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Provincia di Verona - mozione per guard-rail salva motociclisti

Da L'Arena di Verona del 26 Luglio 2007:

Sono circa 1.500 all'anno i motociclisti italiani che perdono la vita urtando contro i guard-rail. A Verona dall’inizio dell’anno sono già 23 le vittime di incidenti stradali sulle due ruote. Il nemico mortale è il guard-rail, la barriera metallica protettiva ai lati delle strade, che protegge gli automobilisti, ma che spesso si trasforma in lama mutilante per chi scivola sull’asfalto.

Nel nostro Paese l’omologazione delle barriere rispetta la vecchia normativa europea, che non prevede alcun test di impatto per il motociclista. In Spagna, Francia e Germania il problema è stato risolto utilizzando lamiere lisce fino a terra e rivestendo i supporti verticali dei guardrail con materiale sintetico, o parti riciclate di vecchi pneumatici, ma qui l’operazione è permessa solamente a titolo sperimentale. Considerando che la Provincia di Verona è proprietaria di oltre 1.400 chilometri di strade, il presidente della sesta commissione consiliare, Marco Luciani (An), presenta una mozione al Consiglio con cui s’inserisce tra i progetti per rendere il livello delle strade sempre più sicuro anche la sperimentazione "salva motociclisti". Supportato dall’avvocato Michele Croce e da Michele Fabbris del comitato "Strade sicure per i motociclisti", mostra gli effetti di un crash test effettuato nella città castigliana di Valladolid in cui si evidenzia la diversità d’impatto fra vecchie nuove barriere. «Gli incidenti in moto rappresentano un costo sociale enorme ed una tragedia evitabile», spiega Luciani. «Nel programma triennale delle opere pubbliche sono previste nuove installazioni di barriere metalliche per 800mila nel 2008 e 1 milione di euro per il 2009, oltre a manutenzioni per 270 mila e 290mila euro. Chiediamo che nel triennio la Provincia s'impegni ad adottare tutti gli accorgimenti tecnici necessari a limitare al minimo i possibili danni causati ai motociclisti dall'impatto con le barriere. Ad esempio, con collari di plastica a protezione dei profilati di supporto dei guardrail e di bande metalliche inferiori in grado di attutire l’impatto dei motoveicoli, riducendo al minimo spigoli, lamiere taglienti o discontinuità di qualsiasi tipo, con l'obiettivo di facilitare lo scivolamento in caso di impatto». Già dal prossimo aprile si potrebbero veder le prime installazioni. «E’ un messaggio che il presidente Mosele dovrà rivolgere anche agli altri gestori di strade».

R.C.


Mio commento personale:

Non è affatto poco, è una inversione di tendenza, è uno dei "primi passi da cui comincia un grande cammino". Quindi sono davvero contento di leggere queste notizie.

Per contro, fa piuttosto incazzare il fatto che queste iniziative siano il frutto delle attività che l'A.M.I. sta portando avanti da anni, ma al momento di "mettersi in mostra" più di qualcuno non perda l'occasione di far proprio il tutto senza dare minimamente credito a chi di dovere.

Tanto per esempio, ai crash test tenuti a Valladolid (Spagna) per l'omologazione dei guard-rail salvamotociclisti lo scorso gennaio, citati nell'articolo, se non sbaglio mi risulta che solo l'AMI fosse stata invitata per l'Italia, e ne abbia dato ampio resoconto sul proprio sito.

Però in questi casi ci si "dimentica" di citare l'AMI. Così come è stato fatto anche nell'ultimo numero di InSella.

E vabbè...




Da Ldx, Domenica, 29 Luglio 2007 14:43, Commenti(0)
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