Un sistema telescopico contro i guardrail killer

ANAS. Installati nei primi tratti della 131 e 131 dir

Cuspidi affilate come delle lame che entrano nell' abitacolo delle auto e uccidono. Per ridurre i rischi, nella Caro Felice poco fuori dal centro abitato è comparso il primo "guardrail" telescopico" un nuovo sistema dell' ANAS che consentirà di aumentare la sicurezza in caso di incidente. ''Si chiamano attenuatori d' urto - spiega Michele Vacca responsabile per la Sardegna dell' Associazione Motociclisti Incolumi (AMI) - in alcuni casi sono composti da cassoni pieni d' acqua, oppure da guardrail telescopici dotati di ammortizzatori che rientrano gradualmente frenando il veicolo in caso di impatto''.
Da anni impegnati a combattere contro i pericoli disseminati per le strade, i volontari dell' Ami hanno accolto con favore la comparsa delle nuove barriere. ''Questa novità è importantissima-prosegue il referente - la filosofia di questo sistema di protezione è evitare che si possa andare a sbattere con l' auto o con la moto contro la cuspide del guardrail: in questi casi , infatti, l' urto ha conseguenze letali già a quaranta chilometri orari. basta guardare i dati: solo in Sardegna negli ultimi anni una decina di persone è morta proprio perché infilzata dal guard rail''.
. La nuova barriera è stata montata nei giorni scorsi sulla Carlo Felice, poche centinaia di metri fuori dal centro abitato, all' indizio dello spartitraffico che anticipa il viadotto del Quadrifoglio.
''Siamo contenti che finalmente si punti ad aumentare le norme di sicurezza - prosegue Vacca - ma in città sarebbero necessari altri attenuatori: nelle interruzioni del guard rail sulla 554 e sull' Asse Mediano. Per i motociclisti è necessario coprire con delle barriere inferiori il paletti del guard rail: sono loro a provocare i maggiori danni in caso di scivolata''.
Nei mesi scorsi l' Ami ha tracciato una mappa delle trappole disseminate nelle strade cagliaritane. Sull' Asse Mediano, ad esempio, nei pressi dell' Acentro non sono ste unite le due sezioni dello spartitraffico, formando così la classica cuspide che potrebb essere fatale in caso di urto. Tra i pericoli segnalati i "dissuasori di sosta" (archetti o paletti metallici che delimitano le aree di parcheggio) nelle piazzette del rione Genneruxi (Lussemburgo, Svizzera, Spagna) e in viale Buon Cammino, oppure i tondini di ferro sistemati a ornare le aiuole spartitraffico in via Scano e in via Scano. Senza contare le invisibili lamiere di ferro utilizzate per coprire i cantieri stradali.
Francesco Pinna