Forum Motociclisti Inc...olumi
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23 Novembre 2024, 18:02:18
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il: 01 Giugno 2014, 17:27:30
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Iniziato da zanzara - Ultimo post da zanzara
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http://www.comunecagliarinews.it/news.php?pagina=11583Domani in Piazza San Benedetto parte “Clear the Way” Autore: Giuseppe Amisani, giuseppe.amisani@comune.cagliari.it30 maggio 2014, 14:40 https://www.youtube.com/watch?v=-4qzfkNpZjU&feature=player_embeddedUna task force formata da operatori di Polizia Municipale, CTM e Parkar opererà per agevolare la circolazione e il trasporto urbano. L'intento non è certo quello di fare cassa o di puntare tutto sulla repressione, anche se, in caso di necessità, qualche contravvenzione sarà inevitabile, ma l'obiettivo dichiarato di “Clear the Way” è quello di liberare le zone più congestionate di Cagliari per favorire la mobilità soprattutto dei mezzi pubblici. Spesso, infatti, capita che a causa di alcune abitudini sbagliate degli automobilisti, come quella di parcheggiare in seconda fila o di occupare corsie preferenziale e fermate destinate agli autobus di linea, creino più di un fastidio alla circolazione dei mezzi pubblici con il conseguente rallentamento anche del traffico privato. La descrizione delle forze messe in campo e gli obiettivi specifici sono stati illustrati nel corso di una apposita conferenza stampa convocata dall'Assessore al Traffico del Comune di Cagliari, Mauro Coni che è stato affiancato dal presidente della Commissione Consiliare Viabilità e Traffico Guido Portoghese. “Per prima cosa – ha spiegato l'Assessore Coni – ci interessa informare i cittadini perché vogliamo che provino a cambiare abitudini. Abbiamo avuto un grande successo, in questo senso, con il discorso degli autovelox perché preannunciando dove e quando li avremmo attivati, la circolazione e la sicurezza stradale ne hanno avuto giovamento”. Solo chi si ostinerà a violare il codice della strada verrà sanzionato ma, a questo punto, non potrà dire di non essere stato avvisato. La prima squadra al lavoro, che sarà formata da tre agenti della Polizia Municipale, tre Ausiliari del Traffico di CTM e dieci Ausiliari della sosta di Parkar, prenderà servizio domani, sabato 31 maggio, nella zona del Mercato di San Benedetto e nelle aree limitrofe dalle 8 alle 10 e dalle 12 alle 13, nelle ore di maggior concentrazione del traffico. “Non dimentichiamo – ha aggiunto Guido Portoghese – che si tratta anche di un discorso di sicurezza perché molto spesso gli incidenti, che possono avere anche dei risvolti penali per i proprietari delle auto in sosta, sono causati dalla cattiva visibilità che si crea a causa dei mezzi parcheggiati in zone vietate”. Per “pulire” le strade dalle auto diventate troppo invadenti, si è puntato su “Clean the Way” che in via sperimentale andrà avanti per dodici mesi. Con frequenza settimanale, il team impegnato nei controlli stilerà appositi report per fare il punto sulla situazione e capire quali sono le zone di maggiore criticità. Ovviamente con compiti diversi perché “i componenti della Polizia Municipale – la precisazione del direttore generale di CTM S.p.A. - hanno competenza su tutto quello che riguarda il Codice della Strada, mentre gli Ausiliari del Traffico si concentreranno sulle corsie preferenziali e sulle fermate dei bus e gli Ausiliari della Sosta di Parkar dovranno tenere sotto osservazione le strisce blu”. Il tutto in un ottica di stretta collaborazione che porti ad un traffico più fluido e ad una circolazione più sicura. “Anche perché – la conferma di Tilocca, il sanzionamento è l'ultimo dei nostri obiettivi. Ci interessa prima di tutto prevenire e informare, ma se si dovesse rendere necessario partiranno anche le contravvenzioni per eventuali infrazioni su corsie preferenziali o per soste in doppia fila”. La scelta di partire da San Benedetto non è stata certo casuale perché la concentrazione di traffico, soprattutto il sabato mattina, è ai massimi livelli, ma il progetto si allargherà anche ad altre zone della città per arrivare, dopo un anno di sperimentazione, ai primi bilanci che potrebbero autorizzare l'Assessorato ai Trasporti a procedere con l'iniziativa, almeno fino a quando le cattive abitudini degli automobilisti non saranno cambiate.
