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Da IlMessaggero.it: Basta con i guard-rail assassini, servono barriere di cemento

Da IlMessaggero.it

Il popolo delle due ruote: «Basta con i guard-rail assassini, servono barriere di cemento»

di Nino Cirillo
ROMA (11 giugno) - Li chiamano «ghigliottinati» e non sono dei condannati a morte della Rivoluzione Francese. Li ritrovano sull'asfalto con la testa da una parte e il corpo dall'altra, e non si saprà mai quanti sono, quanti sono stati. Ci vorrebbe, per dare anche a questi ghigliottinati la dignità di un rilevamento statistico, che fra i morti e i feriti per incidente stradale in Italia si inserisse una nuova voce: «vittime da guard-rail».

I guard-rail, quelle lunghe strisce di lamiera che dovrebbero proteggere e che invece uccidono. Quei piloncini acuminati che li sorreggono a distanze regolari, aperti da un lato, pronti a ghigliottinare, appunto, il primo motociclista che capita. Ecco, sono questi guard-rail che hanno strappato la vita, fra domenica e lunedì, a Marco Guabello, un operaio di 30 anni di Pont Canavese, provincia di Torino, e a Giovannino Sechi, 42anni, maresciallo dei Carabinieri in servizio, guarda il caso, proprio nel capoluogo piemontese.

Ma la cronaca coltiva un gusto dell'horror che tavolta supera ogni limite. Altrimenti non si sarebbe verificata anche questa ben più incredibile coincidenza: Guabello è morto in sella alla sua Kawasaki Ninja intorno alle 3 di pomeriggio di domenica, proprio mentre - minuto più minuto meno - Dani Pedrosa su Honda festeggiava la sua vittoria al motomondiale di Barcellona sventolando per tutto il giro d'onore una bandiera con su scritto - attorno alla sagoma di un ghigliottinato - «guardarrailes asesinos», guard-rail assassini.

E' stato come un sasso nello stagno, da domenica pomeriggio continua fare cerchi, tutto il mondo ne parla. Attorno a Pedrosa si sono stretti, con calde parole di sostegno, altri piloti famosi come Loris Capirossi e Simone Corsi. E non è un caso che siano piloti di casa nostra: si calcola che in Italia ci sia un "popolo" di 8 milioni di motociclisti, più che in ogni altra nazione d'Europa. Un popolo che non da oggi si batte per l'abolizione dei guard-rail assassini, ma che il gesto di Pedrosa ha fatto riuscire clamorosamente allo scoperto.

Cliccando su Motocilisti-incolumi.it. si leggono le parole agghiaccianti di Marco Guidarini, chirurgo nella vita e presidente di quest'associazione: «Quei cinquanta centimetri che separano la lamiera dall'asfalto sono esattamente quanto basta per far passare il mezzo busto di un motociclista». Oppure si può ascoltare Claudio De Viti, direttore del settore moto dell'Ancma-Confidustria (Ancma sta per associazione nazionale ciclo moto e accessori): «Il povero amministratore pubblico non sa che pesci prendere. Tutti aspettano dalla Commissione europea una normativa che unifichi i parametri di sicurezza e che quindi porti a investimenti sicuri».
Come forse si sarà capito, il rimedio c'è e a portata di mano. E' la barriera di sicurezza New Jersey, di cemento bianco, decisivo anche per migliorare la visibilità, che già protegge almeno al centro della carreggiata (ai lati, purtroppo, ancora no) tutta la nostra rete autostradale. Protegge e non uccide, perché "rimanda" il veicolo al centro della carreggiata, evita salti di corsia e soprattutto protegge la testa dei motociclisti. Ma sulle strade normali, sulle statali e sulle provinciali, dove secondo le statistiche si verifica il 70 per cento degli incidenti, la New Jersey non c'è, ci sono le ghigliottine.

Le barriere, in calcestruzzo, sono lunghe sei metri l'una e contemplano una particolare sequenza di tre pendenze, proprio per rispedire sulla sua carreggiata il veicolo che le urta. Economiche nei costi di produzione, lo sono ancora di più perché resistono agli incidenti, riducendo quasi a zero il problema dei cantieri di ripristino. Ecco, nell'agenda del nuovo ministro dei Trasporti Matteoli, le New Jersey dovrebbero essere proprio ai primi posti. Altrimenti continueremo a vedere ghigliottinati sulle nostre povere strade. E non potremo voltarci dall'altra parte.

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Da Ldx, Mercoledė, 11 Giugno 2008 20:46, Commenti(0)
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