormardata con carene ressing per sembrare meglio Valentino (& Co.), casco da millemila euro in quanto replica di qualcuno, e basta.

Ogni domenica si vedono centinaia di centauri in giro con la magliettina, i pantaloncini e gli infradito cavalcare ogni genere di moto e fregarsene dei minimi standard di sicurezza. Forse ignorano che i piloti spesso si fanno poco o nulla anche grazie ai capi tecnici che indossano; oppure si credono immortali solo perchè vanno in moto. Mi ricordo ai bei tempi di quando ero membro un pò più attivo dell'associazione le facce dei motociclisti che ai motoraduni vedevano il nostro stand; tutti ad evitarci perchè parlare di sicurezza è troppo inpegnativo (c'era anche  chi si toccava per scaramanzia...)
In ogni modo bisognerebbe educare i motociclisti partendo dalle scuole superiori dove già i ragazzi ne combinano di tutti i colori; dopotutto potrebbero essere loro i motociclisti di domani.

Qualche giorno fa un negoziante che sta cercando di vendere il MotoAirbag mi ha detto che è più facile piazzare uno scarico ressing da mille euro piuttosto che un capo prettamente di sicurezza da trecento.

Ritengo che la battaglia sarà molto dura...
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« Risposta #6 il: 05 Agosto 2007, 16:25:58 »

La strada è dura ma noi lo siamo ancora di più.

Ti assicuro che senza fretta e con la giusta dedizione i risultati ci sono, e si vedono. Non è necessario fare cose sconvolgenti, basta parlare con chi ti è vicino, semplicemente per rompere il "tabù" sulla sicurezza in moto, che come dici tanti evitano solo per la paura di sentirne parlare.

Rotto il tabù vedrai che diventa tutto più facile. Chiaramente i teen-agers sono i più difficili da questo punto di vista, ma come dicono a Trento: "dall e dall, se sfasc' pur' o' metall"... smiley

Ciao
a.
Loggato

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