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il: 11 Aprile 2014, 16:33:26
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Iniziato da zanzara - Ultimo post da zanzara
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L' anno 2013 è stato disastroso per quanto riguarda gli incidenti stradali in Sardegna: nonostante essendo un' isola non ci sia traffico passante da altre regioni verso altre regioni, non ci sia nebbia e le nevicate interessino poche trade e per pochissimo tempo ci sono stati ben 108 decessi. Il 2014 è iniziato malissimo, ad oggi si contano già 21 morti. Nelle altre regioni i morti calano, in Sardegna invece sono aumentati rispetto all' anno precedente, riuscendo a fare peggio anche degli anni 2010 e 2011 in cui i decessi sono stati 106, un valore senz' altro inconcepibile per i volumi di traffico e le condizioni meteo della Sardegna. Il traffico negli ultimi anni non è certo aumentato, anzi è diminuito perché a causa della crisi tanti hanno perso il lavoro e quindi non effettuano più lo spostamento quotidiano casa/lavoro ne le uscite nel tempo libero non avendo soldi. Il consumo dell' alcool e degli stupefacenti alla guida rappresenta un problema sempre maggiore e i dati forniti da Polizia e Carabinieri sono allarmanti, nonostante i controlli che le poche pattuglie riescono a fare ancora troppa gente risulta positiva; se anni fa il bere era una cosa che riguardava solo i conducenti maschi col tempo è diventata una cattiva abitudine anche di troppe donne. Preoccupante è anche l' aumento dei conducenti che circolano senza copertura assicurativa, per poi spesso scappare a seguito di incidente. Nel primo mese e mezzo dell' anno nella sola provincia di Cagliari la Polstrada ha fermato e sequestrato ben 124 veicoli sprovvisti di assicurazione.
Lascia perplessi il silenzio di questo Governo Regionale nei confronti della prospettata chiusura oltre che del posto di Polizia Ferroviaria di Macomer, che garantisce la sicurezza degli utilizzatori del mezzo pubblico, di ben tre distaccamenti della Polizia Stradale: Fonni, Ottana e Siniscola, degli avamposti in zone caratterizzate da strade pericolose nelle quali l' abitudine del bere e guidare è ancora troppo radicata.
Oltre alla repressione dei comportamenti pericolosi alla guida per diminuire il numero degli incidenti è necessario migliorare le infrastrutture stradali, in particolar modo i guard rail, in quanto a differenza delle altre Regioni che già da 10 anni stanno montando delle barriere con delle protezioni inferiori che impediscono ai motociclisti ed ai ciclisti di impattare col il paletto (letale già a 30 km/h) in Sardegna si continuano a montare delle barriere di concezione anni '50. Negli ultimi anni sono morti decine di motociclisti, anche a seguito di banali cadute a basse velocità a seguito dell' urto con i paletti del guardrail. Solo la Provincia di Olbia si sta muovendo nel verso giusto istallando i guardrail sicuri in parte della Soprelevata di Olbia. Si chiede pertanto alla Vostra amministrazione di prender esempio dalle altre Regioni e Province promulgando una Legge Regionale che imponga il montaggio di queste protezioni per le nuove istallazioni di barriere.
