Guard-Rider è un sistema stradale di protezione passiva specifico per motociclisti che si adatta ai tradizionali guard-rail UNI EN 1317, la cui funzione è quella di evitare lesioni gravi al motociclista causate dall'urto in seguito ad una scivolata. Dalle statistiche in Italia ogni anno sono almeno 1.500 i motociclisti vittime di incidenti stradali, e un cospicuo numero di queste vittime è causato dall'inadeguatezza dalle barriere stradali tradizionali; inoltre il numero di motociclisti che circolano sulle strade rappresentano una quota compresa tra il 10% e il 20% di tutti i veicoli circolanti in Europa e il rischio di incidente mortale è, per un motociclista, di 10-15 volte superiore a quello di un automobilista. Le principali cause di morte o di traumi irreversibili sono rappresentate dalle lesioni alla colonna vertebrale. Tali lesioni, nella quasi totalità dei casi, non avvengono durante l'impatto della moto, ma successivamente, quando, dopo l'urto, il motociclista viene sbalzato dalla moto colpendo il guard-rail, i cordoli o altre barriere presenti ai lati della strada. Da qui l'idea di progettare un cordolo ausiliario per proteggere i motociclisti che abbia i seguenti requisiti: assorbire l'urto in modo plastico senza cedere all'impatto, attutire il colpo per limitare le lesioni fisiche del soggetto, economico, modulare, basso impatto ambientale, adattabile ad ogni strada e Guard-Rail.
Sviluppo
Siamo giunti alla definizione del progetto finale dopo una lunga analisi sui materiali, le possibili forme e sistemi di giunzione collassabili; per perseguire l'obiettivo di minimizzare le potenziali lesioni abbiamo studiato una struttura con un sistema di collasso controllato che riesce ad assorbire la massima quantità di energia nel minor tempo possibile durante il primo impatto. La sua semplice composizione lo rende un prodotto adatto ad una produzione seriale, che si adegua alle moderne esigenze industriali.
E' composto da tre elementi: un estruso in SBR che si colloca al di sotto della barriera protettiva e ha la funzione di assorbire il primo impatto diretto, una banda metallica con un sistema di collasso per il fissaggio al montante del guard-rail e un elemento di giunzione interno in materiale plastico per l'accoppiamento degli estrusi.
I materiali e le tecnologie produttive da adottare per la realizzazione del prodotto non chiedono un grande impegno tecnologico ed economico; uno degli obiettivi infatti che ci siamo posti sin dai primi concept è di progettare un prodotto altamente industrializzabile e accessibile, senza ovviamente scendere a compromessi con la qualità del sistema.
Nello specifico la banda collassabile è realizzata per formatura a freddo di un laminato di acciaio zincato, i giunti interni invece sono prodotti per stampaggio a iniezione di un polimero termoplastico (PP) mentre il cordolo in SBR è ottenuto per estrusione. L'SBR è un materiale ottenuto dal riciclo dei pneumatici dismessi, attraverso una serie di lavorazioni meccaniche vengono separati i vari componenti che lo costituiscono riuscendo a riciclare quasi il 100% del pneumatico. Questo materiale si presta perfettamente per il nostro scopo infatti può essere lavorato per estrusione, reagisce in modo ottimale agli impatti riuscendo a dissipare efficacemente la forza d'urto, è economico, ecologico e offre la possibilità di essere colorato in massa.
Per ottimizzare l'efficacia del prodotto abbiamo inserito un sistema integrato di deformazione controllata che da un lato permette una rapida dispersione della forza d'urto e dall'altro distanzia il cordolo dal montante del guard-rail, il vero problema delle barriere tradizionali; l'obiettivo primario che ci siamo imposti infatti è di evitare l'impatto diretto con il paletto del guard-rail, la causa primaria delle lesioni al motociclista.
Nell'immagine sopra si possono osservare le fasi di deformazioni in cui in un primissimo momento il cordolo in SBR ammortizza l'uro che successivamente viene trasferito alla banda metallica che a step controllati dissipa l'impatto.
In questa immagine si comprendono meglio le dinamiche interne; l'obiettivo è stato quello di smorzare la trasmissione della forza d'urto all'interno del sistema. L'azione sinergica della banda metallica e dell'SBR al contrario di una struttura rigida, consente di trasportare la forza dell'impatto all'interno della struttura, per ridurre l'energia di decelerazione che raggiunge il corpo.
Guard-Rider vista la sua conformazione è adattabile ad ogni guard-rail e può essere assemblato ed installato in modo rapido ed intuitivo; non si devono effettuare modifiche permanenti alla struttura già esistente e il tutto si fissa con un semplice giunto a manicotto sul paletto della barriera.