Cento. Venticinque mila vite da salvare entro il 2010. E’ l’obbiettivo dell’Europa, ma anche lo scopo del convegno in programma per tutta la giornata odierna alla Pandurera di Cento. Ad organizzarlo sono 4 associazioni sottoscrittrici della Carta Europea della sicurezza stradale stilata nel 2003: il comitato Paglierini di Ferrara, l’Associazione Pu. Ri di Rimini, l’Associazione nazionale Coordinamento Camperisti di Firenze, l’Associazione Motociclisti Incolumi di Pistoia, il Co. E. S. Lazio di Roma. Tre i presupposti: in Europa, nel 2005, le vittime della strada sono state 41mila 600; 1 milione 900 mila i feriti; 200 miliardi di euro, pari al 2 per cento del prodotto lordo europeo, i danni economici causati dagli incidenti. Ancora, c’è troppa differenza tra i dati ufficiali forniti dall’Istat e le fonti ‘ufficiose’ dei comitati, che li raccolgono in tempo reale, fungendo in questo modo da supporto anche agli Enti, che devono mettere in campo interventi e risorse. «Non è possibile avere numeri ‘vecchi’ di due anni – è il monito lanciato da Luigi Ciannilli, presidente del Paglierini - , in questo modo non si riesce a fare prevenzione e ad attuare significative misure correttive». Infine, non è accettabile che «il ministro competente, Alessandro Bianchi, dichiari ripetutamente che l’Italia non può raggiungere l’obiettivo europeo. E’ una rinuncia cui non possiamo sottostare, perché l’ Italia può e deve farcela». Dopo i saluti del sindaco di Cento, Flavio Tuzet, e le due tavole rotonde – una la mattina, con al vaglio le proposte delle associazioni, una al pomeriggio, con quelle delle istituzioni - sarà stilato un documento di sintesi da inviare al Governo. «Un documento – assicura Ciannilli – che sarà adeguatamente diffuso in tutta la Penisola e che ‘costringa’ il Governo a prendere un impegno preciso» per mettere fine a una carneficina che non più riconducibile solo alle stragi del sabato sera. Una trentina – sulle 120 sottoscrittrici – saranno le associazioni e le fondazioni presenti oggi. A queste vanno ad aggiungersi gli amministratori di Enti emiliano romagnoli e non solo. «Abbiamo lanciato una sfida a tutta l’Italia. Da molti è stata accolta. E già questo per noi ha un valore innegabile ed è un primo passo per future iniziative di più ampio respiro». Inizio dei lavori alle 10.