Tantissimo nella riduzione degli incidenti può fare la Regione creando delle alternative alla mobilità privata mandando avanti i progetti esistenti sullo sviluppo della mobilità ciclistica, con grande attenzione che non vengano utilizzati per altre opere stradali, sia facendo funzionare le infrastrutture su ferro già esistenti. La Vostra Amministrazione parte avvantaggiata dal punto di vista infrastrutturale ereditando, soprattutto dalla Giunta Soru una ferrovia suburbana/regionale che ha subito importanti migliorie: il raddoppio dei binari da Decimomannu fino a San Gavino e la realizzazione di 4 nuove fermate: Cagliari Santa Gilla, Elmas Aeroporto, Assemini Carmine e Santa Lucia. Nonostante i miglioramenti infrastrutturali sotto l' amministrazione precedente non sono aumentati i treni, ma sono stati ridotti. E' passato già quasi un anno rispetto all’ inaugurazione della fermata dell’ aeroporto e i passeggeri trasportati sono in costante aumento. I “buchi” nell’ orario anche di 45 minuti stanno purtoppo frenando questa crescita. Già dal giugno 2009 con l’ apertura delle fermate di Santa Gilla, Assemini Carmine e Santa Lucia si era istituito un servizio suburbano con un treno ogni ’30 minuti. Nonostante fosse esercitato con treni nuovissimi, con tutti i confort e con tempi di percorrenza dimezzati rispetto alla linea 9 CTM questi treni viaggiavano quasi vuoti e la gente continuava a muoversi in pullman e in macchina. Le ragioni del fallimento del servizio sono 2: la prima è la mancanza di integrazione tariffaria per la quale le persone sono tutt’ oggi costrette a fare un abbonamento per il CTM e uno per il treno e per i viaggiatori occasionali quella di dover pagare 2 biglietti; la seconda è che un servizio suburbano/metropolitano per essere appetibile deve essere frequente. Una frequenza di 5 o di 10 minuti, che garantirebbe un ottimo servizio purtroppo non è possibile perché non ci sarebbe lo spazio per i treni a maggior percorrenza, una frequenza di 15 o 20 minuti invece sarebbe possibile e , unita al biglietto unico, renderebbe il servizio appetibile e a differenza di quella di 30 minuti, già sperimentata con pessimi risultati, potrebbe convincere tante persone a lasciar a casa l’ auto, sia per gli spostamenti da e verso Cagliari, sia tra i 3 comuni attraversati. Questo servizio suburbano così frequente permetterebbe anche di fare quello che in tantissime città si è fatto con ottimi risultati: togliere le fermate intermedie ai treni regionali (verso San Gavino/Oristano e Iglesias/Carbonia) i quali guadagnando più di 5 minuti riuscirebbero a intercettare fasce di utenza ancora maggiori. Vi segnaliamo inoltre che Trenitalia ha da tempo preparato un orario cadenzato che in entrambi i sensi prevede ogni ora un treno Cagliari Oristano che ferma nelle principali stazioni, intercalato alla mezz’ ora da un treno cagliari San Gavino che ferma in tutte le stazioni tra Decimo e San Gavino. La fermata di Cagliari Santa Gilla, come è stato detto dal Presidente della Commissione Comunale per la viabilità di Cagliari Guido Portoghese ha un grande bacino di utenza (soprattutto da quando è stata aperta la sede dell’ Unione Sarda e il cinema multisala), Vi proponiamo di far allungare il percorso della linea CTM 10 facendola transitare davanti alla suddetta fermata.
La metropolitana leggera, che dopo un anno di ritardi da maggio si spera arriverà fino al Policlinico ha registrato un notevole aumento dei passeggeri, ma gli orari di servizio continuano ad essere gli stessi di 4 anni fa, quando l’ utenza era la metà. La domenica addirittura l' ultimo tram parte da piazza Repubblica alle 20:40. Eliminando l' inutile doppione del bus ARST che impiegando circa il triplo del tempo del treno collega piazza Matteotti all' aeroporto si avrebbero a disposizione dei finanziamenti da lasciare all' ARST per potenziare la linea metropolitana, per la quale frequentazione sarebbe necessario un orario di apertura dalle 5:00 del mattino fino all' 1:20 di notte tutti i giorni, in attesa di finanziamenti per avere un' apertura per l' intera notte al venerdì e al sabato.
Un' altro flusso di persone mai considerato è quello tra Flumini, Quartu e l' Aeroporto, passando da Selargius, Quartucciu e Monserrato. Per raggiungere l' aeroporto da questi comuni coi mezzi pubblici si è costretti a raggiungere piazza Matteotti, con tempi di percorrenza che arrivano anche ad un ora, contro i 10/15 minuti impiegati in auto. E' quindi ovvio che i residenti o i turisti usino l' auto o si facciano accompagnare all' aeroporto. Una linea di autobus CTM da Flumini all' aeroporto passante per i sopraccitati comuni ricalcando il percorso dell' ex linea 2Q e poi del QS/A fino alla SS554 con una frequenza di 30 minuti sarebbe competitiva con l' auto e riuscirebbe a ridurre sia il traffico da e per l' aeroporto che il traffico tra le fermate intermedie, difatti i bus 2Q non viaggiavano certo vuoti.
Oltre i benefici per la sicurezza e l' ambiente questi miglioramenti aiuterebbero anche lo sviluppo del turismo.
AMI Associazione Motociclisti Incolumi Onlus
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il: 10 Ottobre 2013, 18:24:29
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Iniziato da Pirata66 (Baldo) - Ultimo post da Pirata66 (Baldo)
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Da quanto tempo che non venivo più qui, per molti motivi, ma non vi ho dimenticati, anzi. Di cose ne sono accadute, e non tutte piacevoli, ma dato che la vita va avanti, e che in Italia non migliora nulla, perché non riallacciare i contatti? Per chi non mi conosce, ed è giustificato, mi chiamo Baldo, scrivo dalla Sicilia e sono iscritto all'AMI (come forum ) dal .. .. 2005? Ho anche avuto la tessera, ma poi ho abbandonato perché non potevo più fare tante cose. Nel paese dove vivo ho provato a crearmi un gruppo, in modo da affiancarmi meglio con i ragazzi dell'AMI quando sarei stato in grado di tornare attivo, ma più che omertosi la gente qui è sorda ed insensibile, non nel senso lato ma non ama esporsi anzi è come se attenda ancora il "messia" o chi toglie loro le patate dal fuoco. Così le cose non vanno, ed è deleterio lamentarsi con gli intimi, ma non esporsi in prima fila per difendere i propri diritti. Non sono di certo uno che tira la pietra e nasconde la mano, anzi al contrario son pronto all'azione ma che sia intelligente, mirata e civile. Ben ritrovati a chi si ricorda di me, e felice di far la vostra conoscenza a chi vado a conoscere ora di nuovo.
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il: 05 Ottobre 2013, 20:51:12
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Iniziato da zanzara - Ultimo post da zanzara
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il: 26 Giugno 2013, 11:17:09
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Iniziato da MadMax - Ultimo post da MadMax
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il: 01 Marzo 2013, 13:25:00
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Iniziato da MadMax - Ultimo post da MadMax
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tratto da http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2013/02/28/strade-pericolose-in-caso-di-incidente-deve-risarcire-il-gestore/?ref=HRSN-3Strade pericolose: in caso di incidente deve risarcire il gestore di Erika TomasicchioGiro di vite della corte di Cassazione contro gli enti di gestione delle strade: sono tenuti a evitare insidie e rischi occulti per gli automobilisti. E a rispondere dei danni per sinistri dovuti a loro negligenze. Commette reato il conducente che fermato, ‘rimanda’ l’etilometro: niente scuse, va eseguito al momento Se una strada è poco sicura per gli automobilisti, spesso è la società di gestione a dover rispondere dei danni. Se in superstrada un guardrail difettoso cede all’impatto con un’auto causando un incidente mortale il responsabile della manutenzione stradale sarà considerato colpevole di omicidio colposo. L’ha stabilito la Corte di Cassazione in una recente pronuncia, la sentenza 48216/2012. Emerge così orientamento degli ermellini, meno permissivo rispetto alle negligenze degli enti proprietari. Le società sono custodi delle strade, e devono garantirne la sicurezza: lo stesso vale per ruote o altri oggetti abbandonati sull’asfalto che provocano infortuni. Se una distrazione costa cara. L’episodio del guardrail risale al 2003, ma la sentenza della Cassazione è intervenuta a far giustizia a fine 2012: una Toyota Celica dopo un brutto testacoda era finita contro le barriere, che hanno resistito poco all’urto. Mancavano infatti i bulloni di raccordo fra le lame. La lamiera staccandosi era entrata nel veicolo causando la morte del conducente che altrimenti si sarebbe potuto salvare. Quindici giorni prima il tratto di strada era stato ispezionato dal responsabile della manutenzione il quale, dopo un controllo approssimativo, non aveva ritenuto necessario alcun intervento. A distanza di anni il reato è prescritto, ma la Cassazione ha condannato comunque il funzionario a risarcire i danni ai parenti della vittima. Il gestore deve prevenire le insidie. Lo stesso proposito sanzionatorio dei giudici di piazza Cavour verso gli enti stradali emerge da diverse decisioni recenti: il gestore autostradale è stato ritenuto responsabile, ad esempio, per non aver rimosso al meglio un copertone perso da un tir sulla Savona-Genova. La ruota era stata solo accantonata a bordo carreggiata, provocando un incidente a un autocarro tre ore dopo la segnalazione (sent. 783/2013). L’ente che amministra la strada è tenuto a evitare qualsiasi «insidia o pericolo occulto», cioè un rischio invisibile e imprevedibile. La Cassazione l’ha ribadito condannando l’Anas (sent.907/2013) per un sinistro accaduto a un ragazzo di 19 anni: in seguito all’urto con un guardrail (un altro) sganciato e malridotto, il giovane aveva perduto le gambe per l’ingresso della lamiera nell’auto. Per la Suprema Corte, dunque, l’ente proprietario risponde sempre come custode della strada (sent.2094/2013), eccetto se il rischio è stato provocato dagli utenti della strada o è s’è verificato con così poco anticipo da non poter esser messo in sicurezza per tempo. Chi rifiuta l’etilometro commette reato. Sempre in materia di infortuni stradali, gli ermellini hanno di recente chiarito (sent. 5909/2013) che il conducente fermato dalla polizia stradale, il quale si rifiuti di sottoporsi subito ad alcoltest, commette reato. Anche in caso di successivo ripensamento a distanza di un’ora. L’etilometro va eseguito al momento: così è stato condannato a 4 mesi di arresto con sospensione della patente per un anno un automobilista che, in seguito a un incidente fuori da un centro commerciale, si era sottratto all’esame alcolemico, con la scusa di un attacco di panico. Paga 10 euro per evitare la multa, non è corruzione. Fa discutere invece, il caso di un uomo fermato che aveva offerto 10 euro ad alcuni agenti della polizia stradale per convincerli a non multarlo per aver commesso un’infrazione al codice della strada. La Suprema Corte l’ha assolto (15 febbraio 2013, sentenza 7505) perché la cifra «palesemente irrisoria» secondo gli ermellini non può essere considerata tentativo di corruzione, ma al massimo oltraggio ai pubblici ufficiali, nonostante l’insistenza dell’automobilista verso i due poliziotti per convincerli ad accettare il denaro.
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il: 25 Gennaio 2013, 15:29:46
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Iniziato da steprombs - Ultimo post da Ldx
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Al di là delle considerazioni qualitative, peraltro già evidenti anche ad occhi non esperti semplicemente guardando i video che ha segnalato Lorenzo, il problema può essere affrontato seriamente solo in termini quantitativi. In altre parole, se non vogliamo solo parlarci addosso in modo inconcludente, è necessario ricorrere a sistemi che dimostrino in modo oggettivo l'efficacia di tali dispositivi. Tali sistemi sono i crash test, nei quali il parametro chiave misurato è l' Head Injury Criterion ( HIC: http://en.wikipedia.org/wiki/Head_injury_criterion), ovvero la misura della severità delle conseguenze dell' impatto contro l'ostacolo nei confronti del nostro organo più delicato ed importante: la testa ed il collo. Per capirci, un dispositivo tipo air-bag per automobili, per essere omologato, deve garantire che l'HIC in condizioni di impatto "standard" non sia superiore al valore di 700. Le migliori automobili sul mercato, dal punto di vista della sicurezza, garantiscono HIC tra 300 e 500-600. Con i crash test con manichino effettuati su guard-rail continuo salva-motociclisti, ad esempio del tipo prodotto dalla spagnola Hiasa-Gonvarri (quella dei video segnalati da Lorenzo, per capirci), si sono ottenuti HIC variabili tra 93 e 178 a seconda del punto di impatto. Valori più bassi (cioè migliori) addirittura rispetto ad impatti in automobili con aribag. Guardando il secondo filmato segnalato da Lorenzo, quello che mostra un impatto contro il paletto "nudo", si vede come tutta l'energia cinetica del manichino si scarica completamente sul proprio "corpo", procurando lesioni gravissime e mortali; si capisce bene come l'eventuale presenza di una imbottitura attorno al paletto non migliorerebbe la situazione, in quanto la velocità di decelerazione e la sua dinamica rimarrebbero pressochè immutate. Naturalmente, se il dispositivo ProMBS verrà sottoposto a crash test con manichino e dovesse restituire risultati di HIC almeno lontanamente paragonabili a quelli di un guard-rail continuo, vorrà dire che ci siamo sbagliati di grosso e cambieremo immediatamente idea. Ma fino a quel momento continueremo a considerare l'installazione di tali dispositivi un illusorio ed inutile spreco di denaro. Ciao Aldo
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il: 24 Gennaio 2013, 17:49:02
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Iniziato da steprombs - Ultimo post da §*I have a dream*§
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Ciao Stefano, leggo e rispondo ora al tuo messaggio. Purtroppo basarsi su un articolo di giornale per dire che il ProMBS ha salvato la vita di due persone è come credere a tutti gli articoli che appaiono quotidianamente sul giornale che dicono "morto a causa della velocità". Bisognerebbe avere una ricostruzione precisa della dinamica e delle forze in gioco per poter determinare se sia stato o meno il ProMBS a salvare la vita ai due ragazzi. Ciò non toglie che SICURAMENTE sarà andata cosi(il ProMBS li ha salvati), e che SICURAMENTE avere un ProMBS è meglio che non averlo. Ora, AMI non promuove questa soluzione poichè crede che avere un casco a scodella non equivalga all'avere un casco integrale omologato. Avere un casco a scodella forse in un qualche caso salva la vita, ma avere un casco integrale omologato sicuramente garantisce una protezione migliore. Siccome è un dato di fatto che le protezioni continue siano migliori, AMI crede che i pochi soldi che le amministrazioni mettono a disposizione per questo genere di protezioni debbano essere spesi per le protezioni continue e non per quelle puntuali come il ProMBS. Meglio proteggere bene poche curve che proteggerne male di più. Questa è la linea di AMI. Giusto perchè sia chiara la differenza tra una soluzione puntuale e una continua: http://www.youtube.com/watch?v=knqDWKDmI0w a 25 km/h http://www.youtube.com/watch?v=4tSVfyjzBTU a 25 km/h soluzione puntuale - a 60 km/h soluzione continua http://www.youtube.com/watch?v=Tugl0UBEG2o a 60 km/h penso che la differenza sia evidente a chiunque. Buon lavoro, Lorenzo.
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il: 23 Ottobre 2012, 09:20:13
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Iniziato da steprombs - Ultimo post da steprombs
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Ciao Aldo grazie per aver rispoto. ProMBS è molto meno efficace di un guardrail doppio ed è molto più efficace di un palo nudo... Come in tutto c'è sempre molto di più e molto di meno, ciò non toglie che sono state salvate due vite e ancora si punta il dito sul fatto che ci sono cose migliori. Per correttezza il ProMBS dovrebbe essere citato tra i sistemi che aiutano a salvare la vita ai motociclisti, come i fatti accertano, giudicare a priori per motivi diversi e sconosciuti invece non è dare informazione ai motociclisti ma fare "censura" e non dare il giusto rilievo a questa idea/prodotto, come fate per tutte le atre. Sono comunque stupito che di fronte a DUE MOTOCICLISTI SALVATI anzichè applaudire il ProMBS e chi l'ha installato, siete a dire "questo prodotto sì e questo no.." Ciò che uccide non è solo da decelerazione, è una sommatoria di fatti che portano, già a 20 Km/h la morte se contro un palo di sostegno dei guard rail. Certo è meglio non andarci contro un palo, ma di fatto purtroppo è accaduto e di gente al Bike expo a Verona senza una gamba o senza un fratello/figlio/fidanzato ne ho incontrati tante e troppi. Per diritto di cronaca, visto che l'Ami ha partecipato e promosso per decenni campagne contro la "ghigliottina", manifestazioni, contestazioni, sensibilizzazione e tanto altro, dovrebbe portare all'attenzione che due amici motociclisti sono stati salvati da morte sicura contro un paletto grazie al ProMBS, tant'è vero che nel mio messaggio ho scritto "per chi vuole posso mandare il pdf dell'articolo.." e NESSUNO dell'Ami, non ha chiamato, scritto, chiesto, interesse 0; senza polemica, è una constatazione che nessuno inoppugnabile. Questi i FATTI, nulla di più e nulla di meno e sarebbe dovere "super partes" di chi gestisce questo sito di informare i motociclisti associati e non. Comuqnue, io vado avanti a proporre e fornire il ProMBS e che l'Ami giudichi bene o male la mia idea poco importa, a questo punto, impegno la mia Energia nel dare la possibilità di salvare qualche altro amico motociclista. Buone cose a tutti! Stefano lamps-lamps
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